La giunta comunale rinuncia alla realizzazione del campo rom previsto dal Regolamento Urbanistico in via Funaioli, nei pressi del Polo Scientifico Universitario dell’Osmannoro, e modifica il piano degli investimenti destinando le relative risorse regionali ai servizi per gli anziani e i disabili. La decisione, già annunciata dal sindaco Gianni Gianassi nella sua relazione al bilancio di previsione 2013, è stata ufficializzata oggi in una conferenza stampa dall’assessore alla sicurezza sociale Caterina Conti.
“I costi troppo elevati per gli espropri dei terreni, la variante al Pit che inserisce di fatto l’insediamento all’interno dell’area di rispetto aeroportuale oltre a una nuova cultura dell’integrazione che prevede strumenti diversi dalla stanzialità ci hanno convinto ad andare in questa direzione”, ha spiegato Conti. La quota di cofinanziamento stabilita dalla Regione Toscana per l’ipotesi d’intervento - in totale circa 350.000 euro - sarà dunque utilizzata in altro modo, ovvero andando a finanziare in primo luogo la ristrutturazione del centro diurno per i portatori di handicap di via Fanti.
L’intervento è al momento nella fase del progetto esecutivo e prevede non solo la ristrutturazione degli spazi ma anche la riorganizzazione interna della struttura attraverso un nuovo modello di servizio. Il costo complessivo dei lavori si aggira intorno ai 150.000 euro. Due interventi sono invece previsti per la residenza sanitaria per anziani di Villa Solaria: la ristrutturazione della cucina e il completamento dell’impianto di climatizzazione, con una spesa totale per entrambi i lavori pari a circa 200.000 euro.
La parte economica prevista dal Comune per la realizzazione del nuovo campo - pari a circa altri 300.000 euro - sarà infine resa disponibile per la spesa corrente. Stamani l’assessore Conti ha anche confermato che il campo rom esistente in via Madonna del Piano sarà comunque dismesso, e che le famiglie che vi risiedono saranno gradualmente inserite all’interno di progetti di accompagnamento e inserimento finanziati da fondi europei, ai quali il Comune sta già lavorando insieme alla Caritas diocesana.
Nell’arco di due-tre anni, dunque, l’area dove sorge il campo attuale sarà resa libera e potrà tornare in possesso dell’Università di Firenze. (rm)