Martedì 3 dicembre 2013, per sei recite, ritorna al Teatro Comunale Il Cappello di Paglia di Firenze, farsa musicale in quattro atti di Nino Rota (nato il 3 dicembre 1911), nel fortunato allestimento del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, realizzato in collaborazione con Maggio Fiorentino Formazione, reduce dal successo ottenuto poche settimane fa al Festival di Wexford, dove la critica inglese ha dimostrato di apprezzare senza riserve la produzione fiorentina del 2011; autori ne sono per la regia Andrea Cigni, per le scene e i costumi Lorenzo Cutùli.
Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino, dopo alcuni concerti sinfonici diretti nel 2011 e nel 2012, il giovane direttore italiano Andrea Battistoni (classe 1987) debutta in un titolo operistico a Firenze. L’opera, completata da Nino Rota nel 1945, e composta a quattro mani con la madre Ernesta Rinaldi, venne rappresentata per la prima volta il 21 aprile del 1955, per volontà dell’allora Sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo, Simone Cuccia. Si tratta di “una produzione di grande pregio e intelligenza”, afferma Andrea Battistoni, “in cui si ha modo di riscoprire il genio di Nino Rota, autore classico e non solo di colonne sonore di felliniana memoria, esponente di uno stile musicale che venne considerato anacronistico all’epoca, con radici nella cantabilità e tradizione melodica italiana, come il contemporaneo Gian Carlo Menotti”. Il frenetico e spassoso andirivieni dei quindici personaggi previsti dal libretto (Fadinard, giovane agiato; Nonancourt, agricoltore; Beaupertuis; Lo zio Vézinet, sordo; Emilio, tenente, Felice, domestico di Fadinard; Achille di Rosalba, bellimbusto; Una guardia; Un caporale delle guardie; Minardi, violinista; Elena, figlia di Nonancourt; Anaide, moglie di Beaupertuis; La baronessa di Champigny; La modista), in un ritmo vorticoso, divertente e incalzante, dove drammaturgia e musica corrono di pari passo, è ambientato in una Parigi anni ’50, in un’ambientazione coeva agli anni di composizione dell’opera, con riferimenti che slittano dal sogno alla realtà con citazioni raffinate, ad esempio i grandi manifesti che ricordano il film 8 e ½, e iperboli e coup de théâtre continui a sottolineare la comicità, evidente e non sottile, in numerosi passaggi. Ricordiamo, in contemporanea, la mostra Il Cappello fra Arte e Stravaganza, Galleria del Costume di Palazzo Pitti, 3 dicembre 2013 - 18 maggio 2014.
La Galleria del Costume apre le porte ad un accessorio destinato a non passare inosservato. Si tratta della prima mostra monografica dedicata al cappello, le cui collezioni, patrimonio del museo - ascrivibili alla generosità di molti donatori - ammontano a oltre mille unità custodite solitamente nei depositi, di cui soltanto una parte sarà destinata alla mostra. Inoltre, in occasione della ripresa del Cappello di paglia di Firenze di Nino Rota, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ha avviato una collaborazione, destinata a consolidarsi nei prossimi mesi, con la Fondazione di Firenze per l'Artigianato Artistico (FFAA).