Domenica 8 settembre, alla marcia di protesta contro la decisione assunta dall’Agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati alla mafia, sarà presente anche il Pd. Ed è ormai ampia la partecipazione alla manifestazione "Riprendiamoci Suvignano" promossa da Comune di Monteroni d'Arbia, Provincia di Siena, Regione Toscana, Arci Siena e Libera Siena, per impedire la vendita all'asta dell'azienda agricola di Suvignano sequestrata alla mafia nel 1994. La vicenda, tornata alla ribalta in queste settimane con l'incomprensibile decisione dell'Agenzia nazionale per i beni confiscati alla criminalità organizzata, ripropone il tema più generale dell'utilizzo dei beni confiscati alla mafia su tutto il territorio nazionale nel rispetto della legge Rognoni - La Torre. “La Provincia di Siena crede fermamente nel progetto di sviluppo della tenuta agricola di Suvignano, opportunità di rilancio per un luogo divenuto simbolo, negli anni, della cultura di legalità, giustizia e libertà che da sempre caratterizza il nostro territorio.
Per questo motivo sosteniamo con forza la manifestazione di domenica 8 settembre, insieme agli altri soggetti promotori, e rilanciamo un sentito appello a tutta la provincia perché sia presente attraverso le istituzioni, le associazioni, le forze espressione della società civile e tanti cittadini”. A dirlo è il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini a pochi giorni da “Riprendiamoci Suvignano”, la manifestazione promossa per domenica 8 settembre da Comune di Monteroni d'Arbia, Provincia di Siena, Regione Toscana, Arci Siena e Libera Siena e che sta registrando crescenti adesioni con il passare dei giorni.
“Suvignano - continua Bezzini - è il bene più grande del centro Italia confiscato alla criminalità organizzata e la sua messa in vendita rischia di rendere vano lo sforzo messo in campo in questi anni dalle istituzioni e dalle associazioni per riscattare questo luogo sotto il profilo civico e sociale. Il progetto sostenuto da Provincia, Comune di Monteroni d’Arbia e Regione punta a favorire non solo la produzione agricola, ma anche il riutilizzo della tenuta a fini sociali ed educativi, rendendo la tenuta di Suvignano un esempio positivo per il futuro dei beni confiscati alla mafia.
La decisione assunta dall'Agenzia nazionale per l'amministrazione dei beni sequestrati alla criminalità ci ha molto amareggiati e domenica 8 settembre faremo sentire con forza la voce del territorio senese e il nostro ‘no’ alla vendita all’asta di Suvignano. Rinnovo, pertanto, un sentito appello a tutti perché la mobilitazione sia la più ampia possibile, a tutela di un bene che si trova nel comune di Monteroni d’Arbia ma appartiene a tutta la provincia di Siena quando si parla di libertà, giustizia, legalità e lotta contro ogni forma di violenza e criminalità organizzata”. Anche il Pd provinciale di Siena sarà a fianco del Comune di Monteroni d’Arbia, della Provincia di Siena, della Regione Toscana, dell’Arci e di Libera per dire no alla vendita all’asta della tenuta di Suvignano.
“Siamo convinti – spiega Niccolò Guicciardini, segretario provinciale del Pd di Siena – che sia giusto protestare contro una decisione che non condividiamo e che consideriamo pericolosa per le sorti della tenuta di Suvignano. In questi anni è stato fatto un lungo e articolato percorso per definire un progetto di rilancio economico e sociale della tenuta. La legge sui beni confiscati alla mafia non è stata fatta per far fare cassa allo Stato e noi domenica prenderemo parte al corteo per difendere a gran voce la tutela della legalità, un principio fondamentale per la democrazia del nostro Paese che non possiamo rischiare di mettere in pericolo.
È importante essere in tanti domenica, per questo rivolgo l’invito a partecipare a tutti gli elettori e le elettrici, ai nostri iscritti e alle nostre iscritte che hanno a cuore il futuro della struttura e la salvaguardia della legalità. L’impegno del Comune di Monteroni, della Provincia di Siena, della Regione Toscana, di Libera e di Arci ha portato a un progetto valido per la tenuta di Suvignano. Non possiamo accettare che sfumi tutto nel nulla e rischiare magari di far tornare la struttura sotto le grinfie della criminalità organizzata”. La manifestazione per dire no all’asta per la tenuta di Suvignano vedrà la partecipazione anche dei Giovani democratici della provincia di Siena.
“La legalità – commenta Sergio Kuzmanovic, segretario provinciale dei Gd di Siena – è un valore fondamentale per la nostra democrazia, che deve essere preservato. Le preoccupazioni per la decisione assunta dall’Agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati alla mafia sono fortemente sentite dai Giovani democratici, che da anni si battono per la difesa della legalità e che hanno sempre apprezzato e sostenuto il progetto di rilancio della struttura portato avanti dal Comune di Monteroni d’Arbia, dalla Provincia di Siena e dalla Regione Toscana, con il contributo dell’Arci e di Libera.
“Ora è arrivato il momento di farsi sentire – aggiunge Francesco Cibecchini, responsabile legalità dei Gd di Siena - di marciare per difendere un principio nel quale noi crediamo in modo convinto e per evitare scelte che possano mettere a serio rischio il futuro di una struttura come Suvignano, che per troppo tempo è stata sotto le grinfie della criminalità organizzata. Domenica 8 settembre saremo alla manifestazione, a fianco delle istituzioni, di Libera e dell’Arci e di tutti quei soggetti che hanno sempre creduto nella legalità e che vogliono il meglio per la tenuta di Suvignano, e inviteremo tutti, con un volantinaggio in tutta la provincia, a mobilitarsi con noi per protestare contro una decisione che consideriamo ingiusta”.