Astensione record, affermazione del centrosinistra nella gran parte dei comuni toscani. Il crollo di voti per il Movimento di Beppe Grillo non è equiparabile alle precedenti elezioni territoriali dove il dato sarebbe lusinghiero partendo dallo 0%, ma alle ultime Elezioni Politiche dove il voto al Movimento 5 Stelle aveva fatto tremare i vecchi partiti. Chi ha vinto veramente? Chi non ha perso? I commenti al termine del day after non risparmiano nessuno. Beppe Grillo è stato il primo bersaglio della sua stessa rete visto che le invettive contro il leader dei 5 Stelle non sono state risparmiate: non è piaciuta la mancata stretta di mano con Bersani per la spallata a Silvio Berlusconi, non sono piaciuti i grillini formato Parlamento, non è piaciuto il nuovo modo di gestire la cosa pubblica evitando la ribalta dei media commerciali.
Ma degli altri partiti cosa è piaciuto? Ai politici locali l'onore e l'onere del commento e c'è chi si accontenta dell'elettorato raggiunto, chi vede la luce alla fine del tunnel, ma anche chi pensa di essere lontano dal traguardo. Grillo è l'unico sconfitto? Oppure l'astensionismo continua ad essere quel "campanello d'allarme" che suona forte da mesi oramai? Il coordinatore regionale di SEL Giuseppe Brogi commenta così: “Dobbiamo riflettere a lungo – osserva Brogi – su questo sentimento di sfiducia che ha corroso l'esercizio democratico e su quanto la politica debba rigenerarsi per ricostruire il rapporto tra cittadini e istituzioni.
La percentuale record di astensionisti è il segnale inequivocabile che c'è una sete di buona politica che non possiamo più ignorare”. “In questo quadro negativo – prosegue il coordinatore – non si può non notare il fatto che il centrosinistra, quello stesso centrosinistra dilaniato a livello nazione, è vincente al primo turno o in vantaggio ovunque si sia presentato. Allo stesso tempo, al risultato modesto di centrodestra e M5S fa da contraltare un buon risultato delle liste civiche, segno che per una fetta importante di elettorato sono ormai un riferimento più gradito dei partiti”.
“Sinistra Ecologia Libertà porta al centrosinistra un contributo di idee e di voti determinante e continua a rafforzare la sua presenza, attestandosi mediamente tra il 5 e il 6%, più delle recenti elezioni politiche. Ora la sfida è nei ballottaggi di Siena e Viareggio, due partite da vincere tornando in strada, ascoltando i cittadini e offrendo un contributo per ricostruire, giorno dopo giorno, il legame tra le persone e le rispettive comunità”. E' nel complesso positivo il bilancio che il neo coordinatore provinciale fiorentino di Sinistra Ecologia e Libertà, Mauro Valiani: “Il grande aumento della percentuale degli astensionisti è il segnale più significativo e più preoccupante proveniente da queste elezioni – commenta Valiani – E' l'indicazione che tante persone hanno perso la speranza e la fiducia nel cambiamento attraverso l'impegno politico.
La buona politica, partecipata, aperta e concreta, è la risposta che SEL vuole dare a questa domanda che arriva, fortissima, dai cittadini”. “I risultati nei tre Comuni della provincia di Firenze in cui si è votato – prosegue – sono stati ampiamente positivi per il centrosinistra e per il nostro partito. Campi Bisenzio è stato un importante banco di prova per SEL, appena costituitasi sul territorio e, nonostante ciò, capace di portare in Consiglio una presenza al servizio della comunità e della coalizione”.
“Particolarmente significativo – dice ancora il coordinatore – è stato il risultato di Impruneta, dove il candidato sindaco Riccardo Lazzerini, consigliere provinciale di SEL, ha ottenuto il 32% dei voti e ha consolidato una presenza politica importante, pur mancando l'elezione a primo cittadino. A lui – conclude – e ai candidati e candidate, a tutti gli uomini e le donne che hanno dedicato energie ed entusiasmo in questa campagna elettorale va il ringraziamento di SEL”. “Le elezioni sono il palcoscenico finale dove gli elettori mettono in scena e danno corpo ai loro desideri per il futuro di una città.
Così anche le elezioni di Siena, che hanno appena decretato il ballottaggio per la poltrona di sindaco e vedono il candidato del centrosinistra Bruno Valentini sfiorare il 40% dei consensi, hanno rappresentato una salutare occasione di confronto e partecipazione dei cittadini senesi alla cosa pubblica. Non è mai facile superare i preconcetti, l’ondata di populismo e l’idea che i partiti non possano più essere il campo da cui raccogliere i frutti di un sano governo della città. Ma la partecipazione che decide, ossia quella degli elettori, a Siena ha dimostrato di saper riconoscere e di voler dare fiducia a chi ha scelto di fare politica per conquistare nuovi spazi nei territori a interessi di parte, con la volontà di rappresentare temi grandi e piccoli del vivere comune”.
