Firenze, 2 settembre - Fino a oggi per la Società Canottieri “Firenze” i Mondiali Assoluti & Pesi Leggeri da ricordare erano sostanzialmente due: Monaco 2007, con tre biancorossi al via della manifestazione iridata Senior (Francesco Fossi sul quattro con, Anna Bonciani e Anita Pinto sul quattro senza femminile) e Poznan 2009, con Davide Riccardi, nato e affermatosi in biancorosso prima di passare alle Fiamme Oro, che vince il titolo sull’otto PL. Oggi si aggiunge un nuovo appuntamento da incorniciare: Chungju 2013, Mondiali Assoluti, Pesi Leggeri & Para-rowing.
La kermesse in Corea del Sud regala alla Canottieri “Firenze” il primo titolo iridato ai massimi livelli in 127 anni di storia: è quello di Stefano Oppo, campione del Mondo sull’otto Pesi Leggeri. Classe 1994, nato a Oristano e gareggiante per i colori biancorossi dall’anno scorso, Oppo è una miniera d’oro per la Canottieri di Luigi De Lucia, alla quale ha regalato il terzo titolo mondiale consecutivo dopo quello Junior sul quattro senza nel 2012 e quello Under 23 sul quattro senza PL a fine luglio a Linz, in Austria. A Chungju, Stefano e i suoi compagni di barca hanno sbaragliato gli avversari: la leadership in finale dell’ammiraglia leggera azzurra non è mai stata in discussione, con una vittoria arrivata alla fine per oltre quattro secondi sull’Australia e quasi otto sugli Stati Uniti.
Il primo titolo iridato in una categoria assoluta per la Società Canottieri “Firenze”. L’impegno iridato coreano porta in riva all’Arno altri frammenti di storia e nuovi record infranti. Francesco Fossi, una caterva di titoli italiani e l’oro mondiale Under 23 sul quattro con nel 2008 in biancorosso prima di passare nelle Fiamme Gialle, a Chungju ha conquistato una splendida medaglia di bronzo nel doppio con Romano Battisti, il capovoga dell’armo vicecampione olimpico a Londra un anno fa. Allora alle sue spalle c’era un monumento, quell’Alessio Sartori già oro olimpico a Sydney 2000 e bronzo ad Atene 2004 rispettivamente sul quattro di coppia e ancora sul doppio.
Ritiratosi il trentasettenne campionissimo, il direttore tecnico azzurro La Mura dietro Battisti ha piazzato il venticinquenne Francesco, e la musica non è cambiata. Giunto in finale con un cammino regolare, il doppio azzurro di Fossi all’ultimo atto non ha tradito, seppur con un po’ di batticuore: ultimi fino ai 1000, Francesco e Romano hanno iniziato la rimonta mentre Norvegia e Lituania si giocavano la prima piazza, e al termine di una seconda parte di gara spettacolare si sono messi il bronzo al collo lasciano ai piedi del podio la Germania per soli quattro decimi. Per Francesco è la sesta medaglia iridata: va a sommarsi ai due ori Under 23 su quattro con e quattro senza e ai tre argenti sul quattro con, due da Junior e uno da Under 23.
Per l’universo-Canottieri “Firenze” quella di Fossi, una medaglia in una barca olimpica, è un qualcosa che mancava da 22 anni: ai Mondiali Assoluti di Vienna nel 1991 Filippo Soffici, già campione mondiale Junior con i biancorossi e poi passato alle Fiamme Oro, vinse l’argento sul quattro di coppia. Un Mondiale particolare quello di Vienna: l’ultimo titolo dei Fratelloni Abbagnale sul due con; la rumena Elisabeta Lipa che fa doppia gara, singolo e doppio (roba mostruosa per il canottaggio) e si prende due argenti; l’ultimo titolo mondiale dell’eterno tedesco Lange; i fratelli Searle, che l’anno dopo a Barcellona sul due con chiusero il mito degli Abbagnale, “solo” terzi sull’otto inglese, ignari di ciò che avrebbero compiuto un anno dopo.
Insomma, un Mondiale particolare. Per Francesco l’augurio è che la strada sia la stessa di Soffici, che un anno dopo quell’argento, ai Giochi del 1992, conquistò il bronzo olimpico. Tornando a Chungju, la Canottieri “Firenze” ha altri due bei motivi per sorridere. Beatrice Arcangiolini, bronzo iridato Under 23 sul due senza a fine luglio, debutta senza paura tra le grandi e con la compagna di tutta una stagione, la comasca Gaia Marzari, chiude al decimo posto assoluto (quarta in finale B).
C’è tempo e modo di crescere, il futuro può essere suo. Fabrizio Caselli, di nuovi ai Mondiali para-rowing dopo il gettone di Bled 2011, agguanta la sua prima finale nel singolo AS (voga solo braccia(, dove chiude al sesto posto. Un grande risultato per questo ragazzone mugellano avvicinatosi al canottaggio appena due anni fa. L’obiettivo è la qualificazione paralimpica di Rio 2016, e continuando così ce la può fare. Sulle ali di questi risultati straordinari, la Società Canottieri “Firenze” si rimette ora in carreggiata pensando ai propri impegni, quelli della seconda parte di stagione: si comincia questa domenica 8 settembre a Orbetello con i Campionati Toscani, apripista per i Campionati Italiani Assoluti & Junior (Sabaudia, 28 e 29 settembre) e per quelli del Mare (Genova, 5 e 6 ottobre).