FIRENZE– Oggi, 22 aprile 2013, l'asta per la Ginori 1735. Si è confermato l'atteso esito con l'assegnazione della storica fabbrica di porcellana al Gruppo Gucci. L'auspicio è che nell'ambito di un progetto industriale serio e di lunga durata, il nuovo acquirente possa garantire la massima occupazione. “L’offerta d’acquisto di Richard Ginori 1735 da parte del gruppo Gucci è una splendida notizia che assicura futuro e investimenti sulla storica manifattura di Sesto Fiorentino”.
È quanto ha commentato il sindaco Gianni Gianassi subito dopo aver appreso che l’offerta di Gucci era l’unica pervenuta al tribunale di Firenze alla scadenza del bando per l’asta fallimentare. “Adesso - ha aggiunto - si apre una difficile trattativa tra la proprietà e i sindacati per determinare i livelli occupazionali a partire dal piano industriale e dalle sue esigenze. La Ginori deve restare a Sesto Fiorentino, deve mantenere alta la qualità del proprio prodotto e deve determinare la più alta occupazione possibile”. "Questa unica offerta è una grande occasione per il rilancio dell'impresa manifatturiera Richard Ginori e dei suoi lavoratori.
Ora attendiamo la convocazione per la presentazione del piano industriale. Dobbiamo approfondire il progetto industriale illustrato, intavolando una trattativa volta a minimizzare i danni sociali di questo fallimento" questa l'opinione delle segreterie provinciali di Firenze di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uilcem-Uil sull'aggiudicazione della gara. “Un’ottima notizia. Si determinano le condizioni per una seria operazione industriale, capace di legare qualità, legame con il territorio, solidità economica e finanziaria.
Una grande opportunità per rafforzare il ruolo della Toscana produttiva nel mondo”. L’assessore regionale a lavoro e attività produttive, Gianranco Simoncini, esprime così la sua soddisfazione per la notizia dell’offerta per rilevare la Richard Ginori presentata da Gucci al Tribunale di Firenze . “Ma il lavoro – prosegue Simoncini – deve andare avanti. Il nostro impegno sarà adesso quello di seguire il confronto tra sindacati e azienda sugli assetti occupazionali, auspicando che si possano trovare soluzioni che garantiscano i livelli più alti”. “L’aggiudicazione provvisoria dell’industria Richard Ginori al gruppo Gucci costituisce un importante passo in avanti nel percorso di rinascita dell’azienda di Sesto Fiorentino”.
Questo il primo commento del presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, dopo la decisione assunta dal Tribunale di Firenze. “La nostra speranza è ora rivolta ad una felice conclusione della trattativa che si svolgerà nei prossimi giorni tra offerente e rappresentanze sindacali. Un accordo sul piano sindacale segnerebbe un effettivo momento di svolta che dovrà prefiggersi come obiettivo la piena salvaguardia occupazionale”. “L’aggiudicazione della Richard Ginori da parte di Gucci è il punto di partenza per un rilancio a livello mondiale della prestigiosa impresa di ceramiche di Sesto Fiorentino”.
E’ quanto dichiara la senatrice fiorentina Rosa Maria Di Giorgi, neo segretario d’aula del Pd a Palazzo Madama. “La sinergia fra due eccellenze del made in Italy – ammette la senatrice Di Giorgi – può rappresentare un eccezionale elemento di sviluppo per tutto il territorio e l’auspicio è che si possano salvaguardare anche i livelli occupazionali. Gli obiettivi di Gucci sono molto ambiziosi, a giudicare da quanto traspare dai primi elementi di piano produttivo e dalla volontà di investire su innovazione e ricerca, e la Richard Ginori può tornare a inserirsi prepotentemente sui mercati internazionali, soprattutto nel segmento delle produzioni di lusso”. "Per quanto ormai attesa, l'ufficializzazione dell'offerta di Gucci per Richard-Ginori è una gran bella notizia per Firenze e per la Toscana".
La senatrice fiorentina di Sinistra Ecologia e Libertà, Alessia Petraglia, commenta così, con soddisfazione, l'assegnazione di Richard-Ginori al gruppo Gucci. "Dopo mesi difficilissimi - prosegue Petraglia - finalmente siamo davanti ad un soggetto industriale prestigioso ed importante, realmente intenzionato a puntare ad un rilancio della manifattura di Sesto Fiorentino, fiore all'occhiello del made in Italy". "L'unico neo è rappresentato dai 75 esuberi, rispetto ai quali le parti saranno presto chiamate a trovare una soluzione.
In quest'ottica - conclude la senatrice - sarà fondamentale che lavoratori e lavoratrici, sigle sindacali, istituzioni e proprietà cooperino e dialoghino costruttivamente affinché siano preservati al massimo tutti i livelli occupazionali". "Con la giornata di oggi - dice il coordinatore sestese di SEL Enrico Solito- si apre una fase nuova che mette la parola fine ad un capitolo nero della secolare storia della Ginori. Come Sinistra Ecologia e Libertà, non possiamo che dirci molto soddisfatti per l'esito della vicenda, che scongiura il rischio di veder sparire un simbolo del nostro territorio e dell'eccellenza del made in Italy nel mondo".
"Certamente - prosegue Solito - i 75 esuberi rappresentano un elemento di grandissima criticità, rispetto al quale sarà fondamentale che i lavoratori e le lavoratrici riescano a creare un dialogo unitario, costruttivo ed efficace con la nuova proprietà. Da parte del nostro partito, da parte delle parlamentari fiorentine di Sinistra Ecologia e Libertà, Marisa Nicchi e Alessia Petraglia, vogliamo confermare la nostra assoluta vicinanza ai lavoratori e alle lavoratrici insieme all'impegno, ad ogni livello, affinché l'importantissima trattativa che si aprirà nei prossimi giorni possa essere il preludio ad una vera, grande rinascita della Richard-Ginori". Grande soddisfazione del gruppo Pdl della Provincia di Firenze per l'esito dell'asta della Richard Ginori.
"La scelta operata da Gucci - spiegano la capogruppo Erica Franchi e le consigliere Manola Aiazzi e Carla Cavaciocchi - rappresenta un cambiamento sostanziale e consente una ripartenza su binari più sicuri".