I dodici mesi più bui della storia di Siena, ripercorsi in un libro con la penna del cronista e dell’osservatore, con lucidità, rabbia e passione di senese. E’ “Scandalosa Siena" di Michele Taddei, che sarà presentato a Volterra mercoledì 9 ottobre alle 18 (Casa Torre Toscano – Sala Melani). Oltre all’autore interverranno il sindaco del Comune di Volterra, Marco Buselli e il presidente della Cassa di Risparmio di Volterra, Gianni Manghetti. Modera il giornalista de Il Tirreno, Antonio Valentini. Il volume Il libro edito da Cantagalli, ha per sottotitolo “Dalla vicenda Mps alla crisi politica.
Cronaca dei dodici mesi che hanno sconvolto la città”. 208 pagine per un viaggio nell’anno più difficile per la città di Siena: dallo sciopero di migliaia di bancari montepaschini per le strade medievali al commissariamento del Comune per una congiura di palazzo fino al pasticcio brutto delle primarie del centrosinistra celebrate due volte in pochi mesi. Senza tralasciare lo scandalo Mps, l’inchiesta giudiziaria sull’acquisizione di banca Antonveneta, le monetine lanciate all’ex presidente della Banca, l’indebitamento della Fondazione.
Avvenimenti inediti e clamorosi per una città che si sentiva immune da certe vicende e ne è rimasta travolta. Le cronache dei dodici mesi che hanno sconvolto Siena, attraverso la lente di Michele Taddei, sono istantanee di fatti che diventano filmato, rivelando il malessere profondo di una città di provincia, feudo della sinistra sin dal dopoguerra, che da sempre ha goduto di un felice isolamento. E che oggi si scopre improvvisamente protagonista di una storia tutta italiana. L’autore Michele Taddei, giornalista, vive e lavora a Siena.
Nel 1998 fonda lo studio associato Impress e le testate giornalistiche agenziaimpress.it, agricultura.it e toscanalibri.it. Coautore di tre edizioni di "Guida all’andar lento", vademecum agroalimentare per la provincia di Siena (Premio internazionale Montalcino 2002), e autore di "Siamo onesti! Bettino Ricasoli, il barone che volle l’unità d’Italia" (2010). Tiene un blog intitolato "Ah, s’io fosse fuoco".