L'assemblea dei lavoratori ATAF riunitasi a partire dalle ore 4 di oggi 5 dicembre 2013 ha ritenuto necessario proseguire la discussione per individuare delle soluzioni alla "disastrosa situazione del trasporto fiorentino aggravatasi dopo la scelta dell'amministrazione comunale di privatizzare l'azienda e dall'intenzione confermata dal nuovo gestore privato di disdettare tutta la contrattazione aziendale oltre a voler dividere ATAF fra i tre soci proprietari". Il prefetto Luigi Varratta ha convocato stamani a Palazzo Medici Riccardi le RSU di Ataf per evitare che si protragga ulteriormente la situazione di illegalità che si è venuta a creare con il mancato rispetto della prima fascia di garanzia durante lo sciopero indetto oggi dai tramvieri.
Un richiamo forte quello che Varratta ha indirizzato ai rappresentanti dei lavoratori. “Non ci sono i tempi tecnici per procedere ad una precettazione formale – ha spiegato il prefetto – ma deve cessare ogni comportamento contrario alla legge, provvedendo ad osservare la prossima fascia di garanzia. E’ mio dovere tutelare la legalità e gli interessi dei cittadini che da questa situazione stanno subendo grossi disagi”. Durante l’incontro Varratta non è entrato nel merito della trattativa tra azienda e sindacato, ma ha offerto per il futuro la sua mediazione sui punti più controversi.
“Faccio appello al vostro senso di responsabilità – ha detto il prefetto – perché oggi siamo di fronte a una forzatura che va a danno anche degli stessi lavoratori”. Con la violazione delle fasce di garanzia, infatti, i tramvieri sono passibili di denunce penali e di sanzioni da parte della Commissione nazionale di garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali. "Lo spacchettamento in tre di Ataf, giudicato illegale da un pool di avvocati perché confliggente con la legge regionale 42 sul trasporto pubblico locale, rende ancora più fallimentare la perniciosa privatizzazione voluta da Matteo Renzi lo scorso anno.
Oggi i lavoratori e le lavoratrici continuano la loro lotta in difesa dei loro diritti e in difesa del diritto dei cittadini ad avere un trasporto pubblico che sia veramente tale, lontano dagli appetiti delle società per azioni private che, come dimostra ormai una letteratura infinita, provoca solo danni alla comunità locale. E insieme a loro ci sono i lavoratori di Roma e di Genova, mentre si stanno estendendo le lotte contro la privatizzazione del trasporto pubblico locale anche in altre città.
Per questo perUnaltracittà è scesa ggi in piazza con i lavoratori di Ataf e invita i fiorentini a sostenerli. Questa di Ataf è infatti una vertenza che assume un ruolo non solo pratico (contratti scaduti da 6 anni e peggioramento delle condizioni di lavoro) ma anche simbolico nello smontare la cultura privatizzatrice che è ormai diventata un portato diffuso della giunta Renzi". Diffusa una nota dal capogruppo di Rifondazione comunista in Provincia Andrea Calò e dal segretario della Federazione fiorentina del partito Andrea Malpezzi: "Ataf che è stata privatizzata dall'attuale Amministrazione, meglio sarebbe dire svenduta ai privati, vede progressivamente peggiorare le condizioni di lavoro al proprio interno, mentre il servizio ai cittadini per molti versi continua a peggiorare, con l'insufficienza di corsie preferenziali per diminuire i tempi di percorrenza, per il progressivo invecchiamento del parco macchine e conseguentemente della sicurezza dei mezzi.
In quest'occasione il Sindaco di Firenze, ormai prossimo al traguardo della desiderata segreteria del Pd, attacca in maniera strumentale l'attuale governo - di cui il suo partito è azionista di maggioranza - sul fronte delle privatizzazioni, mentre egli stesso privatizza a tutto vapore, a partire dal servizio di trasporto cittadino, incurante degli effetti sulle condizioni dei lavoratori di Ataf, sull'utenza e sulle finanze comunali. Diritto alla mobilità e diritto al lavoro s'intrecciano. Il mancato rinnovo del contratto nazionale, i tagli agli organici e ai salari con una flessibilità esasperata sono inaccettabili.
Il PRC si schiera senza se e senza ma dalla parte dei lavoratori dei trasporti, convinti sostenitori che questa lotta non sia per la difesa di privilegi corporativi, ma al contrario per l'affermazione del diritto di tutti ad una mobilità efficiente, sociale e sostenibile. Un diritto alla mobilità pubblico e sostenibile che il Sindaco Matteo Renzi sta distruggendo, a cominciare da Ataf che prima ha privatizzato e successivamente propone di dividerla in tre aziende, a intero danno del servizio pubblico e dei Fiorentini.
