FIRENZE- Lo scrittore pratese Edoardo Nesi, eletto alla Camera a febbraio nelle liste di Scelta civica ha deciso di lasciare il partito e il gruppo parlamentare. Lo ha annunciato con un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano la Repubblica. Il vincitore del Premio Strega 2011 non vede più ragioni per rimanere in una forza politica che ha perso identità e slancio riformatore e guarda a Renzi, del quale è amico. Un ulteriore colpo al partito fondato dall'allora presidente del consiglio uscente, nemmeno un anno fa.
"Sarebbe comico e poco rispettoso rimanere dentro Scelta Civica dopo che lo stesso Monti ne è uscito" ha spiegato Nesi. “Ma il presidente non è uscito dal partito -dichiara a Nove da Firenze Giuliano Gasparotti, responsabile nazionale Diritti Civili del partito e candidato fiorentino di Scelta Civica alle ultime consultazioni politiche- le dimissioni di Monti sono state una provocazione contro le manovre di palazzo alle sue spalle. Per accedere un riflettore sulle aspirazioni di chi vorrebbe un riavvicinamento al PdL.
Ma ieri il Direttivo nazionale ha chiesto al presidente di recedere dalla sua decisione. Un modo per marcare le differenze con certi atteggiamenti dei parlamentari UDC, molti dei quali siedono in parlamento solo grazie al premio elettorale del porcellum e non per un solido consenso di voti”. Ma allora la mossa di Nesi come si inserisce in questo scenario? “A caldo non so dire con certezza -risponde Gasparotti- bisogna vedere come metterà in pratica la sua decisione. Si dimetterà da deputato di Scelta Civica? Lascerà soltanto il nostro gruppo parlamentare dopo aver ricevuto i voti dei nostri elettori? Mi viene in mente che Nesi non è stato eletto nemmeno con il proprio voto, visto che in occasione delle Politiche si trovava a New Orleans”. Alla vigilia della nuova Leopolda, nel prossimo fine settimana, il pronunciamento di Nesi vi mette in difficoltà? “Certo potrebbe confondere l'opinione pubblica.
Scelta Civica intende preservare i buoni rapporti con il PD e in particolare l'area vicina a Matteo Renzi. Ma la partecipazione di molti esponenti del partito a questo punto potrebbe essere letta come un ammiccamento. E' un vero peccato, perché mi sarebbe piaciuto partecipare in rappresentanza del partito all'importante appuntamento politico organizzato dal sindaco di Firenze”. Come si fa a superare questo momento di crisi del partito? “Scelta civica -precisa Giuliano Gasparotti- ha raccolto circa 154.000 voti in Toscana, di cui 54.000 a Firenze.
Questo è il momento per consolidare un tale patrimonio. In Direttivo cittadino è già una realtà, coordinata da Mattia Alfano, aperta e plurale, animata da esponenti della società civile e disponibile a definire punti di convergenza con le altre forze politiche. Nei prossimi mesi il nostro principale impegno sarà di raccogliere idee e contributi per animare un punto di confronto con il PD, a partire dal giudizio positivo sulla Giunta comunale uscente”. Matteo Renzi si ricandiderà? “Prematuro dirlo -risponde l'esponente di SC- se non lo dovesse fare lavoreremo su altre candidature, magari la figura di un imprenditore, da candidare in primarie di coalizione.
Ma al momento è ancora presto. Prima deve compiersi il percorso congressuale del Partito Democratico. Solo allora sapremo come si delineerà la prospettiva di primavera”. di Nicola Novelli