Alcuni interventi nella mattinata a seguito di allagamenti, ma la situazione è sotto controllo. Dalla Sala Operativa dell’Olmatello la Protezione civile continua il monitoraggio del maltempo che da questa notte sta interessando Firenze e l’intera regione. Dalle 4 di stanotte in città sono caduti oltre 40 millimetri di pioggia, un cumulato rilevante concentrato in poche ore. Si sono quindi verificati alcuni allagamenti sui viali di circonvallazione (nello specifico viale Belfiore) e in alcuni sottopassi (come quello di via Perfetti Ricasoli).
Per quanto riguarda le previsioni meteo, l’allerta per criticità moderata inizialmente in vigore fino alla mezzanotte di oggi è stata prorogata fino alle 12 di domani martedì 22 ottobre. Per quanto riguarda le scuole al momento l’unica criticità segnalata agli uffici della direzione istruzione è quella relativa all’istituto Damiano Chiesa, alle Cascine del Riccio. Un muretto crollato ha interrotto la circolazione in via delle Cave di Monte Ripaldi e rende necessario il ricorso a viabilità alternativa per raggiungere la scuola, come segnalato sul posto. Numerosi e di considerevole entità i disagi causati dalla bomba d’acqua caduta nelle ultime ore nei Comuni di Barberino, Tavarnelle e San Casciano.
Nella frazione di Sambuca, l’acqua mista a fango e detriti, proveniente dai terreni circostanti si è riversata sulle strade e per le vie del centro abitato causando allagamenti ad abitazioni, negozi e cantine. Le aree più colpite sono via Giovanni XXIII, piazza centrale, via Senese, via Leonardo da Vinci, via San Gallo. L’amministrazione comunale ha emesso un’ordinanza di chiusura della viabilità in località Morrocco a causa di uno smottamento. “La situazione si sta normalizzando – dice il sindaco Sestilio Dirindelli - in questo momento sono in corso le operazioni di sgombero e pulizia grazie all’intervento tempestivo dei volontari della Misericordia, della Protezione civile, dei tecnici di Quadrifoglio, Publiacqua e degli operai del Comune”.
Anche Badia a Passignano è stata investita dalle piogge torrenziali. A Barberino la situazione più critica si è verificata presso l’area dell’azienda Ecos, lo stabilimento che stocca e tratta rifiuti pericolosi e non pericolosi nell’area industriale ai confini con Poggibonsi. La pioggia ha provocato l’allagamento del piazzale dove sono intervenuti i Carabinieri ed i Vigili del fuoco. Al momento sembra che l’allagamento non abbia interessato i rifiuti. L’episodio rafforza le ragioni della preoccupazione della giunta Semplici che ha tentato e tenta di opporsi all’ampliamento di attività dell’azienda basandosi peraltro su una relazione idrogeologica.
“La nostra opposizione – dichiara il sindaco Maurizio Semplici - non era spropositata, ma fondata su una preoccupazione reale. Lo dimostra ciò che è accaduto oggi con lo straripamento del fosso che ha allagato i piazzali e i capannoni dell’azienda. Una preoccupazione che era già stata avvalorata dagli studi elaborati durante il lavoro di stesura dello strumento urbanistico e oggi confermata dal rischio, sfiorato, di un disastro ambientale”. Per quanto riguarda San Casciano, anche in questo caso in diverse aree del territorio si sono verificati frane, smottamenti e allagamenti, causati dai fossi minori e dai versanti di campagna non regimentati.
La Pesa ha retto a sufficienza non raggiungendo mai livelli di guardia. Il picco massimo, raggiunto intorno alle 11, ha portato il torrente ad un’altezza di 3 metri e mezzo. La criticità maggiore si è verificata lungo le sponde del fiume Greve nel tratto Falciani - Ponte di Gabbiano dove i Vigili del Fuoco hanno reso necessario evacuare due famiglie a causa dello straripamento del fiume. “Considerata la difficile situazione abbiamo provveduto – dice il sindaco Massimiliano Pescini – a garantire a queste famiglie una sistemazione in una struttura ricettiva del territorio”.
Oltre alla chiusura della strada in località Bibbione, da segnalare ancora sono i problemi relativi all’allagamento dei principali impianti di potabilizzazione al servizio del Comune di San Casciano. I tecnici Publiacqua hanno approntato una serie di interventi con l’obiettivo di limitare il più possibile i disagi: nelle prossime ore saranno effettuati rifornimenti dei serbatoi con autobotte. Oltre a questo Publiacqua ha disposto, sempre per le prossime ore, il posizionamento di tre autobotti con rastrelliera nel capoluogo del Comune a disposizione dei cittadini.
Publiacqua rinnova comunque l’invito ai cittadini a non utilizzare l’acqua erogata a fini alimentari. Publiacqua informa i cittadini che per ridurre al minimo i disagi relativi all’allagamento dei principali impianti di potabilizzazione al servizio dei Comuni di San Casciano e Greve in Chianti, i nostri tecnici hanno approntato tutti gli interventi possibili in emergenza. Per quanto riguarda San Casciano Val di Pesa, al fine di limitare le mancanze d’acqua per i cittadini, nelle prossime ore saranno effettuati rifornimenti dei serbatoi con autobotte.
Oltre a ciò Publiacqua ha disposto, sempre per le prossime ore, il posizionamento di tre autobotti con rastrelliera nel capoluogo del Comune a disposizione dei cittadini. Per quanto riguarda il Comune di Greve in Chianti i problemi di approvvigionamento idrico dovrebbero essere meno importanti in quanto il campo pozzi di Greti non ha subito problemi dagli eventi meteo delle ultime ore. “Era l'ottobre dello scorso anno quando perUnaltracittà denunciò la cattiva gestione di Publiacqua nel tenere puliti i tombini e le vie di fuga delle acque in città.
