“Punto e a capo. È questa l’unica possibilità di sopravvivenza del Partito democratico. Quello che sta succedendo in questi giorni a Roma, e tutto quello che è capitato nel Pd dal giorno delle elezioni, rendono inderogabile lo svolgimento di un congresso”. Il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, commenta così le ultime vicende del Partito Democratico. “Non bisogna aver paura di rompere equilibri che di fatto non esistono più. Come dice Gramellini: se si vuol fare un passo avanti, si deve perdere l’equilibrio per un attimo.
Restare fermi in questa situazione è un suicidio. Prolungare l’agonia non giova a nessuno”. “La situazione è insostenibile – dice Barducci - Si è perso da parte della dirigenza nazionale qualsiasi senso di responsabilità e i militanti non ce la fanno più. Basta con questo continuo tira e molla: oramai siamo al punto in cui un accordo fatto, o una linea sottoscritta al mattino, viene smentita, contraddetta o tradita al pomeriggio. Certo, è bene che il Pd non sia un partito padronale come il Pdl, ma un briciolo di disciplina non guasterebbe.
Dobbiamo invertire questo continuo moto centripeto, che non ha fatto altro che procurare danni al partito”. Per il Presidente della Provincia di Firenze “Non è possibile andare avanti come se niente fosse successo, ignorando fenomeni importanti come Occupy Pd. Qualcuno del gruppo dirigente nazionale che si è arroccato a Roma, vuol prendersi il disturbo di sentire cosa ne pensiamo in periferia? Stiamo assistendo all’ennesima lite tra soliti noti, senza che gli iscritti vengano interpellati.
Tutto viene deciso a Roma, da chi del territorio ormai non sa niente; è davvero giunto il momento di restituire la parola agli iscritti”. Maria Vittoria Galeazzi