"Dopo aver letto l'ordinanza del Sindaco Renzi sulla nomina dell'Avv. Bonaccorsi ad Assessore della Giunta comunale - affermano i Consiglieri comunali Tommaso Grassi e Ornella De Zordo - crescono i nostri dubbi sulla legittimità della nomina: nell'ordinanza non c'è traccia di nessun controllo preventivo, di nessun parere richiesto agli organi competenti e di nessun parere neppure dell'Avvocatura del Comune sull'applicabilità del Decreto Legislativo 39/2013 in materia di ‘inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico’ ma solo citata una dichiarazione di insussistenza di cause di inconferibilità e incompatibilità che riteniamo possa esser firmata persino dallo stesso Bonaccorsi." "Bonaccorsi fino ad agosto 2012 è stato Presidente dell’ATAF, partecipata dal Comune di Firenze all’80%, e successivamente ha ricoperto fino al 12 luglio scorso la carica di Consigliere delegato e Direttore generale.
La Legge dunque non gli consentirebbe di ricoprire la carica di Assessore comunale. Se il Sindaco è così convinto della nomina perchè nè ieri nè oggi ha risposto alle nostre documentate obiezioni e ha solo fatto riferimento alla presunta non applicabilità retroattiva della norma del Decreto Monti quando invece basterebbe che leggesse le tre delibere del CIVIT (Comitato Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle Amministrazioni Pubbliche), rispettivamente la 46, 47 e 48 del 2013, che abbiamo consegnato ieri e che inequivocabilmente sanciscono che la nuova disciplina è di immediata applicazione, e non è in questione né la retroattività della Legge né il differimento dell’entrata in vigore delle norme sulla incompatibilità." "Come avevamo già annunciato ieri sentiamo il dovere di rivolgerci alle Autorità competenti per segnalare e denunciare politicamente la libera applicazione delle norme che anche nel Comune di Firenze devono essere rispettate: inviamo una lettera in cui si espone la situazione al CIVIT (Comitato Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle Amministrazioni Pubbliche) che può avviare le procedure per l’annullamento della nomina, al Ministero dell’Interno che ovviamente è predisposto al controllo della Legge da parte degli Enti Locali, al Prefetto che è l’autorità competente per lo Stato sul territorio, e infine alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica preventivamente per eventuali atti che dovessero esser firmati da un Assessore non legittimamente nominato.”