"Quest'estate non avremo problemi, il personale è in numero sufficiente per coprire tutte le esigenze e per garantire il corretto servizio all’utenza, e in più abbiamo predisposto una squadra di pronto intervento che ci metterà al riparo da qualsiasi rischio di soppressione" questo è quanto affermava il gruppo Dirigente della Società Trenitalia-Trasporto Regionale Toscana negli incontri sindacali che si sono tenuti fra l’inizio del mese di giugno e i primi di luglio. Tutto ciò, a fronte delle richieste di chiarimenti e di intervento da parte delle organizzazioni sindacali regionali e in particolare della Fit-Cisl, a causa del peggioramento dei dati sulla puntualità/qualità e delle soppressioni di treni registrati nei mesi precedenti. "Purtroppo siamo stati facili profeti e tutto quello che pubblicamente, con tre precedenti documenti, abbiamo denunciato, puntualmente si è avverato" sottolinea il Segretario Regionale Franco Fratini "Oggi anche la Regione Toscana, tramite l’assessore ai trasporti Ceccarelli scrive al direttore del trasporto regionale di Trenitalia e chiede spiegazioni in merito alle numerose soppressioni di treni di questo periodo.
Il disagio e il malcontento manifestato dai viaggiatori e denunciato dal sindacato è stato evidenziato anche a mezzo stampa, dall’assessore regionale, che afferma senza mezzi termini che il trasporto locale FS nella nostra regione, a causa delle alte soppressioni, in aggiunta all’ordinaria emergenza, ha raggiunto il limite dell’inaccettabilità. Come accennato, avevamo messo sotto i riflettori le difficoltà di questa attuale gestione e del gruppo dirigente FS rispetto al complesso sistema ferroviario del trasporto locale in Toscana; avevamo lanciato una proposta per cercare di dare una svolta significativa ai problemi delle soppressioni e dei ritardi e che oggi siamo a rilanciare.
Pensiamo ad esempio che, la struttura complessiva del trasporto regionale potrebbe o riacquistare piena titolarità e responsabilità rilanciando il servizio sia negli investimenti sia sul personale, oppure si potrebbe fare anche a meno delle figure dirigenziali e mettere al loro posto dei quadri preparati, che già ci sono; i denari risparmiati, circa 350.000 euro l’anno, si potrebbero utilizzare per la pulizia delle stazioni (interno dei binari) perché non è più tollerabile far scendere i viaggiatori in stazioni non decorose e, contemporaneamente, fare delle assunzioni di personale, operai e personale di bordo, nei settori con più mancanze di personale.
Naturalmente, la seconda ipotesi, solo se i risparmi di tale organizzazione rimangono e sono spesi in Toscana. A questo punto investiamo la dirigenza FS romana affinché intervenga immediatamente per rilanciare il trasporto della Toscana, riportando lo standard di qualità e puntualità ai livelli del 2008/2009. Una responsabilità che sta solo nelle mani della dirigenza di Roma, rispetto anche alla gara del ferro 2014, per arrivare all’appuntamento preparati efficienti e in grado di salvare il lavoro, e centinaia di posti di lavoro nella nostra regione".