Questi alcuni dei temi al centro di un incontro che una delegazione dell’Anci, guidata dal presidente, Graziano Delrio, avrà domani pomeriggio alle ore 15, a Palazzo Chigi, con il presidente del Consiglio Mario Monti. Oltre a Monti saranno presenti il sottosegretario Antonio Catricalà, e dei ministri dell'Economia, Vittorio Grilli, degli Affari europei, Enzo Moavero, della Coesione, Fabrizio Barca. “Speriamo che dall’incontro di domani – commenta il Presidente di UNCEM Toscana Oreste Giurlani – giungano buone notizie per gli enti locali che, come da più tempo denunciamo, non hanno più alcuna forza per garantire i servizi essenziali per la comunità locale.
E i primi a subirne le conseguenze, sono i cittadini, specialmente quelli che vivono nei territori marginali, piccoli, rurali e montani”. È stato approvata oggi, praticamente all’unanimità (solo due astenuti: Galan e Antonio Martino del Pdl), la nota di variazione alle previsioni economico-finanziarie del governo per consentire a quest’ultimo di emanare in tempi rapidissimi, probabilmente già nei prossimi giorni, il decreto-legge per lo sblocco del pagamento di 40 mld di euro di arretrati (20 nel 2013 e 20 nel 2014) dovuti alle imprese fornitrici e appaltatrici dalle pubbliche amministrazioni. La quantità di arretrati pagabile nei due anni dai comuni italiani è pari a 19 mld di euro.
Per effettuare i pagamenti i comuni potranno utilizzare l’avanzo di amministrazione disponibile. Si è inoltre deciso di utilizzare la possibilità concessaci dalla Unione Europea di fare 800 mln di euro di investimenti non computati nel deficit: in sostanza una mini golden rule. «Si tratta – commenta l’onorevole Dario Parrini (Pd) – di un primo passo molto importante. Servirà per dar fiato e liquidità al sistema delle imprese duramente provato da una lunga recessione.
Il decreto governativo definirà i dettagli, ma siamo senz’altro di fronte a una buona notizia e a una boccata d’ossigeno che vale diversi decimali di pil. Ora lo sforzo dovrà continuare su altri fronti: rinvio della Tares e dell’aumento dell’Iva; revisione dell’Imu; rifinanziamento degli ammortizzatori sociali; copertura finanziaria per un’ulteriore tranche di esodati; riduzione delle tasse su lavoratori e aziende. Per questo è fondamentale che si giunga presto alla formazione di un nuovo governo in grado di raccogliere la fiducia dei due rami del Parlamento».