Apertura straordinaria ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sabato 18 maggio dalle 21 alle 23 nell’ambito della manifestazione ‘La notte dei musei 2013’ Nella rinnovata Sezione Biomedica del Museo di Storia Naturale sono esposti per la prima volta, dopo il recente restauro curato da Francesca Rossi e Chiara Gabbriellini e reso possibile grazie al contributo della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Firenze, 25 modelli in cera realizzati nei primi anni del Novecento per la Clinica Dermosifilopatica di Firenze. L’inaugurazione dei nuovi ambienti avverrà domani, mercoledì 15 maggio alle ore 18 (Sezione Biomedica del Museo di Storia Naturale, Largo Brambilla, 3) alla presenza del Prof.
Alberto Tesi, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Firenze; del Prof. Guido Chelazzi, Presidente del Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze; del Prof. Pierluigi Rossi Ferrini, Vicepresidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze; della Prof.ssa Gabriella Nesi, docente di Anatomia Patologica all’Università degli Studi di Firenze; della Prof.ssa Donatella Lippi, docente di Storia della Medicina all’Università degli Studi di Firenze; delle restauratrici Dottoresse Chiara Gabbriellini e Francesca Rossi. I preparati anatomici in cera hanno rappresentato formidabili strumenti didattici per la formazione in ambito medico, in epoche nelle quali era difficile conservare adeguatamente e a lungo campioni chirurgici e autoptici.
I modelli in cera della Collezione di Anatomia Patologica documentano i quadri patologici ritenuti più significativi, per rarità e gravità, dell’Ottocento, periodo storico in cui la collezione vede la nascita ed il sostanziale ampliamento. Dell’attuale allestimento fanno parte numerosi preparati anatomici (osteologici, essiccati, o conservati in mezzo liquido fissativo) e una serie di busti ritraenti alcune delle figure più importanti dello Studio Patologico toscano. Gran parte delle cere sono opera di Giuseppe Ricci e, in minor misura, di due talentuosi artisti afferenti al celeberrimo laboratorio di ceroplastica della Specola, Luigi Calamai (1796-1851) e il suo allievo Egisto Tortori (1829–1893). Proprio a Luigi Calamai, maestro ceraiolo dalla personalità poliedrica (era un chimico, un botanico, un geografo, un matematico), è attribuita una tra le opere più conosciute della raccolta, il cosiddetto ‘Lebbroso’ che raffigura un uomo dell’apparente età di 60 anni, riprodotto a grandezza naturale, il cui corpo è fortemente segnato dalla malattia.
Secondo quanto riportato dal suo allievo Tortori, tanto fu l’impegno nella realizzazione di quest’opera che il Calamai morì a seguito del prolungato contatto con il cadavere conservato, per giorni, in un bagno di sublimato corrosivo (utilizzato a scopo antisettico) che provocò l’intossicazione del maestro, già in precarie condizioni di salute. Le Collezioni di Anatomia Patologica sono state riordinate e restaurate in diversi anni, grazie al determinante contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, e sono adesso visibili in due sale rinnovate nell’allestimento e nell’impiantistica, collocate al secondo piano dell’edificio di Anatomia Patologica del complesso ospedaliero-universitario di Careggi.
Sono visitabili previa prenotazione, telefonando alla Sezione Didattico Divulgativa del Museo di Storia Naturale 055 2756444 – Info www.msn.unifi.it Saranno inoltre visitabili, con un’apertura straordinaria ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria, sabato 18 maggio dalle 21 alle 23 nell’ambito della manifestazione ‘La notte dei musei 2013’.