“Sono felice di portarvi il saluto di Firenze. La nostra città quando vi ospita non fa soltanto un convegno congressuale; c’è qualcosa di più quando vengono i medici di medicina generale perché avete un valore che va oltre la vostra funzione”. Lo ha detto il sindaco Matteo Renzi rivolgendosi ai medici di famiglia presenti stamani al Palazzo dei congressi, dove si è aperto il XXX Congresso nazionale della Società italiana di medicina generale (SIMG). “Voi non siete solo dei professionisti - ha detto ancora il sindaco rivolgendosi ai medici -.
Il tessuto sociale che in particolar modo i medici di medicina generale esprimono è un elemento di consolidamento istituzionale”. “È come dire che la società è più forte - ha spiegato -. Noi stiamo vivendo un tempo in cui si discute molto del concetto di società. Alcuni sociologi riflettono sul fatto che sono le comunità locali a dover guidare il mondo, che sono gli amministratori locali che in un tempo di globalizzazione hanno bisogno di avere un ruolo più forte. C’è bisogno di ripartire dalla rete dei rapporti”. “C’è bisogno di uscire da questa sorta di dittatura del pensiero comune per cui la crisi è solo di natura economica - ha continuato il sindaco - e tornare a capire che tipo di società vogliamo costruire.
Ecco perché Firenze è felice di ospitarvi. Ripartire da voi non significa ripartire dalla individuazione di una patologia e dalla prescrizione di un farmaco. Significa ripartire dall’idea di società che vogliamo mettere in campo”. “La parola benessere non è soltanto un fattore economico - ha aggiunto -, la crisi che stiamo vivendo come comunità non è solo economica ma di modello di società e di modelli educativi che noi dobbiamo trasmettere”. “Interpreto il vostro convegno annuale non come un appuntamento rituale e formale - ha concluso il sindaco -, voi siete qualcosa di più.
Voi non siete soltanto la frontiera della sanità. Oggi c’è bisogno di ricostruire un sistema valoriale, educativo, culturale, un sistema in cui la parola benessere non sia solo una parola che ha a che vedere soltanto con i valori economici, ma anche e soprattutto con un’idea di società”.