Un equipaggio della Squadra Volante è intervenuto in Viale Volta, in direzione del quale un solerte cittadino aveva segnalato al 113 l’allontanamento di una coppia, poco prima sorpresa a forzare le portiere di alcune autovetture in sosta lungo Via del Pallone. Al telefono l’uomo, un residente in zona, ha descritto in maniera dettagliata l’uomo e la donna, consentendo alla centrale operativa di diramare immediatamente puntuali note di ricerca. Grazie a ciò, in pochi minuti gli agenti hanno rintracciato in Via Cavalcanti e sottoposto a controllo due sospetti: un fiorentino dell’83’ ed una cittadina brasiliana dell’87’, successivamente riconosciuti come i soggetti segnalati al 113 dal richiedente, che ha riferito agli operatori di aver visto i due aggirarsi intorno ad alcune utilitarie e, di seguito, di aver notato il fiorentino forzare le portiere e la donna entrare all’interno degli abitacoli.
All’esito degli accertamenti condotti sui veicoli in sosta in Via del Pallone, solo tre automobili -sulle quali non sono stati rilevati segni di effrazione- sono risultate aperte. In assenza dei proprietari, non è stato tuttavia possibile effettuare nell’immediatezza verifiche circa eventuali ammanchi. I due, non ritrovati comunque in possesso di refurtiva, sono stati denunciati per tentato furto in concorso. Nel pomeriggio di ieri, durante l’espletamento delle attività di monitoraggio del territorio, due operatori della Squadra Volante hanno rintracciato un cittadino albanese dell’83’ che, sottoposto ad ordinario controllo, è risultato essere gravato da un ordine di carcerazione per l’espiazione della pena della reclusione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze in relazione ad una condanna per ricettazione e falsa attestazione a pubblico ufficiale su identità e qualità personali, ordine di carcerazione inizialmente sospeso ma poi ripristinato dal giudice a seguito di una successiva denuncia dell’albanese per il reato di porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere. L’uomo, irregolare sul territorio nazionale, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico, debitamente sequestrato, e di una somma di denaro pari a 2000,00 €: lo stesso annovera vari precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e per reati inerenti l’immigrazione clandestina.
In proposito, l’albanese è risultato inottemperante al divieto di reingresso nel territorio nazionale, conseguente al provvedimento di espulsione assunto a suo carico nel 2009 dal Prefetto di Firenze. Per tale circostanza è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di reingresso illegale in Italia e, successivamente, tradotto dalla Volante presso la Casa Circondariale di Sollicciano.