E’ stato firmato oggi, in Provincia, l’atto conclusivo relativo al contenzioso in essere tra Scarl Autolinee Chianti Valdarno, Autolinee Mugello Valdisieve ed Ataf&Linea; firma che ha all’accordo transattivo da parte dei Comuni aderenti alla gestione associata, della Regione Toscana, della Provincia di Firenze e del Rappresentante legale delle aziende di trasporto. Si tratta in sostanza della formalizzazione dell’accordo tra le parti per il superamento del contenzioso giudiziario portato avanti dalle aziende di TPL da ottobre 2010, (quando terminò il periodo di proroga semestrale del contratto di servizio ed è iniziato il regime degli obblighi di servizio), per ottenere una maggiorazione del corrispettivo chilometrico conseguente all’aumento dei costi. Il percorso che ha portato alla firma dell’accordo è stato molto complesso per via delle contrapposte posizioni tra le aziende, la Provincia (quale ente gestore del Tpl provinciale) ed i Comuni aderenti alla gestione associata. “E' una grande soddisfazione – afferma l’Assessore provinciale ai trasporti, Stefano Giorgetti - aver raggiunto questo obiettivo che chiude definitivamente il contenzioso.
Ringrazio i tecnici della Provincia per la professionalità del lavoro svolto ed i Comuni che, collaborando, hanno avuto un ruolo rilevante”. "E’ tempo di accelerare sulle gare per l’affidamento del servizio del trasporto regionale”. Lo dichiara Silvia Velo, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, al termine dell’audizione in commissione Trasporti dell’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul trasporto pubblico locale. “Solo così – prosegue l’esponente Pd - potranno essere definiti con chiarezza il livello dei servizi richiesti, le risorse messe a disposizione e la trasparenza di accesso all’infrastruttura ferroviaria.
Per fare tutto questo la politica dovrà con chiarezza scegliere di investire risorse adeguate agli standard europei nei servizi di Tpl; dall’altra parte le gare consentiranno di chiarire anche inefficienze e responsabilità di Trenitalia, o di altri soggetti gestori, da una parte e di RFI dall’altra. Nel frattempo, però, è evidente che Trenitalia e RFI devono intervenire sui numerosi disservizi che si registrano sulle linee dei pendolari e che in molti casi evidentemente non rientrano nei limiti di contratti stipulati con le regioni interessate”.
“Il viaggio del Presidente Enrico Rossi in Toscana è, da questo punto di vista, emblematico: ritardi, treni sovraffollati, guasti frequenti, servizi soppressi; tutto questo spesso non è legato a inadeguatezze del contratto di servizio ma a inefficienze aziendali che riguardano sia la rete che il servizio e sulla quali – conclude Velo - un intervento non è più prorogabile