Firenze, 6 gennaio 2014– Una notte e una domenica d’intenso lavoro per gli uomini del Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina. Fra sabato e domenica il personale consortile si è attivato per controllare la situazione dei corsi d’acqua della zona e per valutare se e quando azionare gli impianti. Le intense precipitazioni nell’alto bacino del Bisenzio hanno infatti generato un’ondata di piena improvvisa che già alle ore 23 di sabato ha fatto registrare il superamento del primo livello di guardia all’idrometro di San Piero a Ponti. Dalle ore 18 del 4 gennaio nell’alta valle del Bisenzio sono caduti, con regolarità, oltre 100 mm di pioggia in 12 ore con picchi di oltre 130 mm.
Le piogge hanno poi progressivamente diminuito di intensità fino a cessare nella tarda mattinata del 5 gennaio. I livelli del Bisenzio sono quindi saliti fino a superare il secondo livello di guardia verso le una del mattino per raggiungere il picco verso le quattro toccando il livello massimo di 5,60 metri all’idrometro di San Piero a Ponti, corrispondente a una quota assoluta di circa 38 metri sul livello del mare. I bassi livelli dell’Arno a Ponte a Signa hanno fatto sì che la piena sia defluita senza far registrare particolari problemi. In queste condizioni idrometriche si è registrata la chiusura delle paratoie che regolano lo scarico dei canali della piana ed in particolare quelle del Fosso di Piano e dell’impianto della Viaccia e del Fosso Reale.
È stato poi necessario attivare l’impianto idrovoro di Crucignano, nel Comune di Campi Bisenzio, posto alla confluenza del torrente Marina con il fiume Bisenzio per regolare e mantenere costanti i livelli dei canali di acque basse della zona di Fornello. Le precipitazione sulla piana sono state infatti modeste ed inferiori ai 20 mm nell’arco della nottata. Attualmente il livello dei fiumi sta progressivamente calando. Consorzi di Bonifica protagonisti nel piano annuale di difesa del suolo appena approvato dalla Giunta Regionale Toscana.
La Regione Toscana torna a investire con forza nella difesa del suolo, tema sempre più cruciale a causa della continua urbanizzazione dei territori e dei cambiamenti climatici, che provocano piogge abbondanti e improvvise in periodi sempre più brevi. In questo ambito, i Consorzi di Bonifica della Toscana, recentemente protagonisti di un’articolata riforma che ne ha ridotto il numero estendendone le funzioni, si confermano il pilastro del settore. Sono infatti gli enti che hanno presentato più progetti e che hanno avuto i maggiori finanziamenti: più di un quarto dei soldi 2014 destinati dalla Regione a opere idrauliche e sicurezza del territorio vanno appunto ai Consorzi.
Si parla di 11.810.728 per il 2014 (su un totale di 55.202.445 euro), in aggiunta ai 2.040.000 euro assegnati ai Consorzi con le risorse 2013 (su un totale di 4milioni di euro). In particolare, per il 2014, i fondi assegnati ai Consorzi sono stati così divisi: oltre due milioni di euro per il Toscana Sud, 2,5 milioni di euro al Toscana Costa, più di 5,2 milioni di euro al Medio Valdarno, 300mila euro per l’Alto Valdarno, 1,6 milioni di euro per il Toscana Nord. “Anche in questa occasione – spiega Marco Bottino per l’Urbat - i Consorzi di Bonifica toscani hanno dimostrato di essere protagonisti dinamici nella messa in sicurezza del nostro territorio.
L’imminente formazione delle assemblee dei Consorzi, con la nomina dei rappresentanti degli enti locali e la conseguente elezione dei presidenti, consentirà ai nuovi Consorzi di mettere in atto quanto contenuto nella riforma della Regione, cominciando di conseguenza a impiegare i fondi che, coraggiosamente in tempi di crisi, la Regione Toscana ha destinato alla difesa del nostro territorio”.