Eugenio Giani, presidente dell'assemblea fiorentina riunita in Palazzo Vecchio, chiede al consiglio comunale di Firenze di tributare un applauso per i carabinieri Giuseppe Giangrande e Francesco Negri, del Battaglione Toscana feriti nella sparatoria avvenuta a Roma davanti a Palazzo Chigi, nel momento in cui Enrico Letta ed i nuovi ministri del governo italiano prestavano giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nelle stanze del Quirinale. "I carabinieri feriti a Roma risiedono nella nostra città.
Ho espresso al comandante provinciale dell'Arma l'affetto di tutta Firenze" questo aveva scritto su Facebook il sindaco di Firenze Matteo Renzi "Si tratta di ragazzi che risiedono ed operano tra Firenze e Prato - ha ricordato Giani - e che si sono distinti per essere intervenuti davanti alla minaccia portata dal soggetto del quale poi abbiamo conosciuto intenti e motivazioni. Ritengo che non debba esserci un minuto di silenzio ma arrivi loro ed a tutta l'Arma il nostro applauso" "Volevo sparare ai politici" ha poi confessato l'uomo, Luigi Preiti, classe 1964, calabrese di Rosarno, ma residente da anni ad Alessandria feritosi durante la colluttazione con i carabinieri.
Avrebbe tentato il suicidio, ma senza avere altri colpi a disposizione nel caricatore. I Ministri del nuovo esecutivo secondo il protocollo sarebbero giunti pochi istanti dopo proprio a Palazzo Chigi tra le ali di folla presenti da piazza Venezia a Montecitorio per la prima seduta del Governo. I carabinieri sono intervenuti tempestivamente evitando che l'uomo potesse agire in un secondo momento.