La fontanella è tutto quello che resta del vecchio impianto sulle rive dell'Arno. Si è parlato molto di riva sinistra dell'Arno, lì dove sorge l'impianto sportivo della Rari Nantes che sarebbe stato demolito il 16 settembre per ordine del Presidente della Provincia Andrea Barducci non fosse stato sospeso dal Tribunale Amministrativo Regionale. Era stato ipotizzato, durante il primo braccio di ferro tra Comune e Provincia, sfociato poi in un accordo di partecipazione, di riqualificare la riva destra davanti alal Rari Nantes da pochi mesi sgomberata dei capannoni abbandonati, e farne un nuovo impianto sportivo, esattamente nello stesso punto in cui nel dopoguerra i fiorentini erano soliti bagnarsi nell'acqua del loro fiume. Il freno a mano tirato sulle sorti della Rari torna a far preoccupare i residenti di Bellariva e via Piagentina che si ritrovano con quell'area verde figlia di nessuno. "Siamo grati a chi ha liberato il terreno da capannoni e macerie, ma poi si sono dimenticati di noi - dicono i residenti della zona - neanche il Quadrifoglio passa a pulire il giardino.
Perché di area pubblica si tratta al momento non essendoci nessuna recinzione o avviso di lavori in corso" Uno spiazzo verde completamente lasciato a se stesso con erba alta e sporcizia ovunque. Soprattutto nel laghetto oramai putrido e maleodorante che circonda la bella fontanella, simbolo del luogo e manufatto che per anni ha dato nome al Club di Tennis che fino agli anni '90 ha visto cimentarsi sull'Arno generazioni di fiorentini. "Speriamo che la fontanella l'abbiano vista - sottolineano i residenti - per questo è l'unica superstite della demolizione, ma adesso rischia di sparire tra rifiuti e sterpaglie.
Le cose iniziate vanno finite e non nuovamente abbandonate" AntLen