A Prato, alcune fiaccolate si sono svolte oggi pomeriggio e si svolgeranno domani pomeriggio per ricordare le sette persone morte nel rogo del Macrlotto. E' stato l'assessore regionale alle attività produttive Gianfranco Simoncini a portare la solidarietà della Regione alle molte centinaia di cittadini cinesi di Prato presenti alla fiaccolata organizzata stasera dalle associazioni della comunità cinese. "Mi ha colpito – così Simoncini - la forte sollecitazione formulata dall'oratore ufficiale, presidente di una delle associazioni, ai suoi concittadini per il rispetto delle leggi e regolamenti italiani, per il rispetto dei diritti dei lavoratori, e per una integrazione positiva con la città.
E' su questo che dobbiamo lavorare". "Nel corso degli anni – ha detto ancora Simoncini - abbiamo incontrato una gran parte della comunità cinese che vuole questo. L'impegno forte che chiediamo al governo, come ha fatto e sta facendo in questi giorni il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, è di un piano che metta al centro la questione dei diritti umani, ma riesca anche a valorizzare le tante forze sane che sono presenti nella comunità cinese in Toscana". «Ben venga il Consiglio regionale straordinario, anche se come al solito bisogna attendere una tragedia per cominciare ad affrontare i problemi.
Se il Consiglio regionale straordinario verrà convocato, dovrà servire come stimolo per risolvere questa annosa situazione». È quanto sostiene il capogruppo di PT/Nuovo Centrodestra in Consiglio regionale, Antonio Gambetta Vianna, sulla richiesta di convocazione di un Consiglio regionale per il “caso Prato” dopo il rogo che ha provocato sette vittime in una ditta cinese al Macrolotto di Prato. « La vera maturità politica è quella di saper intercettare i problemi e non di intervenire sempre dopo le tragedie.
Dal canto nostro, sono anni che denunciamo quanto sta accadendo a Prato e in zone limitrofe e spesso, solo per aver avuto la forza di denunciare lo stato di illegalità nel distretto cinese, siamo stati tacciati di razzisti e xenofobi. Dopo la morte dei sette operai cinesi, la politica pare aver finalmente capito che a Prato c’è un’emergenza che deve essere affrontata con serietà da tutte le forze istituzionali. Quindi – conclude Gambetta Vianna –, ben venga il Consiglio regionale straordinario, ma sicuramente questo non basta perché l’“emergenza Prato” non si risolve con i discorsi». «Non parteciperò al Consiglio Comunale straordinario perché non amo i festival delle ipocrisie.
Le chiacchiere devono finire». Lo fa sapere in una nota Claudio Morganti, europarlamentare indipendente dell'Eld, sottolineando anche di non condividere il lutto cittadino. «È falso e demagogico indire oggi il lutto cittadino, quando è da vent'anni che muoiono cittadini cinesi schiavizzati e sfruttati. Dovevamo aspettare la tragedia perché da Roma si accorgessero che a Prato c'è un'emergenza e che va affrontata seriamente e non utilizzando gli spot a seconda del momento». "Servono interventi urgenti per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro nelle fabbriche gestite da cinesi, sia con interventi di integrazione che aiutino a sviluppare una coscienza dei propri diritti nei lavoratori, che attraverso un'implementazione delle ispezioni da parte degli enti competenti.
Tragedie come quella del Macrolotto di Prato non possono ripetersi". E' quanto afferma la senatrice del Pd Rosa Maria Di Giorgi, prima firmataria di un'interrogazione presentata al Ministro dell'Interno e al Ministro per l'integrazione in merito al tragico incendio in una fabbrica cinese di Prato, in cui hanno perso la vita sette lavoratori. "Chiedo ai Ministeri competenti - spiega la senatrice - quali iniziative intendano adottare al fine di reprimere, anche con sanzioni penali che incidano sull'organizzazione, sul prodotto e sui profitti economici delle imprese, lo sfruttamento della manodopera cinese ed ogni altra forma di speculazione che coinvolga lavoratori irregolari; e se non ritengano di dover promuovere un progetto di integrazione specifico per i cittadini extracomunitari cinesi che vivono in Italia, utile ad impedire la ghettizzazione familiare e comunitaria e a favorire programmi di mediazione e di inserimento sociale, sostenendo l'impegno assunto dagli enti locali ,e favorendo interventi legati alla tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro anche attraverso una implementazione delle misure di carattere ispettivo da parte degli enti a ciò preposti". La vice presidente della Provincia Ambra Giorgi ha inviato oggi ai dirigenti delle scuole medie superiori una lettera per invitare docenti e studenti a partecipare alla giornata di lutto cittadino di domani, mercoledì 4 dicembre. Dov’erano in tutti questi anni le forze di polizia, la guardia di finanza, la polizia locale e gli ispettori del lavoro di Prato? Non si erano accorti dello sfruttamento disumano imposto alle migliaia di cinesi presenti sul territorio?