“Chiamare i cittadini al voto per il rinnovo dei Consorzi di bonifica, con un meccanismo peraltro costoso, appare contraddittorio in un momento in cui si parla dell’abolizione o della trasformazione delle Province, previste dalla Costituzione, in enti di secondo grado, privando gli stessi cittadini della possibilità di eleggere in maniera diretta i loro rappresentanti a livello provinciale”. A dirlo è il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini che interviene in vista delle elezioni in programma il 30 novembre in Toscana per rinnovare le strutture dirigenti dei Consorzi di bonifica con l’obiettivo di richiamare l’attenzione sulla necessità di una riforma istituzionale che sia organica e capace di rispondere alle esigenze dei cittadini e dei territori. “Non entro nel merito della questione dei Consorzi di bonifica e della loro utilità - continua Bezzini - che spesso ha generato polemiche e discussioni e sui quali la Regione ha legiferato in virtù di una legge nazionale, anche se con il parere negativo dell’Upi, l’Unione delle Province d’Italia.
Credo, però, che questa vicenda confermi la necessità di affrontare seriamente, e al più presto, il caos istituzionale che da anni regna nel nostro Paese e che porta con sé una frammentazione di funzioni e di competenze con conseguenti inefficienze, burocrazia e una dilatazione dei tempi di intervento e dei costi. In risposta a una situazione così confusa e caotica - conclude Bezzini - occorre una nuova architettura istituzionale che sia organica e che metta al primo posto una ridistribuzione delle competenze in maniera razionale, a beneficio dei territori, dei cittadini e delle loro diverse esigenze, migliorando i servizi a loro rivolti e ottimizzando le risorse disponibili.
Su questi temi è fondamentale un impegno rapido e concreto da parte del governo e del Parlamento ed è a loro che mi rivolgo guardando al futuro”.