Salvare il Maggio Danza trasformandolo in una cooperativa autogestita e superare così il problema del licenziamento di decine e decine di ballerini e di privare il Maggio Musicale del corpo di ballo: l'idea è venuta direttamente al sindaco Matteo Renzi rilanciata attraverso i microfono di Lady Radio. Per Cristina Pierattini (Flc Cgil Maggio) “sarebbe un peccato perdere il capitale artistico di MaggioDanza. Servirebbero soluzioni differenti, senza scaricare il costo del lavoro solo sui dipendenti.
Noi la nostra parte l'abbiamo sempre fatta; abbiamo presentato al Commissario una proposta ritenuta per ora insufficiente ma sulla quale stiamo riflettendo. Certo è che in un teatro di produzione e di qualità, come Firenze ha sempre avuto, le persone servono, specialmente se si vogliono aumentare le alzate di sipario o anche non diminuirle”. Per MaggioDanza invece a commentare la proposta del sindaco Renzi è Pierangelo Preziosa (delegato ballo Rsa): “Quella del sindaco è l'ennesima sortita-slogan salva mondo, che dimostra scarsa conoscenza di cosa sia la danza, degli anni di studio e di fatica che necessita.
Così la danza diventerebbe solo un servizio da appaltare: è questo il futuro che ci aspetta? E dire che quando il sindaco è andato in tv ad 'Amici' di Maria De Filippi ha detto ai giovani che non va mortificato il talento. Lui ora lo sta facendo. A MaggioDanza noi abbiamo ricevuto il testimone da dei grandi talenti, e ora questa tradizione è a rischio. E' un impoverimento civile e denota anche scarsa lungimiranza, in quanto i fondi che arrivano dal Fus sono in proporzione anche all'organico del corpo di ballo.
La strada è un'altra: noi abbiamo fatto al Commissario proposte per produrre di più senza aumentare i costi, mantenendo il livello di qualità.” Per la Consigliera Pd Cecilia Pezza può andar "Bene l'apertura del sindaco Renzi all'idea dell'azionariato popolare, che da teoria può passare a realtà, se c'è la volontà di tutti. Resta comunque tanta preoccupazione, non certo mitigata dalla proposta di una cooperativa per "salvare" il corpo di ballo del Maggio: non nascondiamoci dietro a un dito.
Una cooperativa - dice la consigliera Pezza- equivale ad una esternalizzazione del Maggio Danza, e la domanda a cui bisogna rispondere è proprio questa: vogliamo esternalizzare funzioni che qualificano il nostro teatro o vogliamo rilanciare tutte le attività di cui si compone? Perchè la prima strada è semplice, e mette tutto il peso dell'operazione sulle spalle dei lavoratori. La seconda strada è sicuramente più complicata ma è quella che vorrei che percorressimo, mi pare infatti la sola in grado di salvare davvero il Maggio senza perderne il suo valore." Intanto per lunedì le Rsa Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil proclamano uno sciopero “al fine di poter permettere la partecipazione dei lavoratori del Teatro alla manifestazione unitaria indetta sulle Fondazioni Lirico Sinfoniche”, che si terrà a Roma.