Ad Expo Rurale, in vista di uno degli eventi internazionali più attesi, dagli sportivi e non solo... come il Campionato Mondiale di Ciclismo, è piaciuta l'idea di offrire la passerella dei grandi eventi proprio a Pinocchio, scelto come mascotte dei Campionati a cui idealmente Expo Rurale passa il testimone e che si aprono proprio una settimana dopo la chiusura di Expo Rurale. Idealmente in pista, allora, su due ruote o no, lungo le mura trecentesche, all'interno del padiglione Cavaniglia, oltre 50 esemplari tridimensionali di Pinocchi d'artista in legno, ceramica, cristallo, argento, carta firmati da Gabriele Maselli, Bruno Gambone, Eugenio Taccini, Stefano Innocenti, Collevilca, Paolo Penko e l'Atelier Gianninni e Kuwata Esemplari di tutte le dimensioni, dalle miniature in argento alle marionette a dimensioni reali alte come Pinocchio fanciullo.
Collezioni da ammirare in anteprima, pezzi unici fatti a mano. Veri e propri burattini di legno massello (alti fino a 180cm), in frassino, ontano e rovere, con snodi e incastri e doppio naso, quelli di Gabriele Maselli, notissimo corniciaio artigianale con bottega atelier a due passi dal duomo a Firenze. Splendidi i pezzi firmati da Bruno Gambone dalla forte connotazione sperimentale quanto a materiali, forme e colori: un segno "immateriale" da cui emerge forte l'idea. Stanno invece tra la pittura e la scultura i Pinocchi in ceramica di Eugenio Taccini, delle rappresentazioni di straordinaria fantasia.
Mostrano il segno di una ricerca di nuove forme e disegni, i Pinocchi, così come tanti altri personaggi della fiaba di Collodi, di Stefano Innocenti dallo stile molto personalizzato che rivisita la tradizione della maiolica in chiave di arte contemporanea. Sono cristalli moliti a mano i Pinocchi di design di Collevilca forte di una tradizione da maestro vetraio diffusa ma abbinata alla creatività contemporanea più raffinata. Mentre in Pinocchi in argento di Paolo Penko, di cui alcune opere sono anche presenti al Museo del Bargello e a quello degli Argenti di Palazzo Pitti, sembrano riassumere la tecnica rigorosa e sofisticata della tradizione orafa fiorentina pur esibendo nuove forme ed espressioni.
Un materiale di antica tradizione a Firenze come la carta lavorato secondo disegni e tecniche anche molte innovative da Giannini e Kuwata che ci regalano dei Pinocchi leggeri, intriganti, dai risvolti pittorici. Ma cosa c'entra Pinocchio con Expo Rurale Toscana? Più di quanto si immagini a prima vista... C'era una volta un pezzo di legno.... Tutto è cominciato lì, semplicemente da un ciocco di legno ricavato da un frassino oppure magari da un rovere di uno dei tanti boschi toscani...
Già perché la Toscana è la regione più boscosa d'Italia. E poi se è vero che alla fine Pinocchio diventa un bambino in carne ed ossa, il personaggio più amato da noi tutti resta quello di legno. (...) e quel pezzo di legno capitò nella bottega di Maestro Ciliegia.... E quanti sono gli alberi da frutto in Toscana? E quali i più diffusi, a cominciare proprio dagli alberi di ciliegie. E ancora, etimologia incerta quella del nome di Pinocchio, sembra forse che derivi da pinolo. Ah, il pinolo del Parco di Migliarino a San Rossore, prodotto biologico d'eccellenza.
Una produzione annuale di pinoli essiccati di circa 2.000 quintali. E chi non ha in mente il sapore antico della “torta co’ becchi” o del castagnaccio, quintessenza della Toscana più dolce. E mettimaoci ora nei panni di Pinocchio: Pinocchio ha "un vestituccio di carta fiorita, un paio di scarpe di scorza d'albero e un cappellino di midolla di pane". Già, il pane toscano DOP, un gioiello di bontà e fragranza, il pane toscano a lievitazione naturale, fatto solo con grani provenienti dalla Toscana, farine garantite dai molini toscani e lievito naturale e contraddistinto da un marchio apposto direttamente sulle pezzature che ne identifica la tracciabilità di filiera.
Ma torniamo a Pinocchio che dopo esser fuggito con Lucignolo nel «Paese dei Balocchi» finisce per trasformarsi, dopo cinque mesi di cuccagna, in un asino. Un animale non solo simpatico, ma assai collaborativo, gran lavoratore l'asino. Ad Expo Rurale ci sono alcuni tra gli esemplari più belli, quelli dell'Amiata il cui latte. è una manosanta per i lattanti allergici in quanto molto ben tollerato. Fantastici anche per la raccolta differenziata nei piccoli centri storici viste le loro dimensioni ridotte. Insomma, tanti i fili che si riallacciano, a proposito di burattini...
ma soprattutto uno dei personaggi e dei libri più amati al mondo, Pinocchio. Nessuno come Pinocchio tra i personaggi delle favole è tanto internazionale quanto così tanto italiano. Proprio come la Toscana d'altronde... EXPO RURALE 2013 è realizzata dalla Regione Toscana e organizzata da Artex.