SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL della Toscana hanno indetto una giornata di mobilitazione dei pensionati per chiedere al Parlamento di modificare nel profondo l’impianto della Legge di Stabilità 2014, una decisa inversione di tendenza nelle politiche fin qui attuate e promuovono una grande iniziativa per il giorno mercoledì 20 novembre 2013 alle ore 9 presso OBIHALL in Lungarno Aldo Moro all'iniziativa sono invitati tutti i Parlamentari della Toscana e sarà conclusa da CARLA CANTONE Segretaria Generale SPI CGIL • Per cambiare segno alla legge di Stabilità e dare le risposte necessarie per far ripartire il Paese • Per una nuova politica europea e nazionale che liberi risorse per finanziare gli investimenti a sostegno dell’occupazione, dell’innovazione e delle politiche sociali • Per porre l'attenzione sulle difficili condizioni di vita della popolazione anziana del nostro Paese, fortemente penalizzata negli ultimi anni dal blocco della rivalutazione delle pensioni, dall’aumento di tasse, imposte e tariffe e dai tagli al welfare e ai trasferimenti a Regioni e Comuni.
• Per garantire l'indicizzazione delle pensioni all’inflazione e utilizzare la leva fiscale per consentire ai pensionati di recuperare il potere d’acquisto perso negli ultimi anni. • Per una grande operazione di giustizia e ridistribuzione della ricchezza del Paese, che deve essere attuata attraverso una profonda riforma fiscale, che faccia pagare chi non ha mai pagato e riduca le tasse sul lavoro e sulle pensioni. • Perchè, se servono ulteriori sacrifici ai cittadini, si chiedano a tutti i possessori di redditi elevati, che provengano da retribuzioni, da pensioni o da patrimoni e non ai soliti noti.
• Per una radicale riforma della spesa pubblica, che elimini corruzione, privilegi, inappropriatezza, sprechi e per razionalizzare l’utilizzo delle risorse. • Per un segnale forte da parte del Governo e del Parlamento, che restituisca ai pensionati e a tutti i cittadini quella fiducia nelle istituzioni che purtroppo stanno perdendo. “Il malessere che il Paese sta vivendo ancora non si sente fino in fondo, perché c’è un ammortizzatore sociale straordinario che siamo noi pensionati, che spesso ci facciamo carico dei nostri genitori e dei nostri nipoti, consentendo a chi è più giovane di vivere dignitosamente.
A dispetto di chi continua a contrapporre giovani e anziani. Se non ci fosse questo immaginatevi cosa succederebbe nel Paese: altro che anni di piombo !” Lo ha detto il segretario generale nazionale della Fnp, la Federazione Pensionati della Cisl, Ermenegildo Bonfanti, che stamani a Firenze ha preso parte al Consiglio Generale della Fnp toscana. “Riteniamo –ha aggiunto Bonfanti- che la legge di stabilità non sia equa e quindi chiediamo delle modifiche per far si che chi ha meno abbia qualcosa e chi ha di più partecipi al benessere del Paese, come avviene in tutti i paesi civili.
Non è possibile continuare a chiedere sempre ai soliti noti. Anche i cambiamenti previsti dalla legge di stabilità, che sono una piccola novità rispetto al passato, vanno comunque a incidere sui pensionati: credo che sia ora di dire basta !” “Il sistema di rivalutazione delle pensioni -ha detto il segretario generale della Fnp toscana, Mauro Scotti- è stato progressivamente e costantemente indebolito dai governi degli ultimi anni e anche questa legge di stabilità purtroppo non fa eccezione.
Così si spinge una percentuale sempre maggiore di pensionati verso la povertà. E per le pensioni più basse non parliamo più ormai di ‘povertà relativa’ ma di povertà ‘assoluta’, quella di chi non ha soldi per curarsi o nutrirsi a dovere, di chi non va più dal dentista, accende il riscaldamento solo per 2 ore al giorno e mangia con un caffelatte !” Scotti ha ricordato anche che per chiedere al governo di cambiare la legge di stabilità i sindacati pensionati della Toscana hanno organizzato unitariamente per mercoledì prossimo una grande manifestazione all’Obihall di Firenze. Il Consiglio Generale della Fnp regionale ha approvato una ridefinizione della presenza delle strutture dei pensionati sul territorio: in Toscana saranno ridotte a 55 le rappresentante politico-sindacali della Fnp (non sulla base dei comuni ma di aree omogenee, come l’Empolese, la Valdisieve, il Valdarno), mentre resteranno tutte attive le attuali 300 sedi per quanto riguarda i servizi.
“Continueremo ad essere quanto più vicini possibile ai nostri iscritti per offrire loro servizi e assistenza –ha spiegato Scotti-, ma vogliamo migliorare la capacità di contrattare sul territorio, soprattutto con i comuni. Per questo abbiamo scelto di concentrare le risorse, per avere persone più informate e competenti a tutelare gli interessi dei pensionati. In questo senso va il grande sforzo che stiamo facendo nella formazione.”