di Filippo Tomasi Follonica. Sabato mattina, PalaGolfo. La Nazionale di Ginnastica Ritmica Italiana vanta tre medaglie d'oro consecutive negli ultimi tre mondiali, un bronzo alle ultime olimpiadi di Londra, la storia della ritmica nel mondo. La persona che le guida da anni e che le ha portate a tutti questi successi si chiama Emanuela Maccarani. E’ lei l’artefice del gruppo vincente, delle Farfalle Azzurre. Dopo l’esperienza olimpica molte delle veterane hanno deciso di abbandonare la nazionale.
Sono rimaste solo due atlete del vecchio gruppo, Andreaa Stefanescu e Marta Pagnini, adesso nuovo capitano. Se avete avuto la fortuna di assistere ad un esercizio delle Farfalle Azzurre non vi sarà scappato il senso di armonia, di eleganza, il ritmo comune, il lavoro di squadra e la precisione di questo lavoro. Tutto questo ha un costo, il duro allenamento. Per gentile concessione della Federazione abbiamo la possibilità di sbirciare, di assistere e fotografare da vicino, insieme a loro, la vita dietro le quinte.
Movimenti ripetuti, espressioni e lanci, difficoltà che si sommano, che vengono sezionate fino al minimo secondo e poi ripetute. Il caldo afoso di fine luglio fa sudare, rende difficili le prese degli attrezzi, impedisce al nastro di scivolare leggero sui corpi delle ginnaste. Non bastavano gli esercizi creati dallo staff di allenatrici, si sommano le difficoltà atmosferiche, e si fa uso abbondante di acqua, e di borotalco per tener salda la presa. Alla fine della sessione mattutina, ci spostiamo quasi in silenzio, come approfittando dell’aria che si respira, a pochi chilometri dal campo base.
Un pasto consumato in silenzio o quasi. Un bel piatto di pasta al pomodoro, oppure una leggera insalata. Le ragazze si alzano e si dirigono nei loro alloggi. Poco tempo a loro disposizione per recuperare le energie, perché nel pomeriggio si ricomincia. Un tuffo in piscina, giusto per ricordarsi che è ancora estate anche se il lavoro la tiene così lontana.
Riscaldamento, allungamento sulle sedie di plastica della palestra, esercizi di precisione, perfezioniste, senza mai perdere l'eleganza del mestiere. Tre ore e mezzo dopo il sole inizia ad affievolirsi. Sono anni, tanti anni che queste ragazze vivono praticamente in palestra, tutte e dieci sono arrivate a quel sogno. Alcune come titolari, altre come “riserve” ma fanno parte della storia, di “questa squadra” come la chiama l'allenatrice. Grazie alla Federazione Ginnastica, ai tecnici ed alle atlete, per quelle emozioni suscitate da ogni vostro esercizio. Foto di Filippo Tomasi