Il 5 dicembre 2013 rimarrà una data scolpita nella storia dell’umanità. Ci ha lasciati infatti un simbolo del ventesimo secolo, un uomo speciale, una personalità che ha cambiato il modo di pensare di milioni di persone. Tutto questo era Nelson Mandela, a cui Firenze e la Toscana sono legati da quasi trenta anni, da quando nel 1985 il consiglio comunale di Firenze decise di assegnargli la cittadinanza onoraria, allora ancora detenuto nel carcere di Robben Island. Un legame rafforzato nel 2004, quando l’Associazione Palasport di Firenze decise di intitolare l’impianto del Campo di Marte a Nelson Mandela.
Firenze e la Toscana potranno onorare la figura del leader sotto il tetto del Mandela Forum, dove in questo week-end verranno organizzati i seguenti eventi: domani 7 dicembre, prima dell’inizio del meeting “Motocross Freestyle” verrà osservato un minuto di raccoglimento. Domenica invece il Mandela Forum sarà aperto per una giornata di tributo dedicata a Mandela. Dalle ore 10 alle ore 20 sarà possibile entrare nel Mandela Forum e lasciare la propria firma sia su un registro, che su una parete dell’impianto che resterà per sempre come la testimonianza materiale del giorno della scomparsa di Madiba Nelson Mandela sarà commemorato lunedì prossimo in Consiglio comunale.
Lo ha annunciato il presidente dell’assemblea cittadina Eugenio Giani che appena ha appreso la notizia della morte di Madiba ha inviato un telegramma alla presidenza del consiglio della Repubblica Sudafricana . “Lunedì – ha spiegato Giani- parleranno un rappresentante per ogni gruppo consigliare e Massimo Gramigni, che più di ogni altro conosce Mandela e che decise di intitolargli il Palasport. Firenze- ha sottolineato Giani- ha avuto sempre un rapporto particolare con Mandela per la sua lotta contro l’apartheid e la formazione dei diritti civili nel mondo”.
Giani ha ricordato che Mandela fu insignito della cittadinanza onoraria di Firenze e il Nelson Mandela Forum è oggi motivo di orgoglio per la città, in particolare, i gestori Massimo Gramigni e Claudio Bertini si resero disponibili a rinunciare a sponsorizzazioni commerciali per dare il segno invece di come il palazzetto dello sport potesse identificarsi con uno degli uomini simbolo dei diritti di libertà nel mondo. Il palazzetto dello sport, oggi carico di significati sarà tenuto a aperto quale presidio di conoscibilità della vita della vita e delle battaglie di Nelson Mandela tutte illustrate e raccontate nei pannelli frutto di una mostra permanente sullo straordinario personaggio”.
Giani ha anche annunciato che nel pomeriggio sarà al Mandela Forum per un omaggio a Madiba “Cosa conta nella vita non è il semplice fatto di aver vissuto. E’ la differenza che abbiamo fatto nella vita degli altri che determina il valore della nostra vita”. (Nelson Mandela) · Nella giornata di sabato 7 dicembre, prima dell’inizio del meeting “Motocross Freestyle”, verrà osservato un minuto di raccoglimento. · Domenica 8 dicembre invece il Mandela Forum sarà aperto per una giornata di commemorazione dedicata a Mandela.
Dalle ore 10 alle ore 20 sarà possibile entrare nel Mandela Forum e lasciare la propria firma sia su un registro, che su una parete dell’impianto che resterà per sempre come la testimonianza materiale del giorno della scomparsa di Madiba. Massimo Gramigni, presidente del Nelson Mandela Forum di Firenze, sulla scomparsa scomparsa di Nelson Mandela: “Oggi siamo più soli, sono soli coloro che lo hanno combattuto, sono soli i tanti che sono cresciuti con le sue idee e la sua presenza, sono più soli le ragazze e i ragazzi nel mondo che non sanno chi è.
A noi la responsabilità perché non venga dimenticato. Anzi, adesso spetta a noi il compito di fare in modo che quel mondo per cui ha combattuto diventi il bisogno di quelle ragazze e ragazzi che lo stanno conoscendo solo ora o che leggeranno di lui sui libri di storia! Pochi mesi dopo quel 3 novembre 2004, quando assieme a Claudio Bertini e ai nostri soci del comune di Firenze e della Provincia Firenze avevamo intitolato l'ex palazzo dello sport di Firenze a Mandela, ebbi il privilegio di incontrare Madiba in ben due occasioni, la prima volta nel marzo 2005, quando fui parte della delegazione che gli consegnò la pergamena con la cittadinanza onoraria che il comune di Firenze gli aveva dato venti anni prima, la seconda nell'ottobre dello stesso anno.
In quegli incontri gli parlai dei nostri progetti per il Nelson Mandela Forum. Mi colpì di lui subito la grande attenzione posta nel mettere a proprio agio l'interlocutore, fosse questi un capo di stato, un collaboratore o un semplice organizzatore di canzonette come me, al contempo senza perdere mai di vista lo scopo e gli obbiettivi dell'incontro.Purtroppo dopo quegli incontri non riuscimmo nell'intento di organizzare a Firenze un grande concerto legato alla sua campagna per la lotta all'aids 46664.
Ma è continuato e continua il nostro impegno per ricordare a tutti, come ci è stato detto da Mandela, che nessun uomo nasce odiando il vicino per il colore della sua pelle, per le sue idee o la sua religione, e che se si può insegnare ad odiare deve essere possibile insegnare ad amare. Lo dobbiamo a Mandela, lo dobbiamo ai nostri figli, lo dobbiamo a noi stessi”. Bandiere a mezz’asta in segno di lutto negli edifici del Comune di Sesto Fiorentino, nella giornata di oggi, per la morte di Nelson Mandela.
Il grande leader sudafricano, premio Nobel per la pace nel 1993, aveva ricevuto la cittadinanza onoraria di Sesto Fiorentino alcuni anni prima mentre si trovava in detenzione nel carcere di Robben Island. Il 15 ottobre del 1985 fu infatti Benny Nato, rappresentante dell’African National Congress in Italia negli anni culminanti della lotta contro l’apartheid, a ricevere dall’assemblea cittadina di Sesto Fiorentino la pergamena con la quale Mandela veniva riconosciuto cittadino sestese. “Oggi ci sembra doveroso - ha detto il sindaco Gianni Gianassi - ricordare una delle figure più esemplari di combattenti per la libertà e l’uguaglianza tra i popoli manifestando ufficialmente il profondo cordoglio dell’amministrazione comunale e dell’intera comunità per la sua scomparsa”