"L'area del Panificio Militare sarà contrassegnato da una nuova grande struttura di vendita della catena Esselunga: - affermano i Consiglieri comunali Tommaso Grassi e Ornella De Zordo già presenti nelle passate legislature al fianco dei residenti e commercianti che si sono battutti a più riprese contro la trasformazione urbanistica dell'area militare - abbiamo preso carta e penna e abbiamo contato nella fascia che va da Via di Novoli a Via dello Statuto ben tre centri commerciali della Coop e altri tre di Esselunga, oltre ad altre numerose strutture alimentari in pochi chilometri quadrati." "L'elenco delle strutture alimentari nella zona attorno al Panificio Militare è estremamente lunga e varia : dalla Coop del multiplex nell'area ex-Fiat, all'Esselunga che si trova sul lato opposto di Via di Novoli, alle altre due Coop di Via Carlo del Prete e di Piazza Leopoldo, passando attraverso gli altrettanti punti vendita dell'Esselunga di Via Galliano e Via Milanesi, a cui si sommano i tre punti vendita de 'Il Centro' di Via Zambrini, Via Maragliano e Via Barbieri, per continuare con il supermercato Margherita di Via Circondaria, al CONAD di Via Mariti, e lo spazio alimentare della Standa di Piazza Dalmazia, a cui sicuramente si sommano altri piccoli spazi commerciali delle catene alimentari Penny Market, Billa e Natura Sì.
Non sono sufficienti già questi supermercati alimentari per la zona, a cui peraltro si somma anche la futura e ignota destinazione dell'enorme centro commerciale che nascerà alla stazione Foster di Via Circondaria ?" "Sembra che nella sostanza poco sia cambiato dal vecchio progetto della Giunta Domenici che costruiva troppo anche sebbene con altre destinazioni. Attendiamo di capire maggiormente cosa significa inserire nel Panificio un intervento di housing sociale, che come sappiamo non esclude affatto la presenza di una quota di case a libero mercato, e quante case popolari verranno cedute al Comune, sperando che almeno questa volta non si provveda a monetizzarne il valore, forse timorosi che un intervento con delle case popolari vicino possano deprezzare le case a libero mercato.
Per non parlare della previsione di un parcheggio nel sottosuolo, sicuramente necessario per il centro commerciale, ma che sappiamo spesso in questi casi non è reso fruibile anche dai residenti della zona interessata." "Un intervento che dalle prime indicazioni e indiscrezioni apparse sui giornali non ci pare così diverso dal passato, anche perchè già in precedenza le uniche volumetrie aggiuntive rispetto all'esistente erano previste per destinazioni pubbliche, aspetto allora come adesso con il nuovo Piano Strutturale tuttora permesso dalla normativa comunale.- concludono i due Consiglieri - Temiamo come sottolineato già in passato che si proceda per l'ennesima volta a dare una risposta agli appetiti speculativi di qualcuno, senza prestare la debita attenzione ai bisogni dei residenti e alla necessaria tutela per le piccole attività economiche esistenti attualmente, basti pensare al centro commerciale naturale di Piazza Dalmazia: prima di continuare a cementificare e a definire il futuro di queste aree dismesse sarebbe il caso di elaborare, ancor prima del Regolamento Urbanistico, un vero e proprio piano delle funzioni da cui poi far derivare ogni tipo di pianificazione e di scelta delle destinazioni d'uso."