Inaugurazione venerdì 19 Luglio (dalle 19 alle 19.30) in via Romana, 17 a Firenze [info: 055 2346760] per la mostra di Matt Collier, che nelle sue opere si ispira alla storia delle illustrazioni utilizzate per corredare i manuali di medicina e botanica e, rielaborando la tradizione, suggerisce una reinterpretazione che si focalizza sulla criticità di alcune rappresentazioni offrendone una visione immaginaria alternativa. Il suo lavoro è un'indagine sulla possibilità della scienza di fornire un'immagine oggettiva dell'oggetto osservato, oggettività che risiede nell'autorità dello scienziato che realizza la rappresentazione su coloro che fruiscono della rappresentazione stessa. I disegni di Matt Collier si collocano in quella sottile linea di confine tra arte e illustrazione scientifica che consente all'artista di avventurarsi in una dimensione più fantastica, come accade all'alchimista che rielabora le leggi della natura sulla base dei principi che regolano la sua visione del mondo e in ultima istanza gli permettono di esercitare una forma di controllo sulla natura stessa e sul suo destino. In sintesi le illustrazioni di Matt Collier possono essere considerate una versione aggiornata di quelle conservate al museo de La Specola o il risultato della possibilità della scienza contemporanea di manipolare i corpi trascurando i risvolti pratici della manipolazione stessa. In questa ottica la serie delle illustrazioni suggerisce l'esistenza di possibilità di manipolazione del corpo umano, alludendo alla dualità tra sensibilità spirituale e scientifica e, al tempo stesso possiede un suggestivo valore didattico per alcuni casi clinici. Matt Collier (1977), dopo il master in Fine Arts alla Glasgow School of Art, entra in contatto con il Museo La Specola nel 2009 grazie ad un programma di residenza per artisti promosso dalla Royal Scottish Academy di Edimburgo. Matt si è laureato in Arti Applicate a Londra e ha realizzato mostre sia individuali che collettive.
La sua prossima esibizione individuale avrà luogo alla North Wall Gallery di Oxford (Novembre 2013).