FIRENZE– Dopo la forte scossa delle 17.01 (magnitudo 4.4) che ha colpito il territorio a cavallo tra Garfagnana e Lunigiana, il responsabile della Protezione civile regionale, Antonino Melara, ha deciso di fare ritorno a Fivizzano per verificare personalmente la situazione. Sul luogo si sono recati anche il referente della della colonna mobile regionale, Alessandro Guarducci, e i referenti delle associazioni di volontariato che fanno parte del Comitato operativo regionale del volontariato (Corv).
Sono in corso controlli per valutare gli effetti dell’ultima scossa, che ha suscitato nuovo allarme e preoccupazione tra i cittadini. Il presidente Enrico Rossi sta raggiungendo le zone terremotate della Garfagnana e della Lunigiana. "Nessuno si senta solo - dice Rossi - Le strutture della Protezione civile regionale sono impegnate per assicurare vigilanza e aiuto a tutti i cittadini. Dal deposito di Barberino sono partite le squadre per portare altre 2000 brande nei comuni che ne hanno fatto richiesta.
Per assicurare l'assistenza nelle località al confine tra Toscana e Liguria ho preso contatto con il presidente Burlando e con il sindaco di La Spezia Federici. Capisco lo smarrimento e la paura. Ma nello stesso tempo vedo che la macchina dei soccorsi e dell'assistenza funziona bene. La Toscana reagisce e sa fare, anche in situazioni difficili. Bisogna aver coraggio e fiducia e stare uniti insieme". Domattina (ore 12) il Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D'Angelis sarà nuovamente a Fivizzano dove incontrera' i sindaci e la Protezione Civile.
"Lo Stato c'è con donne, uomini e strutture, e anche con risorse finanziarie e incentivi, così come ci sono le istituzioni e la Protezione civile è ovunque nelle aree colpite con i suoi mezzi e i volontari. Siamo con voi, non abbandoneremo nessuno soprattutto in ore come queste di massima preoccupazione e tensione". Il Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D'Angelis [nella foto sul luogo del sisma, con il consulente ministeriale Mauro Grassi] rassicura così i sindaci delle Apuane incontrati insieme al capo protezione civile Franco Gabrielli dopo le forti scosse che a distanza di due ore hanno fatto ritornare la grande paura.
"Seguiamo l'evoluzione dello sciame sismico e faremo tutto ciò che occorre per mettere le popolazioni nelle condizioni migliori fino al termine della fase di emergenza. Sappiamo che dalle Apuane avete dato una bella lezione di prevenzione all'Italia che rischia grosso con la ricostruzione modello degli edifici devastati dal terremoto del 1995. E' solo grazie a questo impegno mantenuto che oggi non piangiamo morti e danni gravi. E' così che ci si difende dai terremoti".