“Oggi ho inviato al Segretario cittadino e al Presidente dell'Assemblea del PD fiorentino la mia dichiarazione formale di candidatura a Sindaco di Firenze”. Claudio Fantoni conferma la propria volontà già manifestata di chiedere un confronto sereno e democratico all’interno del Pd, nel rispetto delle regole che lo stesso partito si è dato, in vista delle prossime elezioni amministrative per il rinnovo dell’amministrazione comunale di Palazzo Vecchio. “Ciò avviene in piena aderenza con quello che è lo spirito e la norma del Partito Democratico, di cui sono fondatore, che sin dalla sua costituzione ha individuato nello strumento delle primarie il principale elemento di caratterizzazione identitaria”, scrive Fantoni in una lettera che ha voluto indirizzare a tutti i fiorentini per spiegare le motivazioni della sua decisione. Primarie a cui il Pd non può sottrarsi, che devono servire come base politica e programmatica per impostare l’azione di governo e non come momento di pura contrapposizione.
Ci sono programmi e progetti da condividere, obiettivi da definire e da perseguire con la partecipazione e il contributo di tutti. E le primarie sono un modo, anzi il modo, per costruire questo momento di condivisione. “Questo è quanto in coerenza si auspica avvenga nei prossimi giorni anche per Firenze, confidando - scrive Fantoni - che le dichiarazioni che si sono susseguite nelle scorse settimane e i tentativi, contestati perché ritenuti illegittimi, di modificare le regole per impedire l'effettuazione delle primarie siano collocati nella dimensione della improvvida ed episodica scompostezza del dibattito politico, quindi saggiamente accantonati e superati”. E non si può pensare di accantonare le primarie in omaggio alle questioni di politica nazionale.
“Nel momento in cui si sceglie il prossimo candidato Sindaco per Firenze - scrive ancora Fantoni - è doveroso guardare esclusivamente agli interessi della città e non, ad esempio, a questioni afferenti gli equilibri interni di partito o, peggio, ad interessi relative a percorsi di carriera politica personali”. E ancora: “A Firenze, le primarie sono più che mai necessarie. Lo sono certamente proprio perché coinvolgono l'interesse ed il ruolo dell'attuale segretario nazionale che, impedendole, finirebbe per contraddire la natura stessa del partito che governa e lo strumento che lo ha portato, ieri, ad essere Sindaco della nostra città, concorrente alla candidatura alla Presidenza del Consiglio (con regole, in entrambi i casi, appositamente modificate per consentire a lui e ad altri la possibilità di concorrere) ed oggi Segretario del PD”. Intanto Burresi, Loia, Pinciani, Battisti da Siena chiedono aiuto al sindaco di Firenze per le Primarie: “Intervenga Renzi per fare a Siena primarie gratuite e aperte a tutti.
Basta con regole che favoriscono candidati decisi dai dirigenti di partito” “Matteo Renzi intervenga, a Siena vogliamo primarie che siamo gratuite e aperte a tutti coloro che vogliono votare e candidarsi come Sindaci o consiglieri comunali. Basta con regole che favoriscono candidati decisi dai dirigenti di partito e escludono semplici iscritti e cittadini.” E’ quanto scrivono Riccardo Burresi, Antonio Loia, Alessandro Pinciani e Graziano Battisti in una lettera indirizzata a Renzi.
Nel testo si legge: “La prossima primavera la nuova classe dirigente del PD sarà impegnata nel suo primo test elettorale: le elezioni amministrative. A Siena abbiamo creduto nello strumento delle primarie prima di tutti: già nel 2000, ben 14 anni fa, sono state utilizzate per scegliere il Sindaco della città capoluogo. Le primarie sono un valore che non può essere tradito o messo in discussione da regolamenti che limitano la partecipazione cercando di determinare il risultato in anticipo. Ecco perché siamo convinti che le primarie debbano essere: GRATUITE, non possiamo dire ai nostri cittadini che se vogliono partecipare devono pagare.
La partecipazione deve essere gratuita per tutti coloro che hanno scelto di esercitare il loro diritto/dovere di voto. Soprattutto oggi che soltanto il 5% dei cittadini crede nei partiti e il 48% pensa che la democrazia può funzionare senza i partiti (fonte Demetra). Potremmo eventualmente chiedere un contributo volontario, ma senza imposizioni. APERTE, tutti possono partecipare, sia per votare che per essere eletti. Non possiamo limitare la partecipazione di chi vuole candidarsi inserendo soglie di sbarramento e ostacoli.
Chi vuole candidarsi può farlo semplicemente ottenendo il 3% di firme degli iscritti. Senza limiti e distinzioni tra primarie di partito o di coalizione o se il Sindaco uscente è al primo o al secondo mandato. Altrimenti sono regole che favoriscono l’apparato a scapito della partecipazione e l’apertura. PER I CONSIGLIERI COMUNALI, i cittadini devono poter scegliere i candidati al consiglio comunale del PD. Non possono essere soltanto i dirigenti di partito a scegliere i candidati a consigliere comunale, ma serve la partecipazione degli elettori del PD.” “Commettendo un errore - concludono Burresi, Pinciani, Loia e Battisti - la direzione provinciale del PD di Siena ha votato, a maggioranza, contro la nostra idea di primarie gratuite e aperte.
Adesso è necessario un intervento del Segretario Nazionale per fare anche a Siena delle primarie della prossima primavera uno strumento di partecipazione vera.”