Rolando Panerai, Bruno Canino, Giovanni Sollima e Sergey Nakariakov sono alcuni degli ospiti della 33ª stagione dell’Orchestra da camera fiorentina fondata e diretta da Giuseppe Lanzetta, sedici serate (e otto repliche) da marzo a ottobre in cornici ricche di storia come l’Auditorium di Santo Stefano al Ponte, il Museo di Orsanmichele e il cortile del Museo del Bargello, dove si terrà l’appendice en-plein-air della stagione. Repertorio ben combinato che alterna concerti, opere e operette.
La stagione 2013 è stata presentata oggi in Palazzo Vecchio dall’assessore alla cultura Sergio Givone, dal Maestro Giuseppe Lanzetta, dal presidente dell’Orchestra da camera fiorentina Alfonso de Virgiliis e dal baritono Rolando Panerari. Presenti, tra gli altri, il responsabile Arte e Attività Culturali Ente Cassa di Risparmio di Firenze Alessandra Bandini, il presidente onorario dell’Orchestra da camera fiorentina Michele Gremigni e il direttore del Teatro della Pergola Marco Giorgetti. “L’Orchestra da camera fiorentina presenta una stagione di grande qualità, che tiene insieme importanti e diverse realtà musicali - ha detto l’assessore Givone -.
Domani con ‘Gianni Schicchi’, il Maestro Lanzetta aggiungerà un’altra piccola perla a questa sua collana che l’Orchestra da camera fiorentina, grazie a lui, dedica a realtà reali musicali molto diverse tra loro, ma tenute insieme da una vera e propria vena dove scorre sangue musicale popolare e al tempo stesso di elevata qualità”. Il via sarà, domani, sabato 16 marzo all’Auditorium di Santo Stefano al Ponte con l’atto unico “Gianni Schicchi” di Puccini. Spettacolo con la regia del grande baritono fiorentino Rolando Panerai che alla soglia degli 89 anni ritorna su un titolo di cui è stato per un trentennio interprete di riferimento.
Infatti ha debuttato la parte di Schicchi nel 1970 a Genova, cantandola poi spesso negli anni Ottanta a Monaco di Baviera sotto la direzione di Wolfgang Sawallisch, scomparso poco settimane fa, e nel 1983 partecipando alla messinscena firmata da Mario Monicelli al Teatro Comunale. Nei panni dell’arguto Schicchi, stavolta, uno dei suoi allievi, il baritono Giovanni Mazzei. Il programma di concerti dell’Orchestra da Camera Fiorentina comincia, come ormai è tradizione, con “Requiem” di Mozart, composizione che il musicista salisburghese lasciò incompiuta a causa della morte: doppio appuntamento domenica 24 e lunedì 25 marzo all’Auditorium di Santo Stefano al Ponte, sul podio Giuseppe Lanzetta, mentre la direzione del Coro Harmonia Cantata è affidata a Raffaele Puccianti.
Voci soliste Patrizia Cigna, Anastasia Boldyreva, Vladimir Reutov e Paolo Pecchioli. E Mozart è tra gli autori più suonati in questa stagione, che dalla musica di Vivaldi e Bach, passando da Verdi e Wagner - quest’anno ricorre il bicentenario della nascita - si proietta fino all’oggi con Fabrizio Francia, Maurizio Gabrieli, Franco Antonio Mirenzi, Filiberto Pierami. In prima assoluta è “Madeleine” del fiorentino Alberto Giglioni che sviluppa suggestioni dalla Recherche di Proust (martedì 25 e mercoledì 26 giugno al Museo di Orsanmichele).
La psicanalisi junghiana, con la sue teorie degli archetipi e dell’inconscio collettivo, fornisce ispirazione a “Seven points or flight or fugue” di Andrea Portera, docente di composizione alla Scuola di Fiesole dalla carriera in rapida ascesa internazionale (domenica 26 lunedì 27 maggio al Museo di Orsanmichele). Il Novecento, invece, è rappresentato soprattutto da una serata di memorabili colonne sonore cinematografiche e da un’altra serata tutta dedicata ad Astor Piazzolla e al suo tango increspato d’influssi avanguardistici (lunedì 29 luglio al Bargello). Di gran rilievo il parco solisti, tra cui spiccano Giovanni Sollima, star assoluta del violoncello e compositore inventivo che martedì 25 e mercoledì 26 giugno al Museo di Orsanmichele torna a suonare con Lanzetta il “Concerto n.
1” di Haydn. Altra presenza eccellente, il virtuoso russo della tromba Sergey Nakariakov, che sta ampliando il repertorio grazie a trascrizioni di pagine classiche e romantiche, in concerto giovedì 11 luglio al Bargello insieme alla pianista Maria Meerovitch con una sua versione del “Concerto in re minore” per violino scritto di Mendelssohn accoppiato a un’opera capitale del repertorio per tromba e pianoforte, il “Concerto n. 1” di un graffiante e audace Shostakovich. E ancora, martedì 23 luglio al Bargello Francesco Di Rosa, già primo oboe della Scala e adesso dell’Orchestra di Santa Cecilia, il violinista Auguro Vismara domenica 8 e lunedì 9 settembre al Museo di Orsanmichele (direttore Marius Matheus) e il pianista Bruno Canino (domenica 13 e lunedì 14 ottobre all’Auditorium Santo Stefano al Ponte Vecchio).
Oltre alle prime parti dell'Orchestra da Camera Fiorentina, impegnate in tre dei sei Concerti brandeburghesi di Bach (mercoledì 17 luglio al Bargello). La trentatreesima stagione dell’Orchestra da Camera Fiorentina è realizzata con il sostengo dl Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Comune di Firenze, della Regione Toscana, dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, della Banca CR Firenze Intesa San Paolo e del Polo Museale Fiorentino, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Firenze. I concerti avranno inizio alle 21. (fp)