Il finanziamento assegnato dal Piano città, al quale il Comune aveva partecipato nei mesi scorsi con diversi progetti, è di 14 milioni sui 25 milioni di costo totale delle opere. Nascerà di fronte al Teatro la piazza-giardino più grande di Firenze, sarà sistemato il tratto Porta a Prato-piazza Gaddi, valorizzata la zona dell’ex discoteca e di piazza Vittorio Veneto. Inoltre interventi di sicurezza idraulica per le sponde dell’Arno e per il nuovo collettore fognario. Il dettaglio degli interventi L’area Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze è ricompresa tra il Viale Rosselli, l’Arno, il Parco delle Cascine, l’area delle officine ferroviarie non ancora trasformata, l’attuale linea ferroviaria per la stazione Leopolda.
Un’area pressoché centrale, sempre più fortemente collegata con il centro storico ed i poli di attrazione tradizionale della città. In tale zona è stato inaugurato il primo lotto del Nuovo Teatro dell’Opera, che resta da completare con la realizzazione della scenotecnica della sala lirica, l’auditorium, le sale prova, i laboratori, gli uffici. E’ da realizzare, pur essendo già stato approvato il progetto esecutivo, la Piazza Giardino che diventerà l’accesso al Teatro e che costituirà a tutti gli effetti un ampliamento del Parco delle Cascine, la più grande piazza verde della città, e sono da completare, in coerenza con il disegno originario del Poggi, le sistemazioni urbane nel tratto Porta a Prato – Arno, resesi necessarie dopo la realizzazione della linea 1 della Tramvia.
Sono da valorizzare le aree delle ex discoteche, adiacenti il Nuovo Teatro, con l’inserimento di nuove funzioni quali ristorazione, accoglienza e servizi. Si prevede inoltre di realizzare il parcheggio pubblico interrato a servizio della residenza ma anche dei city users ed a servizio anche del Parco delle Cascine e del Nuovo Teatro. Tale area sarà inoltre interessata dall’intervento di miglioramento della sicurezza idraulica di una parte di città che va al di là di quella inserita nel Piano e che prevede un adeguamento della sezione di alveo dell’Arno, previo restauro del Porto Mediceo, la definizione di un’area pesca sportiva e la realizzazione di argini, muretti e chiusure idrauliche prevalentemente in corrispondenza del Canale Macinante. La riqualificazione e valorizzazione verrà effettuata mediante la realizzazione dei seguenti interventi: Nuovo Teatro dell’Opera – Completamento Corpo A – stralcio sala prove orchestra Tra le opere ancora da realizzare previste nel 2° stralcio funzionale del Nuovo Teatro dell’Opera figurano le opere ricomprese nel corpo A e, tra queste, la realizzazione della torre scenica della sala lirica, la realizzazione della sale prova coro, la sala prova ballo, i camerini, i laboratori, i depositi, parcheggi e gli uffici della Fondazione Maggio Musicale nonché gli spazi ristorazione e i completamenti impiantistici.
Per procedere nell’intervento di completamento, è prevista la realizzazione della sala prove orchestra, fondamentale per lo sviluppo delle attività di intrattenimento e di esecuzione (già in programma a seguito del completamento del lotto I) Piazza Giardino tra Viale Rosselli e Nuovo Teatro Ai fini del completamento del Nuovo Teatro e dell’integrale recupero delle ex aree ferroviarie risulta altresì necessario realizzare la Piazza antistante il Nuovo Teatro dell’Opera, del costo previsto di circa 5 milioni di euro, nonché completare le sistemazioni esterne dell’area Leopolda.
La Piazza costituirà l’accesso del Nuovo Teatro e consentirà ulteriori collegamenti tra la città costruita ed il Parco delle Cascine. Il progetto prevede la realizzazione di spazi verdi e l’inserimento di alberature ad alto fusto in aggiunta a quelle già presenti, con la creazione di percorsi pedonali pavimentati. Il progetto della piazza è stato già approvato nell’ambito delle varianti all’intervento generale per la realizzazione del Nuovo Teatro. Sistemazione Urbana Porta a Prato – Ponte alla Vittoria (piazza Gaddi) La zona interessata dall’intervento di riqualificazione è compresa tra la Porta al Prato e la Piazza Vittorio Veneto, entrambi luoghi di estremo pregio monumentale e paesaggistico, raccordati da ciò che rimane del tracciato viario ed alberato proposto dal Poggi, come nuovo segno di continuità in luogo delle antiche mura cittadine.
