FIRENZE – La nuova disciplina dell’avvio e dell’esercizio dell’attività di acconciatore in Toscana sarà affidata ad una legge regionale che la giunta ha licenziato su proposta dell’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini. La nuova legge, che andrà ora all’esame del consiglio, si propone di dare certezze agli operatori, realizzando il passaggio definitivo al nuovo regime introdotto dalla legge nazionale del 2005 che, fino ad oggi, ha convissuto con il vecchio regime, definito da una norma del 1963. E’ sulla base della legge nazionale del 2005 e del successivo decreto dell’agosto 2012 che erano state superate le vecchie qualifiche professionali di parrucchiere per signora e barbiere, per lasciare il posto alla nuova qualifica di acconciatore.
La normativa però non era diventata pienamente operativa. “Con la legge regionale – spiega l’assessore Simoncini – viene superata ogni residua incertezza, offrendo agli operatori un quadro chiaro, che prende in considerazione anche una fase transitoria, in modo da non penalizzare nessuno e, nello stesso tempo, valorizzare al massimo le competenze professionali, garantendo condizioni di accesso al mercato uguali per tutti”. Nella proposta regionale si recepisce, fra l’altro, la nuova qualifica di acconciatore, che prende il posto delle vecchie qualifiche di barbiere e parrucchiere per uomo o donna e si prevedono norme transitorie per regolare il passaggio dal vecchio al nuovo sistema di accesso all’attività. La legge del 2005 rende infatti obbligatoria l’abilitazione professionale, acquisita con il superamento di un esame al termine di un periodo di formazione teorica e pratica.
Le norme transitorie si preoccupano di tutelare coloro che, già da tempo, esercitano l’attività, avendo maturato un’esperienza lavorativa pluriennale prima dell’entrata in vigore della legge regionale. In particolare la norma transitoria specifica che assumono la qualifica di acconciatore tutti coloro che, all’entrata in vigore della legge regionale, risultano in possesso della qualifica di acconciatore o parrucchiere per uomo o donna. Inoltre, per venire incontro a chi ha già maturato un’esperienza consolidata ma non possiede la qualifica, si è introdotto un esame teorico-pratico che potranno superare, senza dover seguire il corso di formazione, tutti coloro che, al 12 settembre 2012, hanno svolto attività presso un’impresa di acconciatore, per un periodo non inferiore a tre anni, oppure hanno svolto attività lavorativa a seguito di regolare contratto di apprendistato. “La Regione con questa legge – conclude l’assessore – offre al settore uno strumento per valorizzare e rilanciare su nuove basi questa professione e dare sicurezza e nuovo sviluppo alle imprese di acconciatura, imprese, nella stragrande maggioranza dei casi di piccole e piccolissime dimensioni ancorchè diffuse capillarmente sul territorio”.