Prima seduta di consiglio senza l'assessore alla Mobilità. Massimo Mattei dopo 3 anni di mandato ha annunciato le sue dimissioni giovedì pomeriggio con una lettera indirizzata al sindaco Matteo Renzi che "ha preso atto della richiesta di Mattei, lo ha ringraziato per il lavoro svolto e gli ha augurato una pronta e completa guarigione". La nota diffusa in serata dal Comune di Firenze citava i problemi di salute dell'assessore e del suo ricovero in una clinica privata in attesa di essere sottoposto a un intervento chirurgico. Il successore di Mattei sarebbe stato individuato in Filippo Bonaccorsi, già collaboratore di Renzi in provincia proprio nel settore della Mobilità e poi presidente di Ataf, l'azienda di trasporto pubblico locale.
Ma chi oggi si aspettava di vederlo già insignito del suo ruolo tra i banchi del Salone dei Duecento è rimasto deluso. Bonaccorsi, era già stato annunciato, ricoprirà formalmente l'incarico dopo l'approvazione del bilancio dell'azienda Ataf. Valdo Spini oggi in aula ha chiesto di conoscere se e dimissioni di Mattei siano state accettate o meno. "Infatti- spiaga Spini- lo statuto del comune di Firenze statuisce che della revoca o della nomina degli assessori deve essere data notizia al Consiglio comunale".
Fremono le opposizioni che chiedono di essere messe a conoscenza di quanto sta accadendo dietro le quinte: "Oggi in Consiglio comunale non è stato possibile ricevere nessun tipo di risposta alle nostre interrogazioni sulle materie che erano di competenza dell'ex-assessore Mattei - annotano Tommaso Grassi e Ornella De Zordo - Chi si occupa di mobilità, trasporti, lavori pubblici adesso, dopo le dimissioni di Mattei, in Comune?". Così"Dobbiamo già rimpiangere, nonostante la diversa appartenenza politica e seppur non siano mancati aspri e duri confronti, l'impegno che ogni settimana l'assessore Mattei metteva nei lavori consiliari? Non c'è dubbio che la mancanza di risposte e di un interlocutore politico su temi come la tramvia, su cui chiedevamo oggi di fare un punto con una nostra interrogazione, oppure i Mondiali di ciclismo e i lavori che si stanno svolgendo in queste settimane sul territorio, non possono che rappresentare una grave mancanza di una Giunta che è incapace anche solo di relazionare al Consiglio e di dare risposte ai Consiglieri comunali.
È impensabile che si possa lasciare senza risposta e senza nessuno che li governi i problemi del territorio che necessitano di impegno giornaliero. Per avere delle risposte dobbiamo attendere la nomina del neo assessore, che è già stato individuato nella figura di Bonaccorsi, famoso a Firenze per aver gestito da Presidente della società la vendita ATAF e le quote del Comune della tramvia? Oggi - concludo De Zordo e Grassi- crediamo che siano emersi tutti limiti di una amministrazione e di un sindaco che nonostante le dichiarazioni sui giornali e sui media nazionali ormai ha la testa e non solo, visto che anche oggi non era presente in aula, lontano da Firenze e dai problemi di ogni giorno dei fiorentini"