ISOLA DEL GIGLIO (GR)– Clima euforico, come era da aspettarsi, alla conferenza stampa che, con il raddrizzamento della Costa Concordia portato a termine stanotte, ha chiuso la prima fase di un progetto che ora imbocca un percorso preciso: portare allo smaltellamento del relitto. Ora il relitto verrà stabilizzato in vista dell'inverno, poi si passerà al montaggio dei cassoni sulla fiancata riemersa e infine si provvederà a riportare lo scafo in galleggiamento per consentire lo spostamento verso l'ultima meta, la sede di smaltellamento.
Infine toccherà al recupero e al ripristino ambientale. Il commissario straordinario delegato dal Governo Franco Gabrielli ha definito il raddrizzamento "suggello di un lavoro di gruppo efficace anche se non privo di problemi nel corso di questi mesi". E naturalmente ha avviato un elenco di ringraziamenti, tra i quali non poteva mancare un caldo riconoscimento all'Osservatorio per il recupero della Concordia, suo strumento operativo a tutela dell'ambiente e della sicurezza nato dalla conferenza dei servizi che ha segnato il percorso del progetto, e alla sua presidente per conto della Regione Toscana, l'"intelligente e sapiente" Maria Sargentini.
Gabrielli ha infine dedicato un grazie particolare al sostegno sempre offerto dai gigliesi, al loro affetto e alla spinta data per arrivare all'obiettivo; e anche al sistema di Protezione civile di questo paese che "ha un'anima positiva fuori da ogni polemica". Il primo cittadino di Isola del Giglio, Sergio Ortelli, si è imbarcato questa mattina sul traghetto delle ore 11.00 per l’incontro che si terrà nel pomeriggio a Roma in Palazzo Chigi. L’invito è giunto dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, che, alle ore 16.00, riceverà nella Sala dei Galeoni la delegazione di quanti in queste ore sono stati impegnati nelle operazioni di rotazione della Concordia.
Sarà tra i presenti anche il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli. Anpas esprime massima soddisfazione e le congratulazioni di tutti i suoi volontari per le operazioni di rotazione e rimessa in asse della nave Costa Concordia ai 500 uomini del progetto di parbuckling Titan-Salvage sotto il Commissario delegato per l’emergenza Franco Gabrielli, capo Dipartimento Protezione Civile. "A nome dei centomila volontari Anpas di tutta Italia, voglio complimentarmi con Franco Gabrielli e con tutto lo staff del Dipartimento di Protezione Civile per la riuscita di questa operazione e per la professionalità e l'umanità con le quali hanno gestito questa emergenza", afferma Carmine Lizza, geologo e responsabile nazionale protezione Civile Anpas.
"E' l'ennesima conferma che la nostra Protezione Civile rappresenta una eccellenza a livelli mondiali, capace di lavorare in team con i migliori esperti in situazioni di emergenza e prevenzione. Oggi siamo ancora più orgogliosi di condividere il nostro operato e i nostri percorsi di prevenzione e intervento con queste persone che, come noi volontari, lavorano ogni giorno per migliorare la vita di tutti". Il ricordo di Alice, sopravvissuta al naufragio e poi volontaria durante il terremoto in Emilia.
“Due anni fa, su quella nave, c'era Alice”, ricorda Fausto Casini, presidente Nazionale Anpas. “Durante il naufragio si era ripromessa che se fosse riuscita a uscire viva dalla nave avrebbe speso parte della sua vita per gli altri. Dopo pochi mesi Alice è diventata una volontaria di Protezione Civile. L'ho incontrata in Emilia, nel campo di Mirandola, dopo il terremoto. E oggi continua a dare il suo tempo per gli altri. Un vero esempio di resilienza". "Seguendo il Capo Dipartimento abbiamo avuto la conferma di quanto sia stato fondamentale l'apporto del Dipartimento di Protezione Civile nella gestione di questa emergenza e nella comunicazione seria e responsabile di tutti i protagonisti di questa esercitazione” continua Casini.
"Nonostante l'importanza e la rilevanza a livello mondiale dell'evento, i protagonisti dell'operazione ne hanno evitato la spettacolarizzazione, mantenendo alto il livello di professionalità e rispettando le responsabilità alle quali erano stati chiamati. Ora però invitiamo tutti gli operatori dell'informazione che in questi giorni hanno raccontato questo evento a "Terremoto io non rischio", la campagna di prevenzione sul rischio sismico che porteremo in 200 piazze d'Italia il 28 e 29 settembre.
Sarebbe bello avere lo stesso spiegamento di forze per dare risalto alle attività di prevenzione, e non solo alle emergenze, che i 3500 volontari di protezione civile faranno su tutto il territorio nazionale”.