Con queste parole Luigi Dallai, parlamentare del Partito democratico commenta il risultato delle elezioni amministrative di Siena. «Il commento di Beppe Grillo all’indomani del voto delle Amministrative è la spiegazione del perché i cittadini non hanno riversato la propria fiducia sul Movimento Cinque Stelle. Agli elettori interessa relativamente dello scontrino di un deputato o della politica di scontro a cui i Cinque Stelle ci hanno abituato in questi mesi». Bolla così Claudio Morganti, europarlamentare indipendente dell’Eld, le dichiarazioni del leader del M5S che sul proprio blog ha attaccato i cittadini che hanno deciso di dare il voto a Pd e Pdl.
«La verità – sottolinea Morganti – è che i Cinque Stelle in questi mesi non hanno saputo dare risposte ai cittadini che chiedono certezze per il proprio futuro. Di comici in politica ce ne sono già tanti, servono uomini con idee». "Rivolgo a Marco Filippeschi le mie più sincere felicitazioni per lo straordinario risultato elettorale, che lo vede riconfermato Sindaco di Pisa al primo turno con un risultato quanto mai positivo". Con queste parole, Maria Luisa Chincarini, Capogruppo di Centro Democratico in Consiglio regionale della Toscana, saluta la vittoria di Filippeschi e del centrosinistra alle amministrative di Pisa. "Al netto di un astensionismo record, che deve far riflettere tutti sulla sempre minore credibilità che la politica riesce ad avere nei confronti dei cittadini anche a livello locale, quello uscito dalle urne è un risultato eccezionale", commenta Chincarini.
"In uno scrutinio che, a livello nazionale, ha visto tante grandi e piccole città costrette al ballottaggio e lacerate da una bassissima partecipazione, Pisa ha avuto la forza di rinnovare con convizione la propria fiducia nel Sindaco uscente e nella coalizione di centrosinistra. E' la dimostrazione che, nonostante tutto, i cittadini, se posti dinanzi a una coalizione chiaramente alternativa al centrodestra, sono ancora pronti a sostenere un progetto riformista per il cambiamento. Il mio auspicio, adesso, è che quello di Pisa diventi un modello da esportare su scala regionale e nazionale per superare questa fase di compromesso e tornare così ad affermare i volori, i principi e i programmi propri del centrosinistra". "Altra nota molto positiva della tornata elettorale dello scorso fine settimana è il risultato della lista civica 'In lista per Pisa', che con oltre il sette per cento dei consensi si è dimostrata la seconda forza del centrosinistra, seconda soltanto al Partito Democratico", aggiunge Chincarini.
"Un ottimo risultato, quello di 'In lista per Pisa', lista di cui hanno fatto attivamente parte anche alcuni esponenti di Centro Democratico, a dimostrazione che, dopo l'ottimo risultato in Toscana delle scorse elezioni politiche, il nostro Partito ha saputo dare un proficuo apporto di idee, contenuti e voti moderati alla coalizione di centrosinistra anche a Pisa". "Per questo, voglio rivolgere i miei complimenti al Vicesindaco uscente e capolista Paolo Ghezzi, per l'ottimo risultato raggiunto, e un sincero in bocca al lupo anche a Giuseppe Ventura, per l'ottima riconferma in Consiglio comunale ottenuta grazie ad un ampio consenso di voti", conclude Chincarini. Lucia Mango, segretario regionale Comunisti Italiani, sul voto alla amministrative 2013: "Il risultato della nostra lista, il PdCI, indica che l'unità, come è ovvio, premia, sia quando essa si pone come unità dei comunisti e tanto più quando essa si colloca all'interno di un quadro di centrosinistra ampio e progressista.
Deludente è invece il dato della lista laddove si presenta da sola, fuori da alleanze di qualunque genere. Queste riflessioni, che non sono certamente inaspettate, dovranno accompagnarci nel percorso congressuale, affinché non si ripetano gli errori, compiuti più volte, dai quali oggi dovremmo aver imparato. Ad ogni modo, nonostante le difficoltà, i comunisti non sono scomparsi ed eleggono consiglieri in alcuni importanti capoluoghi, ringraziamo perciò gli elettori che ci hanno dato fiducia e naturalmente le compagne ed i compagni che hanno affrontato una campagna elettorale difficile, senza tirarsi indietro.
Occorre ripartire nel segno di un'unità più ampia possibile su programmi di progresso e per la ricostruzione di un partito che sappia incontrare le esigenze dei cittadini e riportare al voto quella gran parte degli italiani delusi, che hanno scelto di non esprimersi"