PRATO – Sopralluogo stamani in Val di Bisenzio dei tecnici della Provincia con l'assessore alle Infrastrutture Ivano Menchetti per monitorare la situazione della SR 325 a Molin de Fossi e della Provinciale 2, dove sabato scorso si sono verificate tre frane. “Purtroppo anche stamani pioveva nell'alta valle e le attuali condizioni del terreno, reso quasi liquido dalla grande quantità di acqua, non consentono di fare nessun altra operazione che quelle di contenimento per evitare altri smottamenti”, spiega l'assessore Menchetti, che ha subito contattato la Regione Toscana per richiamare l'attenzione del neo assessore Vincenzo Ceccarelli sugli eventi del fine settimana. “Sono convinto che troveremo collaborazione, ma il problema vero è il patto di stabilità che ci lega le mani, così non si può andare avanti, cantieri e lavori sono indispensabili.
E' urgente la deroga”, aggiunge Menchetti, che ha già fissato un incontro per giovedì 4 aprile con il sindaco di Vernio Paolo Cecconi e l'assessore alla Difesa del suolo della Provincia Stefano Arrighini in modo da fare il punto sul Comune più colpito da questa e dalla precedente ondata di maltempo. Le strade restano aperte al traffico anche se con brevissimi tratti di senso unico alternato in corrispondenza delle frane. Gli smottamenti non hanno compromesso le carreggiate e nemmeno i muri di contenimento, i materiali provengono dalla parte alta dei versanti, in corrispondenza di terreni privati che andranno comunque messi in sicurezza. Intanto la giunta regionale ha approvato la stima dei danni provocati dall'ondata di maltempo del 17-18 marzo in Toscana.
Ammontano a 90 milioni i danni accertati, soprattutto frane, che interessano 153 Comuni nei territori di Arezzo, Firenze, Prato, Lucca, Pistoia, Pisa, Livorno e Massa e Carrara. Il monitoraggio della Provincia, che ha raccolto anche le segnalazioni dei Comuni e dell'Unione dei Comuni della Val di Bisenzio, fissava a circa 5 milioni di euro i danni, a cui vanno aggiunti i danni provocati dal maltempo del fine settimana di Pasqua, che ha aggravato alcuni dissesti già presenti e aperto nuovi fronti. Domani l'assessore all'Ambiente della Regione Anna Rita Bramerini incontrerà le Province di Prato e Firenze per valutare le necessità sul BISENZIO, dove la piena precedente ha lasciato grandi quantità di materiali e detriti in diversi tratti.
In questi ultimi giorni c'è stato anche il distacco di alcune barriere paramassi delle Ferrovie a Vernio all'incirca all'altezza del lanificio Peyron, che al momento si trovano nell'alveo del fiume e devono essere rimosse al più presto. Lungo il corso dell'OMBRONE circa 350 metri di arginatura erano già franati sia con scivolamenti della parte superficiale della scarpata sia con distacchi di porzioni consistenti del corpo arginale. Le telonature posizionate dalla Provincia a protezione delle scarpate sull'Ombrone e sul Calice dopo la piena del 18 marzo hanno retto in gran parte l'ondata di maltempo di Pasqua.
Il servizio di piena della Provincia è infatti entrato in servizio sabato pomeriggio, quando l'Ombrone in meno di due ore è salito fin oltre 5 metri, per rientrare però in altrettanto breve tempo appena la poggia è cessata. “Considerata la notevole estensione dei tratti dissestati e la vulnerabilità di un territorio, quale è quello della piana di Prato, fortemente antropizzato, è più che mai urgente intervenire con lavori finalizzati al ripristino dei tratti dissestati per la messa in sicurezza delle aree circostanti”, conclude l'assessore Arrighini - Gli interventi urgenti da eseguire su Ombrone e affluenti sono stimati dalla Provincia in circa 1 milione e 700 mila euro”.