FIRENZE – Inaugurata oggi a Firenze la terza edizione di Expo Rurale. La manifestazione che punta i fari sul mondo agricolo della Toscana a 360 gradi è allestita alla Fortezza da Basso di Firenze e resterà aperta fino a domenica. Il taglio del nastro (rappresentato da uno spago di quelli usati in agricoltura), all'ingresso del padiglione Spadolini, è stato effettuato dal presidente della Regione, Enrico Rossi, dall'assessore all'agricoltura, Gianni Salvadori e dal direttore della Dg Agri della Commissione Ue, Mihail Dimitru.
Presenti i rappresentanti di Upi (unione delle province) e Uncem (unione comunità montane). Con un cappello di paglia in testa, per meglio calarsi nel panorama rurale, i tre rappresentanti istituzionali sono stati poi intervistati dai conduttori della popolare trasmissione radio Decanter, Fede e Tinto. Il presidente Rossi ha sottolineato l'importanza dell'agricoltura per la Toscana ricordando alcune cifre: la crescita delle esportazioni in agricoltura (+ 5%) che hanno raggiunto 1,9 miliardi di euro, con l'export del vino che cresce dell'8%.
Il settore agroalimentare da ormai lavoro a oltre 66 mila persone e sono stati quasi 700 i giovani imprenditori agricoli che hanno dato il via ad una nuova azienda. Il turismo rappresenta il 25% del Pil regionale ed una buona parte di questo è legato all'agriturismo e al mondo rurale. "Ma non è solo relativo al Pil il valore dell'agricoltura in Toscana – ha detto Rossi – perché l'agricoltura è basilare se vogliamo cambiare il modello di sviluppo con una conversione ecologica dell'economia.
Se non partiamo da qua – si è chiesto Rossi – che conversione potremmo mai fare?" Rossi ha ribadito inoltre la grande valenza multifunzionale dell'agricoltura, il suo ruolo per la protezione del suolo, la valenza urbanistica, le opportunità imprenditoriali e lavorative per i giovani. Ed ha promesso il massimo impegno della Regione per la semplificazione burocratica. "Già – ha detto – abbiamo semplificato quanto era possibile in accordo con le organizzazioni professionali agricole, ulteriore impegno sarà profuso in occasione della stesura del prossimo Programma di Sviluppo Rurale". Salvadori e Dimitru: "Agricoltura, arte, paesaggio e funzione sociale: coerenti con obiettivi Ue" Anche l'assessore Salvadori ha ribadito i numeri dell'agricoltura toscana e ne ha sottolineato l'importanza.
"Rappresenta – ha detto – uno stile di vita diverso che mette al centro l'uomo." Riferendosi al paesaggio Salvadori ha ribadito: "L'agricoltura ha mantenuto in maniera dinamica la terra che ci è stata consegnata, in Toscana continueremo a fare questo, sempre in maniera dinamica." Salvadori ha poi sottolineato il grande valore degli imprenditori agricoli Toscani, ribadendo che "Oggi dobbiamo lasciare l'immagine, pur importante lasciataci in eredità dalla mezzadria. Oggi gli imprenditori agricoli non sono cittadini di serie B, ma rappresentano un'eccellenza.
Basti pesare, senza tralasciare altri settori, a quanto contribuisce il vino al Pil regionale." Anche Mihail Dimitru, direttore della Dg. Agri dell'Unione Europea, al suo primo viaggio come ospite di una Regione, ha voluto sottolineare l'importanza dell'agricoltura per la Toscana e il suo legame con il paesaggio, l'arte e la cultura, ricordando come questi siano elementi di grande coerenza con le politiche di Sviluppo Rurale dell'Unione Europea. Lamberto Frescobaldi porta in dono una bottiglia di vino prodotta dai detenuti a Gorgona Infine un dono, consegnato a Rossi da Lamberto Frescobaldi, amministratore delegato dell'azienda di famiglia, che consiste in una bottiglia di vino prodotta dai detenuti nell'isola di Gorgona.
Un dono simbolo dell'agricoltura sociale che si fa in Toscana e che è stato poi a sua volta consegnato dal presidente Rossi al direttore generale Dimitru. Bulgaria e Kuwait fra gli ospiti stranieri di Expo Rurale 2013 Fra gli ospiti di Expo Rurale anche rappresentanti di stati esteri: la Bulgaria (stand e delegazione) e il Kuwait con una delegazione guidata dal rappresentante del Kuwait presso la Fao, Yousef Juhail, che ha preso parte ad un workshop particolarmente dedicato a florovivaismo e itticoltura. "Abbiamo scelto di lavorare in maniera mirata – ha detto Salvadori – pur in un momento difficile, con la crisi già in atto, che avrebbe forse reso più facile fare interventi a pioggia.
Invece abbiamo scelto la strada più difficile, ma i risultati ci hanno dato ragione." E a conferma ci sono i numeri. "Sono stati complessivamente presentati 63 Pif , progetti integrati di filiera – ha detto Salvadori – di questi ne sono stati accolti 37. La Regione li ha finanziati con 57 milioni, che hanno attivato 130 milioni di interventi. Sono coinvolte 3281 aziende. Questo significa – ha sottolineato – che in Toscana sappiamo fare rete, anche in agricoltura, e questo è fondamentale rispetto alla frammentazione delle nostre aziende, che sono in maggioranza piccole, ed è un fattore decisivo per il futuro." L'altro pilastro sono i giovani.
"Abbiamo chiesto ai giovani – ha aggiunto Salvadori – di investire e abbiamo finanziato questa voglia di investimento, arrivando a concedere il 50% dell'importo, con cifre che arrivano a superare 170 mila euro ad azienda. Abbiamo avuto 634 domande e, ad oggi, per 367 c'è già l'atto di assegnazione. Significa che queste aziende sono partite. Dal 2011 al 2012 le aziende condotte da giovani sono passate da 3320 a 3729, con un incremento di circa 400 aziende. Per il futuro registriamo un altro dato positivo: raddoppiano le iscrizioni ai corsi di agraria all'università e anche quelli alle scuole superiori." Non solo dati positivi, anche criticità.
"Una di queste è il credito – ha detto Salvadori – l'altra è la terra. Sul credito chiedo che banche e Governo si facciano carico del problema, perché le aziende hanno bisogno di credito e se lo meritano. Sulla terra – ha continuato – noi in Toscana ci siamo inventati l'Ente Terre di Toscana, che ora sta per partire, e con il quale speriamo di dare soluzioni ai giovani che non hanno la terra per fare partire le loro idee imprenditoriali."