Si sono concluse sabato sera alle 20,00 le operazioni di voto per le elezioni più partecipate della Toscana riguardanti i consorzi di bonifica. I risultati sono stati resi noti soltanto nel tardo pomeriggio di domenica, dopo che le seconde operazioni di scrutinio, quelle di verifica, iniziate alle 21 di sabato, sono state sospese nella notte. In base alle prime stime si sono registrati circa 40mila votanti su 1.441.770 aventi diritto al voto. Sembra incredibile, ma si tratta del dato più alto raggiunto in Toscana nelle elezioni consortili.
Il territorio della Toscana Nord ha registrato il dato di maggiore affluenza, fissando a 4,7% i votanti. In generale hanno risposto molto meglio le aree rurali di quelle urbane. I seggi più partecipati sono stati quelli dei territori con maggiori criticità idrogeologiche. Non sono mancati alcuni momenti ‘caldi’ alla vigilia e in alcune sedi di voto. Come ad esempio al Comune di Buggiano, dove il sindaco si è candidato alle elezioni come semplice cittadino, ma poi ha organizzato la presentazione della propria lista nella sala consiliare del Comune.
La serata era organizzata ufficialmente da due comitati, ma entrambi afferivano al PD, il partito del sindaco Bettarini. In generale questa volta si è manifestato ampio l’invito al non voto, lanciato da diversi organi di stampa e da alcune forze politiche. Le operazioni di scrutinio saranno seguite domani dal riconteggio delle preferenze. Questi i primi dati, che verranno ufficializzati domani con la stesura del verbale finale.
Consorzio di Bonifica Toscana Nord: al momento sta prevalendo nelle tre sezioni la lista “Ambiente sicurezza e sviluppo” che aveva fra i candidati Ismaele Ridolfi, già commissario del Consorzio di Bonifica Auser-Bientina, seguita da “Sicurezza idraulica, ambiente, equità, partecipazione” che aveva fra i candidati Fortunato Angelini, già commissario del Consorzio di Bonifica Versilia Massaciuccoli.Nelle varie sezioni (1, 2 e 3) in cui si è votato, definite in base all’entità del tributo pagata dai consorziati, la lista vicitrice si aggiudica 4 consiglieri, mentre 1 consigliere va alla seconda lista. Ai 15 consiglieri così eletti se ne aggiungeranno altri 11 nominati da enti pubblici (Regione, Province, Comuni). Ai consiglieri non spetta alcun compenso.Terza, per numero di preferenze, la lista “Consorzio a 5 Stelle”. Il commissario del Consorzio versiliese è stato il più votato in assoluto: dei 1184 voti. Consorzio di Bonifica Alto Valdarno: ha vinto nelle tre sezioni la lista “Più Bonifica intra Tevero et Arno” che aveva fra i candidati il commissario uscente del Consorzio di Bonifica Valdichiana Aretina Paolo Tamburini. Seguono la lista “Bonifica Bene Comune” (che aveva fra i candidati il presidente dell’Unione dei Comuni del Pratomagno Filippo Sottani).
Terza e quarta per numero di preferenze, rispettivamente, la lista “L’altra bonifica” che faceva riferimento ad alcune associazioni agricole e quindi “Cittadini alluvionati e avvelenati”. Consorzio di Bonifica Medio Valdarno: ha vinto nelle tre sezioni la lista “Territorio, agricoltura, ambiente” che aveva fra i candidati il commissario uscente del Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina Marco Bottino, seguita dalla lista “Insieme in difesa del territorio” che contava anche il commissario uscente del Consorzio di Bonifica Ombrone Pistoiese-Bisenzio, Paolo Bargellini.
Terza per numero di preferenze la lista “Acqua Azzurra”. Consorzio di Bonifica Basso Valdarno: vince nelle tre sezioni la lista “Insieme per amministrare l’acqua e la terra” che aveva fra i candidati il commissario uscente del Consorzio di Bonifica Ufficio Fiumi e Fossi, Marco Monaco. A seguire la lista “Territorio e Padule” creata da alcuni sindaci della Valdinievole e quindi, terza per preferenze, la lista “Nuova Bonifica”. Consorzio di Bonifica Toscana Costa: la lista “Ambiente e territorio” che aveva fra i candidati Giancarlo Vallesi, commissario uscente del Consorzio di Bonifica Alta Maremma ha vinto nelle sezioni 1 e 2.
La lista “Uniti per la salvaguardia del territorio” composta da varie associazioni di categoria è arrivata seconda per numero di preferenze nelle sezioni 1 e 2, ma prima nella sezione 3, seguita appunto, in questo caso, da “Ambiente e Territorio”. Terza per preferenze nelle tre sezioni la lista “Bonifica a Cinque Stelle”. Consorzio di Bonifica Toscana Sud: vince la lista “Insieme per il territorio” che aveva fra i candidati il commissario uscente del Consorzio di Bonifica Grossetana Fabio Bellacchi e Francesco Giuseppe Bozzini commissario uscente del Consorzio di Bonifica Osa Albegna.
Segue la lista “Movimento 5 Stelle” e, terza per numero di preferenze, la lista “Bonifica Domani”.
Solo a coloro che sono residenti in un comune distante almeno 10 km dalla sede dell’assemblea vengono rimborsate le spese di viaggio documentate. L’assemblea eleggerà poi il presidente di ciascun Consorzio. Per Coldiretti la valutazione resta positiva nonostante gli “attacchi e le demagogie gratuite di queste settimane che hanno tentato di mandare all’aria un percorso di razionalizzazione dei costi, ottimizzazione delle risorse, degli apparati amministrativi, e di migliore, primo obiettivo di tutti, la gestione di tutti gli interventi che saranno di competenza dei nuovi enti”: “da 33 enti di bonifica – spiega Coldiretti – passeremo a 6 dando piena attuazione al principio di spending-review.
Ma allo stesso tempo garantiremo, attraverso la partecipazione dei contribuenti eletti all’interno delle assemblee consortili, un percorso trasparente di gestione del territorio che fino ad oggi non era assicurato. Chi vive il territorio deve anche poter partecipare alla sua gestione: da qui la nostradecisione di candidare i nostri imprenditori agricoli e fare riappropriare l’agricoltura di un ruolo di tutela che è sempre stato suo”. Gli eventi alluvionali, le frequenti esondazioni, la fragilità idrogeologica (il 98% dei comuni toscani sono a rischio idrogeologico) e l’intensificarsi degliimprevedibili cambiamenti climatici impongono “cambiamenti” anche nella gestione del territorio: “il contributo di bonifica – spiega Coldiretti – è stato vissuto, purtroppo, come una tassa il cui scopo, a volte, non è statopercepito.
La sfida più grande per i nuovi enti è convincere con i fatti che il contributo di bonifica è un investimento per il presente, e soprattutto, per il futuro”.