Una buona notizia per coloro che sono stressati perché ogni giorno devono attraversare la propria giungla urbana sui mezzi di trasporto pubblici con tutte le complicazioni che ne conseguono: il viaggio può avere dei piacevoli risvolti, ad esempio è possibile innamorarsi del proprio vicino di tram come è accaduto al 38,9% dei partecipanti al sondaggio di Eliana Monti. È pur vero che per via del tempo che rincorriamo continuamente e degli impegni lavorativi e privati, siamo soliti prendere i mezzi pubblici con molta distrazione e svogliatezza ma è capitato a tutti di incrociare uno sguardo accattivante e di aver pensato che quel guardarsi fosse qualcosa di più di una coincidenza.
L’amore pendolare esiste, e proprio come un treno, arriva quando meno te lo aspetti, come recita il detto. “È questione di sguardi” citava una canzone di Paola Turci, ed è proprio dallo sguardo e dal gioco che nasce la passione sui treni, gli autobus ed i tram delle città di tutto il mondo e ancor più in Italia, come confermano gli iscritti al club per single. La signora Monti, titolare dell’omonima agenzia interviene al riguardo: “Sarà anche banale sostenerlo ma secondo il mio parere lo sguardo è una grande fonte di seduzione; dagli occhi si possono intuire molte cose, se si è attenti osservatori; perciò non mi sorprende che in molti abbiano ammesso di aver visto nascere un amore tra i sedili di un mezzo pubblico; è così romantico! Proprio come la sceneggiatura di un intramontabile cult movie sentimentale”. Al 26,3% invece è capitato di conoscere il proprio partner durante serate nei locali, dai bar alle discoteche.
Sono queste le relazioni che nascono da amicizie comuni che si ritrovano a trascorrere insieme la stessa serata, o dall’intraprendenza di uno dei due, condita magari da un buon cocktail che rilassa e facilita l’approccio. “Le situazioni conviviali che possono esser riassunte in serate nei locali o partecipazione a particolari eventi, sono ideali per approcciare all’altro sesso, soprattutto per l’atmosfera rilassata e tipicamente spensierata che si vive quando si esce in compagnia di amici per trascorrere una serata divertente”, aggiunge la signora Monti. Il 18,7% dei partecipanti ha ammesso di essersi innamorato sui “banchi di scuola”, partendo dalle superiori o più tardi durante il periodo universitario.
La fase post-adolescenziale del resto è quella in cui si ha più voglia di sperimentare e lasciarsi andare ma senza giocare, perché si sente il bisogno di costruire qualcosa di concreto che a volte ha la fortuna di perdurare, altre, rimane un bel ricordo. Infine, il restante 16,1% ha trovato l’amore sul posto di lavoro, complice anche la quantità di tempo che si trascorre insieme ai propri colleghi che può far nascere delle durature relazioni.