Sarà presentato lunedì 27 maggio alle 16.00 a Firenze presso il Circolo Unificato dell’Esercito (Complesso San Jacopo in Ripoli, via della Scala 68) il volume a cura di Lia Brunori Monumenti ai caduti. Firenze e Provincia (Polistampa, pp. 464, euro 23). Interverranno il generale di brigata Giuseppe Adami, comandante del Comando Militare dell’ Esercito Italiano “Toscana”, Maddalena Ragni, direttore generale per il Paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanea del MiBac, Isabella Lapi, direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Toscana, e il professor Carlo Spagnolo, docente di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Bari.
Modera Rita Bernini, segretaria del Comitato tecnico-scientifico Speciale per il Patrimonio Storico della Prima Guerra Mondiale. La presentazione del volume si inquadra nel contesto del progetto “La memoria della Grande Guerra in Toscana-Censimento dei monumenti ai caduti”, approvato con D.M. il 19 ottobre 2009, nell’ambito dell’iniziativa “Rete per la diffusione delle capacità e delle competenze programmatiche e progettuali, per lo scambio delle informazioni e la valorizzazione delle sinergie”.
Il progetto, già avviato dalla Soprintendenza di Siena e Grosseto che hanno catalogato tutti i segni di memoria nell’intero territorio di competenza pubblicandone i risultati in un repertorio di agile consultazione, è proseguito ad Arezzo e, successivamente, in tale sede, attraverso la presentazione dell’opera, a Firenze, in seguito si estenderà a Pistoia, Prato e Pisa. L’opera è la prima catalogazione dei monumenti ai caduti della Grande Guerra nel territorio della provincia fiorentina.
Il censimento, frutto di una ricerca promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, prende in esame una grande varietà di opere commemorative, dal più eclatante monumento cittadino al più modesto cippo di campagna, nell’intento di offrire strumenti per la tutela di un patrimonio culturale non sempre adeguatamente protetto e ampiamente soggetto a rischio di dispersione e manomissione. Ricco di richiami e citazioni, il testo costituisce un invito a girare per i nostri paesi con occhio attento riscoprendo in strade, angoli e piazze i segni di un passato da non dimenticare.
In vista delle commemorazioni del 2014, primo centenario dell’inizio della guerra mondiale, il volume è destinato, come scrive Maddalena Ragni, a “ravvivare nella memoria degli italiani il ricordo di uno degli eventi bellici più rilevanti del XX secolo perché coinvolse tutti i più grandi stati, e perché è stata la prima guerra combattuta per terra, per mare e nell’aria con un impiego di armi e mezzi tecnici mai usati sino allora”.