FIRENZE– Dopo la comunicazione sul Maggio di Renzi, il Sindaco ha lasciato il Consiglio anzitempo: doveva essere al Forte Belvedere per l’inaugurazione alle 18:00. Ancora più esplicito di lui è stato Francesco Bianchi, Commissario Straordinario: "Il Presidente Rossi se ne stia tranquillo e non faccia polemiche inutili e strumentali Il piano per il 2014 ci sarà. Prevederà la riduzione strutturale del costo del lavoro – con relativi esuberi per tecnici e amministrativi – oltre ad altre ipotesi che staranno alla base del riequilibrio economico della Fondazione a partire da quello stesso anno.
Tra i punti, lo stralcio del debito con il sistema bancario. Come concordato con il Ministro Bray, gli Enti Locali e il Governo dovranno fare la loro parte. Il tutto sempre che, dal punto di vista finanziario, vi sia la possibilità di continuare: ricordo che i soldi, come ben sa Rossi, finiscono il 31 luglio. In quel deprecabile caso, allora, non sarà il solo Commissario a doverne "trarre le conseguenze". “Le dichiarazioni di Francesco Bianchi sulla inutilità del piano industriale per il Maggio mi sconcertano e mi preoccupano.
Sono passati pochi giorni dalla riunione che, insieme ai rappresentanti degli Enti locali, abbiamo tenuto a Roma con il ministro Bray, per discutere il da farsi e cercare di scongiurare l’ipotesi della liquidazione coatta. In quella occasione il commissario Bianchi prese l’impegno di presentare al ministro un piano industriale utile per il salvataggio e il rilancio della Fondazione. E lo stesso commissario indicò il 31 luglio come la data entro la quale avrebbe portato il piano all’esame del ministro e degli enti interessati”.
Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, a commento di quanto detto oggi dal commissario del teatro fiorentino. “Oggi – continua Rossi – dichiara che l’unica soluzione è la liquidazione. Tutti, soci fondatori, maestranze, sindacati, stiamo lavorando perché questa prospettiva non si concretizzi e il commissario ha preso davanti al ministro impegni precisi. Se non è in grado di mantenerli ne tragga le conseguenze. Il tempo stringe”. L'assessore alla Cultura della Provincia di Firenze: "Quando ho provato ad affrontare la situazione è stato come avere a che fare con un tabù" Sul Maggio Musicale l'assessore alla Cultura Carla Fracci ha trovato "ostilità e porte chiuse".
Lo ha detto l'artista internazionale che è assessore in Provincia di Firenze, intervenendo al Consiglio provinciale riunito in seduta straordinaria sulla fondazione. "Provo dolore, dispiacere per tutto quello che succede - ha detto l'assessore Fracci. Purtropppo non ho poteri. E' un dolore per me non sostenere e non avere la forza di risolvere questo problema, ma non sono ascoltata. E' come un discorso tabù". Nella vicenda Maggio bisogna individuare "un punto di risoluzione e non trascinare la situazione.
La Sig.ra Colombo ha proprio chiuso le porte" ma in generale troppo nel tempo "ci si è attaccati alle virgole". “E’ ormai evidente come il Sindaco abbia una visone particolare e tutta sua dell’Assemblea cittadina fiorentina -intervengono i consiglieri di Lista Galli Cittadini per Firenze- quando la ritiene inutile, quando sottopagata quando ininfluente. Oggi è venuto in Consiglio a fare la sua lezione sulla ‘capacità di ascolto’ – criticando il pubblico che ribatteva alle sue affermazioni ed i Consiglieri di opposizione che incalzavano – e magicamente se ne è andato via senza preavviso ma soprattutto senza ascoltare le repliche dell’Aula.
