FIRENZE -La Giunta regionale toscana ha approvato il PRIIM, il Piano Regionale Integrato delle Infrastrutture e della Mobilità. Dopo un lungo percorso di studio, definizione e concertazione il PRIIM è pronto ed è stato adottato dalla Giunta, che lo trasmetterà al Consiglio regionale per l’approvazione definitiva. Il PRIIM comprende tutto quello che sarà il prossimo futuro (2014-2020) di ferrovie, autostrade, porti, aeroporti, interporti, trasporto pubblico locale, viabilità regionale e mobilità ciclabile in Tosana, settori che toccano in maniera diretta la quotidianità dei cttadini e che incidono profondamente sulla loro qualità della vita. “Il PRIIM è un atto di programmazione fondamentale per lo sviluppo della Toscana e per la vita di tutti i cittadini- ha detto l’assessore regionale alle infrastrutture ed alla mobilità Vincenzo Ceccarelli, che ha presentato il Piano nella Giunta di questa mattina – Rappresenta una novità assoluta dato che mai prima d’ora la programmazione delle infrastrutture e quella della mobilità erano state pensate e razionalizzate nell’ambito di uno stesso piano.
Esistevano piani diversi, procedure diverse, tutto era più complicato. Abbiamo volluto superare queste eterogeneità. Il lavoro è stato lungo, ma quello he ne è derivato è una visione d’insieme del futuro della mobilità, della logistica e della rete infrastrutturale in Toscana, una programmazione che si inserisce con coerenza in quella nazionale ed europea. Questo piano ci permetterà di rendere più rapide ed efficaci la programmazione e la gestione di tutti gli interventi che riguardano le infrastrutture ed i trasporti.
Maggiore velocità, dunque, e maggiore incisività nel rispondere alle esigenze dei cittadini e del territorio”. Il PRIIM è stato istituito con legge regionale 55/2011. Dà attuazione alla programmazione strategica definita dal Programma Regionale di Sviluppo (PRS) ed è coerente con il Piano di Indirizzo Territoriale (PIT). Tra le opere-chiave contenute nel PRIIM ci sono: - l’ultimazione della gara per dare alla Toscana un gestore unico del servizio di trasporto pubblico su gomma; - la realizzazione del nodo per l’alta velocità ferroviaria di Firenze, quella dei raccordi ferroviari del Porto di Livorno e la ferrovia Pistoia – Montecatini; - il completamento del Corridoio tirrenico, della E78 Grosseto-Fano, l’adeguamneto e messa in sicurezza della SGC FI-PI-LI e della Firenze-Siena, gli assi viari di Lucca; - l’integrazione gestionale tra gli aeroporti di Pisa e di Firenze oltre al miglioramento dell’offerta infrastrutturale dell’aeroporto di Firenze; - il completamento delle linee 2 e 3 della tranvia di Firenze e la sua integrazione verso Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio; - la realizzazione del People mover a Pisa; - l’avvio di nuovi piani regolatori portuali per Livorno, Piombino e Marina di Carrara; - la realizzazione della ciclopista dell’Arno e nuovi interventi per la mobilità ciclabile in ambito urbano; - nuovi bandi per sicurezza stradale per gli enti locali; - sviluppo dell’informazione in tempo reale nei servizi di trasporto pubblico e di mobilità (infomobilità). Trasporti e infrastrutture in Toscana, fotografia: Ferrovie, strade e autostrade: In Toscana la rete ferroviaria è di 1.458 km, su 16.723 km di rete nazionale.
La rete autostradale è di 424 km, 6.300 di rete nazionale, e la rete delle strade statali è di 980 km su quasi 21.000 nazionali. A questi si aggiungono circa 1450 km di strade regionali. Porti: In Toscana si trovano Autorità Portuali Nazionali che presidiano porti classificati come di interesse nazionale: Livorno e Capraia, Carrara, Piombino, Portoferraio e Rio Marina. E’ stata di recente istituita con legge regionale la nuova Autorità Portuale regionale cui fanno capo i quattro porti classificati come di interesse regionale: Viareggio, Marina di Campo, Porto Santo Stefano e Giglio). Aeroporti: Il nuovo Priim individua il sistema aeroportuale toscano con Pisa e Firenze, indicando la rilevanza dell’aeroporto dell’ Elba per la continuità territoriale. Mobilità ciclabile: Il Priim prevede il progetto di rete regionale della mobilità ciclabile, composta da ciclopista dell’Arno, ciclopista Tirrenica (lungo la costa), ciclopista Francigena (lungo la via dei pellegrini), itinerario dei ‘Due Mari’ (Grosseto-Siena-Arezzo, con ipotesi di prolungamento fino all’Adriatico) e Sentiero della bonifica nell’aretino.
A questi itinerari si somma la rete delle ciclostazioni. Investimenti: Nel triennio 2013-2015 dal bilancio regionale sono stanziati 1,724 miliardi di euro destinati a potenziare e migliorare la rete delle infrastrutture e dei trasporti. Di queste risorse, 448 milioni sono andati alle infrastrutture e 1276 milioni ai trasporti. Il Patto di stabilità frena, però, la spesa sia della Regione che degli enti locali, indipendentemente dalle loro disponibilità di bilancio. Nel breve periodo (2013-2017) il tasso di crescita medio previsto per il PIL regionale previsto ha un incremento dello 0,8%. Per maggiori informazioni è possibile consultare l’intero Piano sul sito della Regione, all’indirizzo www.regione.toscana.it/priim Gara Regionale del TPL: con quali risorse? La Uiltrasporti interviene con una nota sulla nuova Gara regionale: "E’ in corso una trattativa in sede Regionale per l’avvio definitivo della messa a gara del Trasporto Pubblico Locale della Toscana.
In tale occasione abbiamo nuovamente assistito alle stesse dichiarazioni dei soggetti istituzionali ovvero:taglio delle risorse finanziarie al trasporto pubblico nell’ordine del 20% rispetto agli altri anni. Questo comporterà nei prossimi anni: un esubero di lavoratori del comparto di circa 1000 unità, un aumento tariffario da euro 1,20 a euro 1,50 e taglio del servizio. A fronte di questi argomenti così dirompenti la Uiltrasporti ha già manifestato su questo tavolo Regionale il proprio dissenso ad una ristrutturazione del comparto che di fatto preveda già in fase iniziale una macelleria sociale. Ad esempio le risorse per la riqualificazione del personale in esubero saranno sufficienti per un terzo delle necessità: e tutti gli altri che potrebbero perdere il posto di lavoro che fine faranno? Si parla tanto di decongestionare le città dal traffico privato e di aiutare le fasce più deboli per l’attuale crisi economica ma nel frattempo si pensa di aumentare il costo del biglietto del servizio pubblico. Secondo nostri calcoli il taglio delle risorse sarà di circa 30 milioni di euro per ogni anno della durata della gara, con una diminuzione del servizio fino a meno il 30% sui servizi di trasporto attuali. La Uiltrasporti riconferma la propria contrarietà ad un progetto così gravoso per i cittadini ed i lavoratori, invitando tutti i soggetti interessati ad alzare l’attenzione su questa riforma del trasporto Regionale. La Uiltrasporti, nel caso il quadro sopra evidenziato dovesse essere confermato, non esiterà ad intraprendere azioni di lotta e di protesta".