Anche i monumenti e le opere d’arte hanno necessità di una manutenzione costante per mantenere inalterata la loro bellezza. CNA Artistico Toscana ha messo a punto un progetto di manutenzione programmata dei beni culturali che consentirà di intervenire sul patrimonio pubblico, aprendo serie possibilità di lavoro e di occupazione per tanti giovani. Il progetto verrà presentato all'UE e avrà una sua sperimentazione concreta in una provincia toscana, dove 10 opere d'arte del territorio saranno restaurate e messe in sicurezza restituendole al loro originario splendore. Il nostro Paese possiede un patrimonio artistico, culturale, ambientale e paesaggistico unico al mondo, il 72% dell’intero patrimonio mondiale secondo le stime Unesco. In Toscana la concentrazione di questa enorme ricchezza é maggiore che in qualsiasi altra regione d'Italia.
Le nostre città e i centri minori, con i loro monumenti, statue, affreschi, bronzi, cancellate, tabernacoli, ecc., sono un immenso museo a cielo aperto. Purtroppo cosi tanta vastità e così tanta qualità spesso ne fa dimenticare l'importanza, mentre l'attenzione dei grandi sponsor e dei media si rivolge di solito alle opere maggiori. Questo patrimonio, se non si interviene con un programma immediato e ben definito di manutenzione, rischia di deteriorarsi e di far scomparire secoli di storia e di cultura.
Un patrimonio nato dal lavoro e dalla collaborazione fra maestri-artisti e artigiani. Nella Bottega del Verrocchio, tanto per ricordare un esempio, fu portato ad apprendere il mestiere Leonardo Da Vinci. Tutto ciò appartiene al passato? Solo in parte, poiché anche oggi un artista che voglia realizzare un opera, ad esempio una statua di bronzo, si avvale della collaborazione degli artigiani: modellisti, fonditori, cesellatori, patinatori, ecc. Queste professionalità esistono ancora, hanno i capelli grigi, ma sono ben 5000 in Toscana, danno lavoro a 19.000 addetti ed hanno un'età media di 59 anni; molti artisti, come Botero e Mitoray, si trasferiscono in Toscana e si avvalgono della loro collaborazione. Questi artigiani sono spinti ad insegnare e a tramandare alle nuove generazioni il proprio lavoro con l’obiettivo di creare posti di lavoro e di salvaguardare il nostro patrimonio artistico con un preciso e puntuale programma di manutenzione.
Niente può essere abbandonato all'incuria. Le leggi vigenti nel nostro Paese non consentono a un artigiano di operare sul patrimonio pubblico. La nuova legislatura dovrebbe approvare misure più flessibili che consentano di sbloccare questa concezione vecchia, aprendo cantieri-scuola che formino sul campo gli artigiani del futuro e che conservino le opere attraendo finanziamenti privati con il fund raising e con una più forte incentivazione alla defiscalizzazione verso chi investe in cultura. Cultura & Restauro potrebbero così rappresentare il nuovo motore dello sviluppo! In Toscana la nuova legge regionale sulle Botteghe Scuola consentirà un nuovo modello di insegnamento più diretto e concreto dalla scuola al lavoro; c’è però necessità di risorse nazionali e comunitarie dedicate che spingano verso questo nuovo approccio alla cultura e al restauro.
La prevenzione e la manutenzione programmata dei beni culturali rientra in questo contesto. Il progetto di manutenzione programmata dei beni culturali ideato da CNA Artistico Toscana, l’articolazione CNA dei mestieri artistici dell’artigianato, consentirà - dopo una prima fase di mappatura (digitalizzazione delle opere d'arte) e la scelta delle opere più urgenti da restaurare - di intervenire sul patrimonio artistico pubblico, aprendo serie possibilità di lavoro e di occupazione nei prossimi anni.
Il progetto verrà presentato all'UE e avrà una sua sperimentazione concreta in una provincia toscana, dove 10 monumenti e opere d'arte saranno restaurate e messe in sicurezza restituendole alla sua originaria bellezza e splendore.