Una gran bella lezione. La città non potrà dimenticarlo”. “Con la fuga precipitosa di oggi dopo la sua comunicazione sul Maggio Musicale Fiorentino, il sindaco Renzi ha finalmente dimostrato come stanno davvero le cose: non è il consiglio comunale, ma il sindaco che è inutile in questa città -interviene il capogruppo PdL Marco Stella a nome del gruppo consiliare- Noi infatti siamo rimasti, con l’intenzione di dibattere su quanto ci ha detto, e per portare ciascuno il proprio contributo al futuro della nostra fondazione lirico-sinfonica, lui dopo aver detto la sua, invece, è scappato.
Se sapeva di dover essere al Forte Belvedere per l’inaugurazione alle 18, sarebbe dovuto venire all’apertura alle 14,30, parlare e poi ascoltare il dibattito. Questa non è più neppure politica: senza il confronto infatti la politica non si fa. Di questo possiamo quindi ringraziare il nostro inutile sindaco”. "Sia il Consiglio provinciale che quello comunale, anche se Renzi non ha confermato la sua disponibilità annunciata a venire in Consiglio, hanno convocato le odierne sedute degli organi consiliari con all'ordine del giorno la vicenda della Fondazione del Maggio Musicale fiorentino.
- afferma il Consigliere Tommaso Grassi che insieme al Capogruppo di SEL della Provincia, Riccardo Lazzerini, aveva ipotizzato di convocare i due Consigli congiuntamente e di estendere l'invito al Consiglio regionale - Dispiace che sia stata respinta la proposta e che si sia persa l'occasione di convocare i due organi assembleari e di estendere l'invito al Consiglio regionale per trattare tutti insieme, ciascuno per le proprie competenze e assumendosi ognuno le proprie responsabilità di fronte ai Consiglieri, alla Città e ai lavoratori, il tema del Maggio Musicale Fiorentino".
"La presenza di una discussione congiunta, come più volte richiesta in ogni sede da parte dei rappresentanti dei lavoratori della Fondazione e da noi sostenuta ripetutamente, tra i vari Enti locali è importante perchè è impensabile affrontare un tema di tale valore a compartimenti stagni. Abbiamo proposto quindi che il Presidente Giani e il Presidente Giunti si attivassero per convocare la seduta in maniera congiunta. Ci sembrava un atto di buon senso e di responsabilità: fare due Consigli che affrontano il medesimo tema a distanza di poche ore rischia di essere poco utile mancando ogni tipo di confronto, né crediamo corretto che il Sindaco non abbia garantito, dopo aver dato la disponibilità due settimane fa, che oggi sia lui a svolgere la comunicazione sul tema, accampando la scusa che ha già relazionato al Consiglio la scorsa settimana in aula.
Gli ricordiamo che parlare annacquando ogni tema in un discorso di un'ora, appena finito di parlare alzarsi ed andarsene, e non far seguire al dibattito specifico e ampio anche l'approvazione di atti di indirizzo da parte del Consiglio, non può rappresentare una risposta alla necessità di parlare del Maggio e del suo futuro" ha concluso il consigliere. “Teatro comunale -interviene l’On. Valdo Spini- Il luglio è il mese decisivo per la salvezza del Maggio e tutti insieme, Governo, Regione ed Enti locali, dobbiamo trovare il modo di raggiungere questo obiettivo.
Mi sembra che il Ministro Massimo Bray abbia mostrato consapevolezza della posta in gioco, sia per quanto riguarda il Maggio Musicale in se stesso sia per quanto riguarda le conseguenze a catena che la messa in amministrazione controllata del Maggio potrebbero avere a livello nazionale. Il salvataggio del Maggio implica la formulazione e la stesura di un vero e proprio piano industriale. Penso che questo vada assolutamente fatto, e che anzi sarebbe positivo se il Commissario ne mettesse al corrente questo Consiglio comunale.
In secondo luogo, abbiamo letto sulla stampa fiorentina di ieri che il Sindaco attribuisce la crisi finanziaria dell’ente, che ha portato al suo commissariamento, in particolare all’abnorme sviluppo del contenzioso legale con il personale . Poiché nel bilancio consuntivo 2012 esso era costate per la cifra di 1.091.291 €, credo che sarebbe utile avere una nota scritta dell’Amministrazione comunale in proposito”.