di Lorenza Pampaloni FIVIZZANO (MS)– “Con il terremoto dobbiamo convivere. E’ una constatazione scomoda ma ineludibile. Ma dobbiamo attrezzarci per farlo nel modo migliore possibile. Per questo siamo qui oggi e insieme al prefetto Gabrielli abbiamo reagito subito all’appello lanciato dal sindaco di Fivizzano, per fare sul posto il punto della situazione e organizzare la presenza dello Stato e delle istituzioni nei luoghi colpiti dalle scosse sismiche che continuano a verificarsi”. Lo ha detto oggi a Fivizzano il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, incontrando insieme a Franco Gabrielli i sindaci dei comuni colpiti dal terremoto in Lunigiana.
Entrambi si sono poi spostati in Garfagnana a Minucciano. “Tra le esigenza principali – ha proseguito il presidente – insieme a quella di una corretta informazione ai cittadini (vanno dette le cose come stanno, per evitare reazioni dominate dalla paura, e sollecito il dipartimento della Protezione civile a farlo) c’è quella di consentire loro di rientrare in case sicure. Per ora possiamo contare su 3 milioni che lo Stato ci ha dato (su 5 richiesti, un segno di attenzione che ci fa sentire meno soli), cui si aggiungono 500.000 euro che la Regione aveva già messo a disposizione nelle primissime ore per l’emergenza.
Questo consente di pagare le attività di soccorso avviate nell’immediato e di progettare interventi di urgenza per l’incolumità della vita pubblica in Lunigiana e Garfagnana”. Tuttavia sono necessari altri fondi per finanziare la ricostruzione, stimata ad ora in almeno 55 milioni di euro, ma la verifica dei danni è ancora in corso. “Come ho scritto nella mia lettera inviata ai parlamentari e che il senatore Martini mi ha annunciato sarà presentata come mozione impegnativa per il governo nei prossimi giorni – ha detto ancora il presidente – vogliamo che questo territorio sia preso in considerazione.
Non chiediamo trattamenti speciali, ma almeno lo stesso trattamento che lo Stato ha usato nei confronti dell’Emilia Romagna dopo il terremoto dell’anno scorso, per il ristoro dei danni a favore dei privati”. E’ urgente a questo punto, secondo il presidente, stilare le richieste ufficiali di rimborsi, un compito che spetta al commissario delegato dal governo Giuseppe Menduni, al fine di chiedere con esattezza al governo le risorse necessarie per poter partire con la ricostruzione. Occorre dunque stimare i danni subiti da edifici e case dichiarati inagibili o parzialmente inagibili e valutare i costi del loro ripristino e messa in sicurezza.
Ad oggi, solo per le abitazioni civili, parliamo di circa mille edifici, di cui 450 circa completamente inagibili. Ultima ma non meno rilevante la questione delle scuole, per le quali Rossi ha chiesto di essere informato il prima possibile della situazione in modo da trovare le necessarie soluzione in caso di inagibilità delle strutture. “Settembre è già domani – ha concluso il presidente Rossi – e comunque la Regione si renderà garante del regolare inizio dell’anno scolastico, perché in caso di necessità siano forniti i moduli prefabbricati”. Nuovo sopralluogo dell’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini sui cantieri aperti sul fiume Albegna dopo l’alluvione del 12 novembre scorso. L’assessore, insieme ai tecnici della Provincia di Grosseto, del Consorzio di Bonifica dell’Osa-Albegna e i rappresentanti dei comitati cittadini, ha controllato lo stato di avanzamento delle opere in corso e spiegato l’evoluzione dell’attività che dovrebbe completarsi entro l’autunno. In particolare, i lavori riguardano la risagomatura del torrente Osa, tutti i lavori di somma urgenza ovvero i lavori di ripristino avviati subito dopo l’evento, e il consolidamento dell’argine Magione Radicata. Il sopralluogo ha riguardato anche la zona della Marsiliana, quella di Ripa Rossa e la confluenza del Castione con l’Albegna.
Entro la fine di luglio l’assessore incontrerà di nuovo i cittadini per una nuova tappa del monitoraggio sull’andamento della ricostruzione. “Al termine del sopralluogo non posso che esprimere la mia soddisfazione – ha detto Bramerini – per la parte di lavori che il Consorzio ha già fatto e per quelli che sono ancora in corso. Ricorderei che questa è solo una prima parte delle opere che dovranno essere realizzate per la messa in sicurezza di tutto il territorio. Ma certamente il fatto che la Regione Toscana abbia anticipato i fondi permette oggi di vedere già diversi lavori conclusi e altri comunque in buono stato di avanzamento”.