Riprendono le ricerche di Roberta Ragusa, la donna scomparsa da Gello, nel pisano, durante la tragica notte del 13 gennaio 2012, la stessa che vide naufragare la Costa Concordia nelle acque dell'Isola del Giglio. Le sofisticate apparecchiature compreso il geo-radar stavolta indagheranno i sottosuoli dei cimiteri, tanti nel raggio di pochi chilometri dall'abitazione della famiglia Logli. All'opera ancora una volta i militari guidati dalla Procura di Pisa la quale da mesi ha stretto il cerchio per arrivare a risolvere un vero e proprio mistero che vede come unico indagato il marito della donna.
Nel corso della lunga fase di indagini non si è mai giunti ad una vera e definitiva svolta, solo piccoli passi e deduzioni che si incastrano come tasselli in un mosaico. Ascoltati diversi testimoni, di cui uno salito alla ribalta della cronaca poiché testimone diretto di un litigio avvenuto lungo la strada di campagna che porta a casa di Roberta. La donna risulta scomparsa, ma si continua a cercare il corpo battendo l'intera zona con cani, secondo gli inquirenti le aree cimiteriali sarebbero ben note al marito di Roberta, Antonio Logli, poiché oltre ad essere titolare di una Scuola Guida svolgeva anche la manutenzione ordinaria per la ditta locale di illuminazione e molto spesso ha prestato servizio in quei luoghi.
L'ipotesi è che possa aver agito con cognizione di causa.