Rifondazione Comunista da sempre contraria alla privatizzazione e al successivo spacchettamento in tre dell'azienda al solo vantaggio del profitto di alcuni privati e alla svolta autoritaria, anche sul piano delle relazioni sociali e sindacali, sostiene i lavoratori di Ataf che domani sciopereranno e invitano tutti i fiorentini a sostenere i lavoratori e le ragioni dello sciopero". La nota degli scioperanti: "Nessuna scelta strutturale sulla città, come ad esempio le corsie preferenziali, è stata presa per facilitare l'uso dei mezzi pubblici per rendere concorrenziale il trasporto pubblico rispetto a quello privato.
Anzi, con l'obbligo imposto al gestore privato di pagare per milioni di euro l'affitto dei depositi comunali dove vengono parcheggiate le vetture, l'amministrazione comunale ha strozzato ogni possibilità di risanamento, lasciando al nuovo proprietario libertà di recuperare tali costi sull'unica voce disponibile ovvero il costo del lavoro. Il ridicolo rifacimento del manto stradale limitato solo alle strade in cui si sono svolti i campionati del mondo, mostrano chiaramente lo stile con cui si vuole ingannare chi è un utente della strada.
Già si intravedono a solo tre mesi di distanza, i primi segni di sfaldamento dell'asfalto. I tranvieri ci vivono su queste strade e pagano le conseguenze sulla loro salute per le continue buche che i fatiscenti autobus non riescono ad ammortizzare. Lo stesso stile che ha ideato la riverniciatura dei mezzi per illudere i cittadini di un avvenuto rinnovamento del parco veicoli. Il trasporto pubblico quindi non può e non deve sottostare alle leggi del mercato essendo un bene comune ma deve perseguire razionalizzazioni e riorganizzazioni al fine di rendere l'azienda efficiente e al pieno servizio di ogni cittadino.
I tranvieri fiorentini in tutti questi anni hanno più volte sottoscritto accordi con le dirigenze e tutti gli enti preposti senza che nessuno di questi abbia mai mantenuto fede alla loro parte di impegno. Gli autisti in particolar modo, si sono fatti sempre carico anche degli altri settori in cui volutamente dalle dirigenze non è mai stata posta mano per una ristrutturazione. Ad oggi, ad un anno esatto dall'ingresso del privato, non è mai stato presentato alcun piano industriale, nessun progetto, se non quello di ridurre il personale anche con trasferimenti “obbligati” in altre aziende fuori regione, nonostante la carenza cronica di autisti che comporta un ricorso allo straordinario medio giornaliero del 25%.
Le recenti imposizioni che hanno creato condizioni di lavoro non più sopportabili dall'intero settore autista hanno oltrepassato i limiti di sicurezza e di stress che la stessa Medicina del Lavoro con sue indicazioni aveva invitato a non oltrepassare e soprattutto sono stati violati i limiti di dignità umana non concedendo neanche il diritto ad espletare i naturali bisogni fisiologici se non dopo 4,5 ore di guida consecutiva per un tempo massimo di 15 minuti comprensivo dei ritardi accumulati a causa del traffico.
Il rispetto di ogni lavoratore e lavoratrice (circa 70 donne autista) che ogni giorno devono “arrangiarsi”, non può più venire meno. Oggi, a forza di tirare la corda, si è rotta. Non lasceremo morire il nostro lavoro e la nostra salute. Chiediamo a tutti i cittadini di esserci al fianco nonostante oggi sia anche per loro una giornata di grande disagio. I valori di dignità, di rispetto di ogni lavoratore non possono soccombere a chi fa della politica il proprio tornaconto personale.
L'Italia ha bisogno di procedere in un verso giusto. Se questo è il nuovo che avanza..., troverà la risposta di tutti gli uomini e le donne di buonsenso" La RSU del Comune di Firenze esprime la "totale solidarietà alla RSU dell’ATAF e ai lavoratori che oggi sono in lotta contro lo spacchettamento dell’Azienda e contro l’attacco ai diritti ed al salario. La battaglia per la difesa dei servizi pubblici e dei beni comuni è una battaglia primaria che riguarda la totalità dei lavoratori.
Noi che siamo come sapete altrettanto vittime di un duro attacco da parte dell’Amministrazione Renzi, non possiamo che essere dalla vostra parte”