I fiorentini hanno deciso di lasciare il mezzo privato a casa e stamattina, mentre sui viali non viaggiava praticamente nessuno, si contavano ritardi sulle linee ferroviarie interne, fino a trenta minuti di attesa tra Campo di Marte e Santa Maria Novella. Su Facebook il gruppo "Vittime dei Mondiali di Ciclismo a Firenze" conta sempre più partecipanti. Predisposto on line anche il modulo per il rimborso dei danni "Perché diversamente da quanto detto agli amici del Bar, le mie abitudini son cambiate..".
Una città che ha deciso di ironizzare sull'evento più importante degli ultimi anni e che è stato dibattuto più dal punto di vista organizzativo che sportivo. C'è infatti a Firenze chi conosce bene i percorsi, benissimo i parcheggi e gli orari, ma non ha idea di quali siano le gare in corso. L'impatto visivo è affascinante: le strade sono vuote. Ma c'è chi la pensa diversamente come Marco che scrive sul Gruppo Vittime Mondiali: "Vorrei far presente che tutto questo é grazie, e non merito, di impossibilitá ad uscire da casa, in certi casi ho amici con transenne davanti al portone, di ditte chiuse con dipendenti in ferie forzate, di disagi per malati con cure da fare, ecc..." Cristina invece scrive: "Oggi sono andata in via Marconi all'andata tutto bene al ritorno la navetta ha sbagliato strada si è incastrata in una strada e ha dovuto fare un chilometro a retromarcia e non certo per colpa dell'autista ma cavolo poverini sono lasciati allo sbando non sanno neanche loro dove andare.
Infatti per sino sul sito dell'Ataf c'era scritto che la navetta mc3 doveva fare la fermata di Marconi 05. Che bell'organizzazione. Complimenti comunque all'autista è stato bravissimo e si è pure scusato. Almeno lui anche se c'entrava ben poco" Ha vinto l'informazione oppure la paura di ritrovarsi imbottigliati? L'alternativa all'auto esiste? Scrive ancora Giorgio: "Che ganzi ! Noi qui a prenderci in giro perché comunque ci tocca correre per la città mondiale o non mondiale.
Gli altri fiorentini non hanno fatto una piega, zitti zitti e tanto entusiasti dell'evento che o se ne sono andati altrove o si fanno una siesta in salotto aspettando che passi. La loro indifferenza rischia di far molto più male delle nostre battute... Una città così deserta neanche nei giorni della nube di Chernobyl" Il presidente Renato Di Rocco, il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D'Angelis, ed il sindaco Matteo Renzi si sono detti entusiasti del fatto che "Stamani l'ingorgo erano le biciclette e non le auto". Questo il messaggio di Renzi su Facebook: "Vorrei dire grazie a Firenze e ai fiorentini.
Ci sono molte meno auto per le strade. Ieri e oggi abbiamo avuto un assaggio di una città diversa che in tanti stanno riscoprendo: Firenze si riprende i suoi spazi. La mobilità sostenibile è la scommessa più seria da fare: aree pedonali, piste ciclabili e meno auto" Una città dalle strade deserte è quella che viene restituita dai Social Network: i residenti meravigliati continuano a pubblicare in rete immagini di strade vuote, senza auto e senza traffico di alcun tipo. Diversamente nel centro storico lungo le transenne vi sono assembramenti da parte dei turisti di fine settembre che in prossimità dei varchi tentano di attraversare il percorso di gara ad intervalli regolari.
Mano nella mano. Uno alla volta. Antonio Lenoci Foto di Paolo Allegra su Facebook