Avevamo fotografato alcuni tombini occlusi da anni, ma alla nostra denuncia Erasmo D'Angelis rispose che loro già agivano e arrivò a dichiarare che i fiorentini dovevano in definitiva pulirseli da soli. L'allora presidente di Publiacqua, e ora sottosegretario ai lavori pubblici, definì le nostre parole allarmistiche, assolutamente false, offensive e tendenziose -interviene la capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo- Oggi Firenze è sott'acqua, viale Belfiore è ancora una volta allagato, addirittura un ospedale ha mezzo metro d'acqua nei propri locali e Publiacqua è costretta ad ammettere i propri limiti e in serata toglierà l'acqua agli appartamenti dei piani alti nonostante le bollette più care d'Italia a cui sono costretti i fiorentini.
A quanto pare le risorse vengono stornate su investimenti poco utili se basta una pioggia a mandare in crisi il sistema, per tacere dei milioni di euro che vanno ai soci nonostante il referendum del 2011 lo proibisca. Certo le parole non costano nulla, ma poi non ci si meravigli se le persone normali, e non solo quelle le cui macchine sono state sommerse dall'acqua, non credono più alle promesse fatte da politici e sedicenti tali. Visto che comunque la carriera di tali amministratori va a gonfie vele (quota renziana, il merito paga sempre) D'Angelis ora dovrà rispondere nella sua nuova veste governativa anche a Vittorio D'Oriano, vice presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, che oggi ha dichiarato che, "particolarmente in Toscana, la manutenzione dei fiumi e dei fossi non è degna di un paese civile" e che "il governo e le amministrazioni regionali farebbero bene a fare una profonda, seria, disinteressata, competente riflessione su ciò che sta accedendo in queste ore in tutte le regioni italiane".
D'Angelis avrà certamente la risposta pronta, basterà dire ai geologi di armarsi di pale e stivali, a pulirli ci pensino loro!”. Tra le situazioni più devastate, rilevano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, ci sono Ponterosso e San Biagio a Figline Valdarno, alluvionate e sommerse da una valanga di fango. Tra le cause che avrebbero determinato gli eventi alluvionali in quella zona "risulterebbero esserci i lavori e il cantiere della Variante a via Grevigiana sulla strada provinciale".
Rifondazione comunista, in attesa che siano espletati i sopralluoghi e le indagini da parte degli organi competenti per accertare l’entità dei danni e le cause, intende chiedere al Presidente della Provincia di Firenze "di riferire - si legge in una nota rilasciata dai consiglieri - sugli eventi alluvionali accaduti a Figline Valdarno, sulle zone maggiormente colpite, sui motivi per i quali a fronte dei preavvisi e degli allerta meteo emessi non siano allertate le zone di maggiore criticità come San Biagio e non siano stati verificati i lavori e il cantiere alla strada provinciale".
Rifondazione chiede di sapere "se vi siano responsabilità per l’accaduto attribuibili alla Provincia di Firenze, al Comune di Figline Valdarno e all’impresa che gestisce l’opera". Risultano attualmente chiuse la SP108 Granaiolo Castelnuovo dal km 1 al km 1+400 e la SR429 di Val d'Elsa dal km 43 al km 46. Si segnala inoltre la possibilità di fango e detriti sulla viabilità di competenza. La situzione risulta in continua evoluzione e si consiglia la massima prudenza alla guida. Nel grafico si evince la quantità di acqua caduta a Montelupo Fiorentino in due ore e il livello di innalzamento del torrente Pesa. Nel comprensorio del Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio, anche la Valdinievole è stata investita dal maltempo, ma per fortuna non ci sono stati grossi danni.
Il personale del Consorzio ha messo in funzione stamani le idrovore in località Landino e Pesciamorta. Il reticolo minore di competenza dell’ente, nonostante la “bomba d’acqua”, ha tenuto. Il Consorzio è intervenuto anche a Montecatini e Monsummano per la rimozione di materiale che si era accumulato intorno ai ponti di alcuni corsi d’acqua. Nella intersezione del Candalla con la Nievole sono stati rimossi detriti e un barchino che ostruivano il sotto attraversamento. Nel pomeriggio il livello dei principali corsi d’acqua è rientrato nella normalità. Nel comprensorio del Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina restano in funzione l’impianto idrovoro della Viaccia e quello del Fosso di Piano, fra Signa e Campi Bisenzio, l’impianto di Crucignano a Calenzano e le paratoie sul Fosso Reale, a San Donnino.
La situazione sta comunque tornando alla normalità e il livello dei corsi d’acqua sta scendendo. Dal primo pomeriggio, le pubbliche assistenze toscane hanno attivato la sala operativa di protezione civile in via Pio Fedi. II volontari delle Pubbliche Assistenze sono mobilitati a Firenze e nell’empolese, a Siena e in Provincia di Pisa per interventi relativi alla bomba d’acqua che si è abbattuta sulla regione nelle prime ore di questa mattina. L’allerta meteo proseguirà fino a domattina, per questo dalla sala operativa sono pronti a far intervenire nuove squadre se necessario.
Le zone più calde, dove i volontari sono ancora impegnati per l’assistenza ai cittadini con idrovore e altre attrezzature per contrastare gli allagamenti, sono Siena, Empoli e comuni della Valdelsa. Presidio lungo gli argini per monitorare l’ondata di piena invece lungo Ombrone e Bisenzio, e lungo altri corsi d’acqua della piana fiorentina.