Viale Fratelli Rosselli appare come un sistema di funzioni e percorsi disgregati. La cesura del percorso tramviario, le aree destinate a parcheggio non organizzato, i percorsi individuati casualmente dai pedoni restituiscono una immagine frammentata e disorganizzata di questo spazio urbano. Le alberature presenti lungo il Viale hanno perso l’allineamento originario, i cedri situati, lungo la fermata della tramvia – lato Viale Fratelli Rosselli, celano quasi completamente la vista della stazione Leopolda e riducono fortemente lo spazio pedonale in prossimità della fermata della tramvia.
Il progetto aspira a restituire a questa porzione di città una qualità scenografica e paesaggistica, pressoché scomparsa, enfatizzando le principali prospettive verso i monumenti, il paesaggio fluviale e collinare, il Parco Storico delle Cascine, la Stazione Leopolda, il Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze, in corso di realizzazione, ed il centro cittadino. A tale fine risulta determinante realizzare nuovi spazi e percorsi pedonali, fruibili e sicuri, caratterizzati da una qualità formale e funzionale tale da dare luogo ad un sistema di giardini, piazze, percorsi e parcheggi fluido, organico e funzionale. Valorizzazione area ex discoteche L’area adiacente alla Piazza Vittorio Veneto, in prossimità del Nuovo Teatro, all’ingresso del Parco delle Cascine, è stata sede fino a pochi anni or sono di due discoteche di grande richiamo, oggi abbandonate a seguito di un incendio e di difficoltà societarie.
L’Amministrazione comunale ha deciso di modificare le funzioni di tali aree ed immobili inserendo funzioni ritenute più coerenti con la valorizzazione dell’area. Per l’area ex discoteca Meccanò l’Amministrazione comunale ha redatto un progetto che prevede la demolizione del fabbricato, il completamento del disegno ottocentesco del giardino della Catena, con l’inserimento in luogo dell’antico chalet di un nuovo punto ristoro, da realizzare con una struttura leggera in vetro. Sicurezza idraulica Il primo macrointervento prevede la sistemazione idraulica delle sponde dell’Arno al fine di rispondere all’esigenza di contenere e confinare le acque di piena del fiume Arno entro la zona Parco delle Cascine e quindi non interessare le aree adiacenti edificate e da edificare inserite nel Piano città.
L’intervento prevede un riassetto sia in termini paesaggistici che storico-culturali. Questa visione d’insieme è stata condizione imprescindibile per inserire gli interventi previsti nell’alveo della tutela di un bene sottoposto a vincolo monumentale diretto, come il Parco delle Cascine stesso. Per queste ragioni il progetto è composto da 3 diversi stralci. In particolare due interventi del progetto relativo al primo stralcio fase A) afferiscono più propriamente alla materia storico-culturale e riguardano la ricostruzione di due manufatti storici di importanza notevole perché costituiscono la quinta prospettiva della “passeggiata a fiume” principale del Parco ovvero il cosiddetto approdo granducale Leopoldino e l’Oratorio di S.
Carlo, che sono stati smontati durante i lavori di realizzazione della tramvia. Questi due manufatti saranno ricostruiti in una posizione prossima alla posizione originaria ma compatibile con i manufatti relativi alla linea tranviaria. L’altro importante intervento relativo al primo stralcio fase A) riguarda la risagomatura spondale in destra e sinistra idraulica nel tratto compreso tra il ponte alla Vittoria ed il nuovo ponte tramviario, che ha principalmente una funzione di miglioramento del deflusso di piena nel tratto in oggetto ma che rappresenta anche l’occasione per una sistemazione spondale funzionale a creare una serie di postazioni di pesca sportiva accessibili anche ai portatori di handicap.
Il secondo stralcio è invece costituito dalla sistemazione spondale con similari finalità al primo stralcio fase A) della zona a valle del nuovo ponte della tramvia. Il secondo macrointervento è il completamento del collettore emissario di destra d’Arno. Il collettore fu realizzato agli inizi degli anni ‘90 ed ebbe termine in corrispondenza di Via delle Cascine, alla confluenza del collettore Macelli. Si rende necessario non solo migliorare la captazione e il deflusso delle acque reflue ma anche aumentare il deflusso delle acque di pioggia per diminuire il rischio allagamenti per rigurgito allo sbocco dei due collettori.
E’ stato definito un progetto per la realizzazione di un nuovo collettore di dimensioni ove far confluire i reflui fognari del Poggi e del Chiesi “senza rigurgiti”, con manufatti di captazione e regolazione portata, collegando il nuovo collettore di lunghezza circa 1300 metri, posto sotto il Macinante, all’emissario di destra esistente Riqualificazione piazza Vittorio Veneto ed aree limitrofe L’intervento prevede il completo recupero della Piazza Vittorio Veneto che versa attualmente in una condizione di degrado, anche in conseguenza dei lavori connessi ala realizzazione della linea tramviaria n°1.