La Deputazione Amministratrice della Fondazione Mps si è riunita il 4 dicembre 2013 per esaminare i riflessi della proposta di aumento di capitale sottoposta dalla Banca MPS all’assemblea convocata per i giorni 27 in prima, 28 in seconda e – occorrendo – 30 dicembre 2013 in terza convocazione. La riunione si è conclusa con la deliberazione all’unanimità di esercitare il diritto di “integrazione dell’ordine del giorno dell’assemblea e di presentazione di nuove proposte di delibera” previsto dall’art.
126-bis, del Decreto Legislativo n.58/1998 e pertanto ha autorizzato il Presidente della Fondazione a presentare, entro il termine di scadenza del giorno 6 dicembre 2013, alla Banca Monte dei Paschi di Siena s.p.a. la relativa richiesta, accompagnata dall’apposita relazione dell’Azionista proponente, così come stabilito dalla legge. La richiesta e la relazione accompagnatoria sono state trasmesse in data odierna alla Banca Mps e sono disponibili per intero sul sito della Fondazione. Dalla relazione risulta chiaro che la Fondazione – condividendo le valutazioni drasticamente contrarie all’ingresso dello Stato nel capitale della banca senese – è assolutamente favorevole alla ipotesi di ricapitalizzazione prevista dal Piano di Ristrutturazione della Banca nei termini approvati dalla Commissione Europea.
Detto piano rappresenta, ad avviso della Fondazione, il punto di svolta per il futuro della Banca Mps sotto la guida dell’attuale management, le cui capacità meritano il convinto supporto dell’azionista ancor oggi di maggior peso. La proposta di deliberazione per l'assemblea straordinaria avanzata dalla Fondazione è quindi volta esclusivamente a modificare la tempistica di esecuzione dell’aumento di capitale portato dal punto n. 1. all’Ordine del Giorno, tempistica che la relazione illustrativa degli amministratori auspica concludersi entro il primo trimestre del 2014 e che invece, a giudizio della Fondazione, dovrebbe essere posticipata di pochi mesi, ossia non prima del 12 maggio 2014 (quale data di inizio del decorso del termine di esercizio del diritto di opzione ai sensi dell’art.
2441, secondo comma, del Codice Civile). Alla base della richiesta vi è, la considerazione che l’attuale e contingente situazione finanziaria della Fondazione, e la sua conseguente incapacità di esercitare, in tutto o in parte, i diritti di opzione rivenienti dalla partecipazione detenuta non potrebbero che rendere più complessa e rischiosa l’intera operazione così come configurata dal Consiglio di Amministrazione della Banca. Come si legge nella relazione, in generale, data l'attuale significativa consistenza della partecipazione posseduta, l'interesse della Fondazione ad un suo equilibrato e graduale processo di dismissione appare senza dubbio coerente con l’interesse sociale perseguito dalla Banca, quando esso venga inteso con riferimento non soltanto all’obiettivo del puro e semplice shareholder value, ma anche a una più equilibrata prospettiva, attenta a tutti i portatori di interesse in gioco. La Deputazione Amministratrice della Fondazione ha infine deliberato di autorizzare il Presidente a partecipare alla convocata assemblea della Banca Monte dei Paschi di Siena s.p.a., per ivi esprimere in nome della Fondazione: a) voto favorevole alla approvazione, in unico contesto, della proposta di aumento di capitale di cui al punto 1 dell’Ordine del Giorno in parte straordinaria, unitamente all’inscindibile proposta oggetto della richiesta ex art.126-bis del D.Lgs.
n.58/1998 presentata dalla Fondazione; b) voto contrario a ogni altra e diversa proposta di deliberazione sul medesimo punto all’Ordine del Giorno; salvo il suo discrezionale apprezzamento in ordine a eventuali sopravvenute modificazioni dell’attuale scenario.