Firenze – Con la prima variazione di bilancio, la Giunta regionale dovrà prevedere un contributo straordinario di ventimila euro per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015 per il brigadiere Giuseppe Giangrande e la sua famiglia. Lo ha deciso all’unanimità il Consiglio regionale della Toscana, approvando una mozione presentata da Giovanni Donzelli e Paolo Marcheschi (FdI) e da Marina Staccioli (gruppo Misto). È stato il capogruppo FdI Donzelli ad illustrare il testo in aula, sottolineando che lo stesso presidente Rossi, immediatamente dopo il grave attentato, ha preso contatto con la figlia del brigadiere rimasto gravemente ferito in piazza Colonna a Roma, in occasione del giuramento del governo Letta.
Il brigadiere ha riportato gravissime lesioni personali permanenti e la figlia ha lasciato il lavoro per stargli a fianco. Donzelli ha ricordato che il Consiglio regionale nel passato è già intervenuto a favore dei cittadini senegalesi e dei carabinieri assaliti a Pitigliano durante i controlli per un rave-party. Il vicepresidente del Consiglio Giuliano Fedeli (IdV), commentando l’accaduto, ha rilevato come molto spesso gli uomini delle forze dell’ordine “esitino a mettere mano alla pistola, perché questo comporta assumersi delle responsabilità che non dovrebbero avere.
Quando in un blitz antiterrorismo – ha osservato ancora Fedeli – un agente finisce sotto inchiesta per lesioni personali per avere stretto troppo le manette intorno ai polsi della persona arrestata, già condannato per gravi delitti, qualcosa non funziona”.